Eduardo Scarpetta
La Bohéme

ATTO TERZO

SCENA QUINTA   Carmela, Emilia e detto.

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SCENA QUINTA

 

Carmela, Emilia e detto.

 

CARMELA (dal giardino Emilia la segue): Ma figlia mia persuaditi, quello che tu dici non si può fare, è una incandescenza.

FELICE: Signora.

CARMELA: Oh! Carissimo segretario!

FELICE: Signorina. Che c’è, state di cattivo umore?

EMILIA: Un poco veramente!

CARMELA: Sta sempre così, e non si può percepire la ragione. Non le facciamo mancare nulla, ogni suo desiderio le viene subito somministrato, non sappiamo perché è così vilipesa.

FELICE: (Siente che l’esce da la vocca a chesta).

CARMELA: , per esempio che si è messa in testa. Siccome lei nella Bohème fa la parte di Mimì, il quarto atto non lo vuoi fare.

FELICE: Uh! E perché?

CARMELA: Perché dice che deve morire e le sembra un cattivo augurio.

FELICE: E che c’entra quello si finge.

EMILIA: No, no, non ce pensate, io lo quarto atto non io faccio, io stanotte doppo l’impressione c’avette ajeressera al S. Carlo, m’aggio sunnate muorte, cunfrate, camposanto.

FELICE: Oh! Guardate. (Ridendo.)

CARMELA: Intanto stiamo pensando di far venire una cantante e farle fare l’ultimo atto. Ma è difficile, chi volete che ci viene?

FELICE: Ma scusate signora, non diceste che Mimì la facevate voi?

CARMELA: Sì, io la dovevo fare, ma quando andai a provare a pianoforte, vidi che era troppo alta per me, a stento arrivai a lo .

FELICE: Ah! Perciò. E stato un peccato, perché una Mimì come voi difficilmente si trova.

CARMELA: Ah! Come arte sì, perché sento molto.

FELICE: E le altre parti chi le , scusate?

CARMELA: E non lo sapete? Qua sta tutto segnato! (Prende una carta.) «Rodolfo poeta» lo fa D. Saverio.

FELICE: D. Saverio?

CARMELA Già. Eh! Lo so, la figura non si presta, ma tiene una bella voce però. (Legge:) «Scionard musicista» un giovane dilettante, un certo D. Errico Panetti, bravino. (Legge:) «Colliue filosofo» si è offerto il maestro di D. Peppeniello, D. Temistocle. (Legge:) «Musetta» vostra sorella, la quale ha detto che se l’ha passata molte volte a pianoforte. (Legge:) «Parpignol» lo mio marito e il resto poi, altri amici.

FELICE: Bravo. ( che hanna cumbinà chiste stasera.) E vostro marito fa Parpignol? E si lle vene la tosse?

CARMELA: Non credo, che diavolo, e poi tiene poche poche battute: al secondo atto passa, venne le pazzielle e se ne va.

 


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