V
Il mio nome
è Cristiana. Vinco i cuori
E li
trascino a Gesù Cristo, figlia
Di Gesù Cristo, che d'amor m'invade.
Di pregare e
d'amarvi io non mi stanco,
O voi, nati
alla fede del Vangelo,
Eppur
pagani.
*
Nel sacro
Impero dei Sette Dolori
Io, principessa
in tunica vermiglia,
Camminai
sulle spine e tra le spade,
I piedi
scalzi lacerati, il fianco
Grondante
sangue, le pupille al cielo,
Giunte le
mani.
Crocifissa
e benigna ai miei dolori,
L'ostia del
sole rifulgea vermiglia
Come un
cuore trafitto dalle spade.
Non grotta o
sasso per posare il fianco,
Ma perpetuo
cammino verso il cielo
Di noi
cristiani.
E non
conobbi i terrestri dolori,
Non la
fiamma assaggiai per cui vermiglia
Brucia la
terra. Non le vostre spade
Eran temprate per ferirmi il fianco,
Miseri
cavalieri: ardeano in cielo
I miei
vulcani.
Nel sacro
Impero dei Sette Dolori
Immacolatamente
fui vermiglia.
Oh spine
benedette, oh dolci spade
Onde, i piè
lacerati e rotto il fianco,
Giunsi alle
porte, sfolgoranti in cielo,
Dei
Vaticani!
*
Io son Colei che cerchi eppure ignori,
Tu cui la
sete d'altro amor consiglia
Nè sai coglier la lagrima che cade.
Son Colei che per te, chiusa nel bianco
Mantello
delle figlie del Carmelo,
Alza le
mani.
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