Eduardo Scarpetta
'Na santarella

ATTO TERZO

SCENA SETTIMA   Rachele, D. Angelo e detti, poi Michele.

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SCENA SETTIMA

 

Rachele, D. Angelo e detti, poi Michele.

 

RACHELE: Neh... neh... che cos’è?...

ANGELO: Ch’è stato?... Ch’è succieso?

EUGENIO: Signor maggiore, io amo questa ragazza e me la voglio subito sposare!

FELICE: Ma non dovete assaltare la fortezza!...

RACHELE (meravigliato per l’improvviso cambiamento di Eugenio): E come?...

NANNINA: Io ho convertito lui e lui ha convertito me!

RACHELE: E te lo vuoi sposare?

NANNINA: Sì... subito subito, madre mia!...

ANGELO: Benissimo!

RACHELE: Oggi stesso scriverò a vostro zio! Domani partirete... e il maestro vi accompagnerà!

FELICE: Io?!

ANGELO. Signor Organista, l’accompagneremo insieme!

FELICE: (Meglio!!). Come volete!

EUGENIO: E mi amerete dunque molto? Ditemelo... (Di dentro si sentono rintocchi di una campanella. Nannina abbassa la testa.)

MICHELE (dalla destra): Signora superiora... è l’ora della preghiera!

NANNINA: Adesso non posso dirvi nulla... ci vedremo domani!

ANGELO: è giusto!

RACHELE: Che angelo! Che angelo!...

EUGENIO: Allora... a domani, signorina...

NANNINA: A domani!... (A Felice in tono e con atteggiamento ispirato.) Maestro.. andiamo per il «Gloria in excelsis...».

FELICE (la guarda sorpreso come a voler dire: «Che faccia de corna»): Andiamo pure!... (E mentre gli altri fanno scena in fondo la prende per mano e portandola avanti si rivolge al pubblico, dicendo.) Signori miei... questa è Santarella... di tutto quello che ha fatto... perdonatela voi!...

 

(Cala la tela.)

 

Fine dell’atto terzo

 

Fine della commedia

 


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