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ERRICO: Favorite, favorite, barone, da questa parte.
ERRICO: Mò ve presento io alla famiglia, e con la scusa che volete far parte della compagnia, state qua, e così potete vedere sempre la vostra cara Ninetta.
BARONE: (D. Errì, il fratello).
ERRICO: (Nun ve n’incarricate). Buongiorno.
ERRICO: E la sorella, scusi, dov’è?
FELICE: Perdoni, perché lo vuol sapere?
ERRICO: No, così... ho domandato.
FELICE: Ah! È andata a fare una visita, verrà più tarde.
FELICE: Voi forse siete invitati?
ERRICO: No io sono amico intimo di famiglia, appartengo alla compagnia e son venuto a presentare anche il Barone qui il quale tiene una bellissima voce di basso. Giusto giusto a noi nella Bohême ci mancava Alcindoro, lo potrà far lui.
ERRICO: Intanto è l’una, e non si vede nessuno ancora!
ERRICO: Sicuro, prova a pianoforte di alcuni pezzi e prova di azione. Stasera poi alle 8 prova generale sul palcoscenico vestiti.
ERRICO: Tutto tutto, non deve mancare nulla. Andiamo da D. Gennaro.
BARONE: Sono con voi. Permettete? (Via con Errico a sinistra.)
FELICE: Faccia pure... E la signorina Ninetta non torna... è brava, va trova addò è ghiuta.