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ATTO SECONDO
SCENA DECIMA Celestino, poi le 4 donne con Nannina, poi Luigi e le comparse, indi Vincenzo e D. Gaetano, il maestro.
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Celestino, poi le 4 donne con Nannina, poi Luigi e le comparse, indi Vincenzo e D. Gaetano, il maestro.
CELESTINO (di dentro): Impresario?... Impresario!... Dov’è l’impresario?...
CELESTINO (fuori, candido): Beh, che si dice?...
NICOLA (esasperato): Se dice che te piglio a càuce!!.
AMELIA (dal camerino di Cesira): Eccola qua!
ELVIRA (c.s.): Pare proprio bbona!
TERESINA: Venite... venite... (Esce Nannina in costume da operetta molto fantasioso, ampiamente scollato e molto corto. Cammina curva per non scoprire troppo le gambe e coprendosi il seno con ambo le mani perla vergogna. Vengono fuori anche le comparse dalla sinistra e Luigi dal fondo.)
NICOLA: Benissimo... Benissimo... State proprio magnifica!
EUGENIO: Facciamole un applauso! (Tutti battono le mani.)
NANNINA (pudica): Io me metto scuorno!
NICOLA: Ma che scuorno e scuorno!... Vuje state n’amore! (Incoraggiante:) Alzate la testa... così... dritta...
EUGENIO (avvicinandosi): Fate vedere... carina... (Le carezza il mento.)
NANNINA: Guè... Leva li mmane da lloco!... Nun me guardate!
EUGENIO: Signorì... non la guardiamo!
NANNINA: Mamma mia!... Mò sà che peccato aggiu fatto!...
NICOLA: Jate a chiammà lo suggeritore... presto... qualcuno...
NANNINA (cha già sta prendendo coraggio): No... io nun aggio bisogno de lo suggeritore... saccio tutto a mente... voglio solo l’entrata della musica.
VINCENZO (dalla prima a destra precedendo Gaetano): Ecco ccà lo maestro.
GAETANO (dalla prima a destra. È un vecchietto vispo, arzillo e saltellante; porta occhiali a stanghetta. è in abito da sera. Reca con sé un fascio di carte da musica): Cosa c’è?... Cosa c’è?... Cosa c’è?...
NICOLA: D. Gaetà, scusate... accompagnate a sta ragazza l’aria di sortita del secondo atto...
GAETANO: Ah... è la signorina che rimpiazza? Piacere... piacere... piacere... (Al pianoforte e siede.)
NICOLA: Andiamo... Attenti al coro! (Nannina si pone nel mezzo della scena; tutti la circondano.)
Come son bella |
Non è più povera |
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Così abbigliata |
non è più quella! |
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Come è simpatica, |
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Ah, sì! Sembro una |
sì, com’è bella!» |
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fata! |
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Tutti mi dicono: |
tanto splendor… |
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tanto splendor… |
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(Prosa) |
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(Canto) |
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Mi fa la corte |
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l’imperator!… |
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NICOLA (che dirige, marca il tempo): Uno... due... (Dà l’entrata ai presenti che fanno da coro.)
TUTTI (in coro): Le fa la corte l’imperator!... (Tutti applaudono.)
NICOLA (entusiasta): Benissimo!... Voi siete un’artistona!... Voi siete una celebrità!... Andiamo in iscena!...
EUGENIO: Cesira è scappata?... Evviva Flora!...
TUTTI: Evviva Flora!... (Prendono in mezzo Nannina, ormai rinfrancata, festeggiandola.)
GAETANO (a Nicola): Neh, non date il segnale se prima non vado in orchestra... (Nell’andarsene verso la prima a destra urta in Celestino che, come al solito sta sempre in mezzo.)
CELESTINO (impermalito): Ma che sì cecato, neh pezzo d’animale?
GAETANO (offeso): Animale sarete voi!... Io sono un maestro conosciuto. (Esce.)
CELESTINO (gnidandogli dietro): Tu sì nu solachianiello!...
NICOLA: In iscena... in iscena... Buttafuori!... Il segnale!... Cielu mio fa j tutte cose buono!...
(Internamente si sente il campanello elettrico. Le donne con Nannina precedute da Eugenio, escono dal fondo. Le comparse si affrettano. è un momento di trambusto, nel quale Celestino mette maggior confusione poiché nella fretta lascia cadere ora l’elmo, ora la lancia, intralciando tutti. Nicola, esasperato, lo spinge fuori a calci. Finalmente tutti escono per il fondo. Pausa.)