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Saverio e servi con tavola imbandita e detti.
SAVERIO: Signori miei, vuje permettete?
ASDRUBALE: Ah! Sì, la tavola. (Tutti si alzano, i servi portano nel mezzo la tavola, Saverio prepara le sedie al loro posto.)
SAVERIO: Signò, lo cuoco ha ditto che è lesto.
ASDRUBALE: è lesto... Bravo! signori miei, pigliate posto. (Saverio via poi torna.)
ASDRUBALE: Vuje restate co nuje. E che d’è, ve ne voliveve ire? Assettateve, e mangiate vuje pure.
NICOLINO: Grazie dell’onore. (Tutti seggono nella stessa posizione di prima.)
GIULIETTA: (Ah! Che mmece de mangià vorria veleno!).
ERRICO: (Oh! Dio mio, quali terribili momenti!).
EDUARDO: (Chi sà che sta pensanno Giulietta de me! Oh! Si sapesse che so’ nnocente!).
ANNETTA: (Io non sò che risolvere. Povero Errico! Misera me, in quale posizione mi trovo!).