Calma tetra e
mistero
Sull'immobile
mar versa dall'urna
Malvagia dea
notturna;
Dormon tutte le stelle, il cielo è nero.
La tenebrìa mi opprime:
Stelle, begli
occhi della notte, apritevi!
Stelle, risovvenitevi
Quante notti
v'ho dato e quante rime!
Ma in questo
buio immenso,
Non esaudita
l'anima che prega,
La mia voce
s'annega,
E nel deserto
sconsolato, io penso.
*
Penso al tempo
passato,
E all'avvenire
tenebroso e cieco,
Penso che non
sei meco,
Bella chimera
che qui m'hai portato,
Scellerata
chimera,
Splendida e
bella come una regina,
Amante la
mattina,
E fuggitiva
prima della sera!
Ratta ti
dissipasti
Quando anelavo
con ardente brama
Al pane della
fama;
Poi a tentarmi
perchè ancor tornasti?
Non s'erano
abbastanza
Dilegüati sogni
e illusioni?
D'altri
perfidi doni
Perchè
allettare ancor la mia speranza?
Sorridendomi
in faccia,
Mi chiamasti a
raccogliere la messe
Di facili
promesse
Che ti cadeva
dalle rosee braccia,
E or fuggisti,
e il coraggio
Mi manca, e un
grande sgomento m'assale.
Oh! il sogno
orientale!
Esso pure svanì
come un miraggio.
Il Bosforo risplende
E l'Ellesponto
al par di malachite,
Minareti e meschite
Del suo giovine
raggio il sole accende,
Ma il paese
del sole
Più non mi
chiama: danzano le almee
Nei boschi
d'azalee,
Ma il paese
d'amor più non mi vuole.
Ai miei gridi
interrotti,
O pupille del ciel non vi svegliate;
Stelle,
dimenticate
Quante rime
v'ho dato e quante notti!
*
Penso ai tempi
giocondi,
E di cognita
voce ascolto l'eco,
Penso che sei
qui meco,
O tu che vo
chiamando, e mi rispondi.
Tu non sei la
chimera,
Sei la compagna
dell'età mia nova,
Quella che il
cor ritrova
E vicino e lontan, mattina e sera,
Quella che a
tutte l'ore
Quando ritorno
trafelato e stanco,
Sollecita al
mio fianco
Meco divide il
pane dell'amore.
Tu dal remoto
lido,
Voce santa,
rispondi e mi consoli?
C'intendiamo
noi soli,
Vince il mare e
lo spazio il nostro grido.
Sei la luce,
la calma
Nella torbida e
buia vedovanza,
Sei, o mia
ricordanza,
Nel deserto
dell'anima la palma.
*
Suvvia,
ringiovanitevi,
Sogni e
pensieri miei, memorie e rime.
La tenebrìa m'opprime....
Stelle, begli
occhi della notte, apritevi!
Mare jonio.
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