Eduardo Scarpetta
'Na santarella

ATTO SECONDO

SCENA DECIMA   Celestino, poi le 4 donne con Nannina, poi Luigi e le comparse, indi Vincenzo e D. Gaetano, il maestro.

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SCENA DECIMA

 

Celestino, poi le 4 donne con Nannina, poi Luigi e le comparse, indi Vincenzo e D. Gaetano, il maestro.

 

CELESTINO (di dentro): Impresario?... Impresario!... Dov’è l’impresario?...

NICOLA (allarmato): Chi è?...

CELESTINO (fuori, candido): Beh, che si dice?...

NICOLA (esasperato): Se dice che te piglio a càuce!!.

AMELIA (dal camerino di Cesira): Eccola qua!

ELVIRA (c.s.): Pare proprio bbona!

CARMELA: Quanto sta carella!

TERESINA: Venite... venite... (Esce Nannina in costume da operetta molto fantasioso, ampiamente scollato e molto corto. Cammina curva per non scoprire troppo le gambe e coprendosi il seno con ambo le mani perla vergogna. Vengono fuori anche le comparse dalla sinistra e Luigi dal fondo.)

NICOLA: Benissimo... Benissimo... State proprio magnifica!

EUGENIO: Facciamole un applauso! (Tutti battono le mani.)

NANNINA (pudica): Io me metto scuorno!

NICOLA: Ma che scuorno e scuorno!... Vuje state n’amore! (Incoraggiante:) Alzate la testa... così... dritta...

EUGENIO (avvicinandosi): Fate vedere... carina... (Le carezza il mento.)

NANNINA: Guè... Leva li mmane da lloco!... Nun me guardate!

EUGENIO: Signorì... non la guardiamo!

NANNINA: Mamma mia!... che peccato aggiu fatto!...

NICOLA: Jate a chiammà lo suggeritore... presto... qualcuno...

NANNINA (cha già sta prendendo coraggio): No... io nun aggio bisogno de lo suggeritore... saccio tutto a mente... voglio solo l’entrata della musica.

NICOLA: Benissimo!

VINCENZO (dalla prima a destra precedendo Gaetano): Ecco ccà lo maestro.

GAETANO (dalla prima a destra. È un vecchietto vispo, arzillo e saltellante; porta occhiali a stanghetta. è in abito da sera. Reca con sé un fascio di carte da musica): Cosa c’è?... Cosa c’è?... Cosa c’è?...

NICOLA: D. Gaetà, scusate... accompagnate a sta ragazza l’aria di sortita del secondo atto...

GAETANO: Ah... è la signorina che rimpiazza? Piacere... piacere... piacere... (Al pianoforte e siede.)

NICOLA: Andiamo... Attenti al coro! (Nannina si pone nel mezzo della scena; tutti la circondano.)

NANNINA (canta):

 

Come son bella

Non è più povera

Così abbigliata

non è più quella!

Sembro una stella

Come è simpatica,

Ah, sì! Sembro una

sì, com’è bella

fata!

Mi diè la sorte

Tutti mi dicono:

tanto splendor

«Oh, guarda Flora

Mi diè la sorte

è potentissima

tanto splendor

ricca signora!

 

(Prosa)

 

E sapete perché?… Ma non lo dite a nessuno, per carità

()

 

Mi fa la corte

 

l’imperator!…

 

 

NICOLA (che dirige, marca il tempo): Uno... due... ( l’entrata ai presenti che fanno da coro.)

TUTTI (in coro): Le fa la corte l’imperator!... (Tutti applaudono.)

NICOLA (entusiasta): Benissimo!... Voi siete un’artistona!... Voi siete una celebrità!... Andiamo in iscena!...

EUGENIO: Cesira è scappata?... Evviva Flora!...

TUTTI: Evviva Flora!... (Prendono in mezzo Nannina, ormai rinfrancata, festeggiandola.)

GAETANO (a Nicola): Neh, non date il segnale se prima non vado in orchestra... (Nell’andarsene verso la prima a destra urta in Celestino che, come al solito sta sempre in mezzo.)

CELESTINO (impermalito): Ma che sì cecato, neh pezzo d’animale?

GAETANO (offeso): Animale sarete voi!... Io sono un maestro conosciuto. (Esce.)

CELESTINO (gnidandogli dietro): Tu sì nu solachianiello!...

NICOLA: In iscena... in iscena... Buttafuori!... Il segnale!... Cielu mio fa j tutte cose buono!...

(Internamente si sente il campanello elettrico. Le donne con Nannina precedute da Eugenio, escono dal fondo. Le comparse si affrettano. è un momento di trambusto, nel quale Celestino mette maggior confusione poiché nella fretta lascia cadere ora l’elmo, ora la lancia, intralciando tutti. Nicola, esasperato, lo spinge fuori a calci. Finalmente tutti escono per il fondo. Pausa.)

 


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