A Giona Zappavigna
È una cosa
immorale,
Quasi un avvilimento
Che in questa
capitale
Non ci sia
Parlamento!
Abbiamo un
reggimento
Di caffè e di bigliardi,
Abbiam quel monumento
Che è il
palazzo Luccardi,
Abbiamo anche
un giornale,
E al nostro
assestamento
Manca il punto
essenziale?
Domando un
Parlamento!
La colonia è in
aumento,
Che non siamo
infingardi
Lo prova
l'ardimento
Del palazzo Luccardi,
E se ancor non
prevale
Ed anzi cresce
a stento
Il progetto
ufficiale
Di darci un
Parlamento,
La colpa è del
momento:
Coi debiti
riguardi,
Basta
l'affiatamento
Col palazzo Luccardi.
COMMIATO
GIONA, sta bene attento:
Fra cent'anni
al più tardi
Convochi il Parlamento
Nel palazzo Luccardi.
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