Eduardo Scarpetta
'Nu Frongillo cecato

ATTO TERZO

SCENA SETTIMA   Un servo, e detti, poi Antimo, poi Federico, due Guardie e servo col lume.

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SCENA SETTIMA

 

Un servo, e detti, poi Antimo, poi Federico, due Guardie e servo col lume.

 

SERVO: è morta Carmela e lo miedeco, e la signora se sta sturzellanno co li convulzione.

TIMOTEO (salendo le scale): che m’ha saputo combinà Alessio e lo figlio.

ALESSIO: Sangue de Bacco è isso, chillo me trove ccà, e io che le dico?

SERVO: Ah! chisto ha da essere lo miedecoDottò, favorite, favorite. (Prende Alessio pel braccio.)

ALESSIO: Che volete?

SERVO: Trasite, che la signora more co na convulzione.

ALESSIO: Ma io...

SERVO: Priesto, trasite. (Lo fa entrare e chiude.)

FELICE: è lo momento de scappà. (Nel fuggire s’imbatte con Angelarosa Federico e Giuseppina.)

ANGELAROSA: Ah! è isso!

FEDERICO: Ah! è isso!

ANGELAROSA: Ah! Birbante, t’aggio ncucciato.

FELICE: La vecchia!

ANGELAROSA: D. Federì, chiammate na guardia, subito!

FEDERICO: Tenitelo forte io corro a chiammà la guardia. (Via.)

TIMOTEO: La voce de moglierema! stuto lo lampione. (Esegue.)

ANTIMO: E che d’è, lo palazzo sta oscuro. (Felice fugge e s’imbatte in Antimo, dandogli un fortespintone.) Mariuole! mariuole! (Felice gli un pugno sul cappello a tubo che gli scende sugli occhi e va per uscire ma sente la voce di Federico che dice):

FEDERICO: Ccà, ccà, guardie, venite.

FELICE: Mbomma! La forza! (A tentoni trova la porta della rimessa, l’apre e si precipita dentro, chiudendo la porta dietro di se, risente abbaiare il cane.)

ANTIMO (Fa dei sforzi per cavarsi il cappello ed urta contro Federico).

FEDERICO: Eccolo! Arrestatelo!

ANGELAROSA: Arrestatelo, mariuolo, mariuolo! (Le guardie afferrano Antimo e lo trascinano. Antimo batte Federico, Angelarosa e Giuseppina li seguono. Un servo esce col lume sul corridoio. Appena usciti, Felice esce dalla rimessa pallido, esterrefatto, con gli abiti laceri mentre Timoteo tiro forte i cordoni del campanello della porta di Ersilia.)

FELICE (si butta a terra)! Mamma mia! Mamma mia!

 

(Cala la tela.)

 

Fine dell’atto terzo

 

 


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