Notte grigia,
notte livida!
Anelando rotte
sillabe
D'agonia, la
luna è naufraga
In un vortice
di cenere.
Ora è a galla
Or si avvalla,
Par che
anneghi, ricompare,
Moribonda.
(Non di luce,
sono sillabe
Di mistero e di
spavento
Che per noi nel
firmamento
Scrive il
diavolo.)
*
Notte bieca,
notte perfida!
Dal Makinsi, come un'anima
Nel dolor
d'eterni triboli,
Piange ed urla
il vento etiope.
Urla e piange
La falange
Delle iene,
fino al mare
Vagabonda.
(Non di vento e
belve, è musica
Negromantica di festa
Che per noi nella foresta
Fischia il
diavolo.)
*
Sui dirupi,
quasi rigidi
Spettri avvolti nella sindone,
Sentinelle inesorabili
I macigni là biancheggiano.
Fanno un gesto
—
Manifesto
Della luna ai rai cinerei —
Di minaccia.
(Non macigni,
sono monaci
Vivi e veri, un tempo morti:
Contro noi sono risorti
Mercè il
diavolo.)
*
Capitano,
mentre spasima
La natura in mezzo ai sibili,
Non t'accorgi come il popolo
Delle euforbie è muto, immobile?
Il macabro
Candelabro
Drizza in alto come cerei
Le sue braccia.
(Hai paura? — Son le fiaccole
Pronte già pei funerali
Che per noi, come a Dogàli,
Farà il
diavolo!)
|