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Gaspare Invrea (alias Remigio Zena) Le Pellegrine IntraText CT - Lettura del testo |
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I MORETTI TRITONI
Mi fermo qualche volta A guardare i moretti Che in acqua, come anguille, Fanno la giravolta Dal mattino alla sera.
Sembra un canto di Dante: Cinque o sei diavoletti, Schiamazzando per mille, Ripetono parlante La pantomima nera.
Tuffi, salti mortali, Un intreccio, una ruota Di gambe e braccia, insomma Gli eterni carnevali Della nostra riviera.
Ma il più curioso è questo: La marmaglia che nuota — Vere palle di gomma — Si mantiene nel gesto Classicamente austera.
Oh innocenza, incoscienza Del nudo, nudo e crudo! Son gruppi simbolisti In cui scorgo l'essenza Dell'arte buona e vera.
Emergono dai flutti Nella gloria del nudo I bronzi vivi... — o artisti, Si può imparar da tutti, Pur da marmaglia nera. |
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