Eduardo Scarpetta
'Nu Frongillo cecato

ATTO SECONDO

SCENA UNDICESIMA   Felice, e detti.

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SCENA UNDICESIMA

 

Felice, e detti.

 

FELICE: M’hanno rimasto sulo, chisto sarria lo momento de lo colpo. (Marietta fa dei segni che Felice non vede.) chiammo primme a Concettella (p.a.). No, lasseme piglià primme li soldacchielle. (Apre lo scrittoio.)

TIMOTEO: (Bonora, ccà lo fatto è overo).

FELICE (si mette il cappello, e gli capita nelle mani il libro di Parzanese): Lo vi ccà chillo cancaro de Panzanese. (Nel gettarlo a terra, colpisce sulla testa Timoteo.)

TIMOTEO: (Non nce vede, e tene la ciunchia co li mmane).

FELICE (prende le 6000lire): Li ccà. (Mostrandole) me voglio quattro juorne de bona vita a la faccia de chillo puorco de zi Timoteo. (Conserva il denaro.) A la fine loro ne teneno assaje, io niente, e sono in diritto di profittarne.

TIMOTEO: (E già chelle soscorze de lupine).

FELICE: Allora sarria fenuto lo scopo che siamo tutti fratelli.

TIMOTEO: ( che massime che tene stassassino!).

MARIETTA: Povero giovene, come salvarlo?

FELICE (va alla porta a dritta): Cuncettè, jesce, m’aggio pigliato li 6000 lire!

ANGELAROSA (gridando): Mariuole, mariuole!

FELICE: Mannaggia mammeta! (La chiude a chiave e poi corre per ondar via, Timoteo lo afferra.)

TIMOTEO: Nipote assassino!

FELICE: Ziemo!

TIMOTEO: Mariè, dalle forte! (Marietta bastona Timoteo, Felice si svincola e si butta dalla finestra del giardino. Marietta seguita sempre a bastonare Timoteo fino a che cala la tela.)

 

Fine dell’atto secondo

 

 


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