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ATTO SECONDO
SCENA UNDICESIMA Felice e Errico, poi Rosina, Lucia, Michele, Peppeniello indi Giovanni.
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Felice e Errico, poi Rosina, Lucia, Michele, Peppeniello indi Giovanni.
ERRICO: Aggio truvata la carrozza.
ERRICO: Ma la signora addò sta?
ERRICO: Se ne sarrà trasuta dinta a la cammera. (Via nel 3.)
FELICE: Starrà aspettanno dinto. (Via neI 2.)
ROSINA (dall’1 con la mascherina): Nun nce sta cchiù nisciuno. (Trascina Michele ubriaco.) Accompagnateme fino a la porta.
MICHELE: Non posso, nun me fido.
LUCIA (dal 4 con maschera trascinando Peppeniello): Peppeniè, accumpagneme... io songo Lucia.
PEPPENIELLO: Pure Lucia! Che beco! ziemo!
MICHELE: Non posso.
LUCIA: D. Michele! Lassalo, jammoncenne. (Rosina lascia Michele il quale cade a terra, Rosina e Lucia viano con Peppenielio. Errico e Felice escono dal 2 e dal 3.)
FELICE: E addò è ghiuta. (Nel correre cade su Michele.) Uh! D. Michele!
ERRICO: Nun nce sta. (Nel correre cade su Michele.) D. Michele! (S’alza e via pel fondo.)
FELICE: Zi zio! (Via pel fondo.)
MICHELE: Cameriere? (Gridando.)
GIOVANNI: Chisto è lo cunto vuosto.
MICHELE: Quant’è?