Eduardo Scarpetta
La Bohéme

ATTO TERZO

SCENA QUARTA   Errico, Barone e detto.

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SCENA QUARTA

 

Errico, Barone e detto.

 

ERRICO: Favorite, favorite, barone, da questa parte.

BARONE: Grazie.

ERRICO: ve presento io alla famiglia, e con la scusa che volete far parte della compagnia, state qua, e così potete vedere sempre la vostra cara Ninetta.

FELICE: Signori.

BARONE: (D. Errì, il fratello).

ERRICO: (Nun ve n’incarricate). Buongiorno.

BARONE: Carissimo amico.

ERRICO: E la sorella, scusi, dov’è?

FELICE: Perdoni, perché lo vuol sapere?

ERRICO: No, così... ho domandato.

FELICE: Ah! È andata a fare una visita, verrà più tarde.

BARONE: Bravo.

FELICE: Voi forse siete invitati?

ERRICO: No io sono amico intimo di famiglia, appartengo alla compagnia e son venuto a presentare anche il Barone qui il quale tiene una bellissima voce di basso. Giusto giusto a noi nella Bohême ci mancava Alcindoro, lo potrà far lui.

FELICE: Ah! Sicuro.

ERRICO: Intanto è l’una, e non si vede nessuno ancora!

BARONE: Ma c’è prova oggi?

ERRICO: Sicuro, prova a pianoforte di alcuni pezzi e prova di azione. Stasera poi alle 8 prova generale sul palcoscenico vestiti.

BARONE: Pure con l’orchestra?

ERRICO: Tutto tutto, non deve mancare nulla. Andiamo da D. Gennaro.

BARONE: Sono con voi. Permettete? (Via con Errico a sinistra.)

FELICE: Faccia pure... E la signorina Ninetta non torna... è brava, va trova addò è ghiuta.

 


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