Eduardo Scarpetta
'Na bona quagliona

ATTO TERZO

SCENA TERZA   Vincenzo e detti.

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA TERZA

 

Vincenzo e detti.

 

VICIENZO (dalla destra): Comandate?

FELICE: Fate fare subito un bisteck ai ferri, e portatelo qua al maestro.

VICIENZO: Subito. (Via pel fondo.)

FELICE: Accomodatevi, fate quello che volete voi.

MIMI: Grazie. (Va al pianoforte mette il libro di musica sul leggìo, e accenna delle note.)

ACHILLE: Professò, se Rusinella trica io me ne vaco, si no se troppo tardi.

FELICE: No, vengono, vengono... sono andati a vedere Pompei che non c’erano mai statiseh, ve ne jate, non voglio mai lu cielo, e chi la sentarria, io tengo ordine de non ve ascì da ccà, dovete pranzare con noi...

ACHILLE: Grazie, troppo buono, ma io non ho avvisato a casa.

FELICE: E che vuoi dire, facciamo un telegramma, ma voi non ci dovete lasciare, e poi dovete assistere ai mio concerto, assolutamente.

ALBERTO: Ma sì, ma sì, questo che cos’è, dopo tanti giorni che siete mancato, ve ne volete andare, ve trovate .

ACHILLE: Va bene, come volete voi.

FELICE: Bravo!

ALBERTO: Jammo dinto a vedé, se fossene ritirate.

FELICE: D. Albè, voi avete pensato a tutto, avite invitate gente assaje?

ALBERTO: D. Felì, io ve lo dicette, ccà a Puortece non conosco quase a nisciuno, pe parte mia venene no quatte cinche perzune.

FELICE: Quatto o cinche perzune? E che sogno?... che figura faccio... io pure aggio fatto degl’inviti, ma poche, poche... basta... vedimmo.... le paste, il marsala...

ALBERTO: È venuto tutte cose, sta llà.

FELICE: Il Buffè è pronto?

ALBERTO: Tutto pronto.

FELICE: Va bene...

ALBERTO: D. Achì, andiamo.

ACHILLE: Sono a voi. (Viano ridendo a sinistra.)

FELICE (cacciando molti biglietti dalle tasche): Vide ccà quanta bighiette me sorimaste... e dire che ierisera ne feci una bella distribuzione, o sia, mentre cammenavo li menave pe terra, embè, chille nisciuno li vuleva co tutto che sogratis. D. Mimì, che ne dicite de sto pianoforte?

MIMI: Magnifico, armonioso e oscillante

FELICE: Eh chisto lo sciegliette io a Napoli, è della fabbrica Guillaume Loff di Londra. (Prende il violino dal suo cassetto e lo pulisce) E costato 2000 lire, vero pianoforte di concerto.

MIMI: Eh l’ho visto, l’ho visto.

FELICE: Toccateme no poco .

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License