Eduardo Scarpetta
La Bohéme

ATTO TERZO

SCENA OTTAVA   Ninetta, Felice e detti.

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SCENA OTTAVA

 

Ninetta, Felice e detti.

 

NINETTA: Uh! Tu nun m’haje seccà. Voglio chello che voglio io, a me me piace a libertà. Si nun te cunviene statte buono, io me ne vaco e felicenotte.

FELICE: Benissimo. Perché sotto il mio cappello non ci devono stare certe cose.

 

Vana, frivola civetta

Il tuo nome di Ninetta

Senza cuor, né dignità

Si traduce infedeltà.

 

LUIGI: Neh! Aspettate segretà, questa non v’è sorella.

FELICE: Ma che sorella, ho detto così credendo di poterla riabilitare ma vedo bene che è impossibile.

NINETTA: E già chillo era stu signore, un misero sunatore de violino.

LUIGI (scuse): Emilia mia tutte sti mbroglie a nuje nce fanno bene. (La bacia.)

EMILIA: Caro Luigi!

LUIGI: Quanto te voglio bene!

EMILIA: E io pure Luigi caro!

NINETTA: Sunatore ambulante.

FELICE: Vipera.

NINETTA: Ruospo.

FELICE: Strega!

NINETTA: A me strega? (Ninetta e Felice gridano. Emilia e Luigi si baciano.)

 


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