Eduardo Scarpetta
Lu marito de nannina

ATTO TERZO

SCENA SESTA   Biase, Francisco, Elena e Ciccillo, poi gli altri 4 personaggi, Federico, Leone, Bernard e Nannina.

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SCENA SESTA

 

Biase, Francisco, Elena e Ciccillo, poi gli altri 4 personaggi, Federico, Leone, Bernard e Nannina.

 

TUTTI: Che è stato, che è successo?

NICOLA: Correte, mia figlia è stata sparata!

LEONE: Ma dov’è l’assassino! (Di dentro altro colpo di pistola.)

FELICE: l’ha accisa... (Nicola cade sopra una sedia.) Ah!

NICOLA: Figlia mia. (Tutti corrono pel giardino, meno Nicola e Felice.)

FELICE: Infame scellerato, sparare a quella povera figliola senza nessuna colpa, e che la sagliene ccà ncoppa chi se fide de la guardà, chiena de sango, co la capa appesa... te faccio vedere io. (Entra a destra.)

NICOLA (alzandosi): Figlia mia!... fatemela vedere per l’ultima volta... la voglio benedire. (Va pel fondo e fa il segno della benedizione.)

FELICE (con 2 pistole): D. Nicò, tenite, una pedono, chillo da ccà ha da passà, non avite paura che non ne passammo niente.

NICOLA (prende una pistola): E la forza chi me la . (Si situano uno a destra e l’altro a sinistra vicino alla porta difondo. Tutti vengono in iscena uno dietro l’altro, ridendo, solo Leone esce serio.)

CICCILLO (ridendo): D. Nicò... all’arma vosta, guèh.

BIASE (c.s.): Signò..: pe nce... (Francisco fa l’istesso e fugge. Leone esce disperandosi.)

FELICE: Non è isso. ( steva sparanno a lo lione).

ELENA (c.s.): Che cosa curiosa... neh, e che d’è?

FEDERICO (c.s.): Ma sentite... all’arma vosta!

NANNINA: Papà, papà... (Per la sorpresa cadono le pistole dalle mani di Felice e Nicola.)

NICOLA: Come tu sì biva?

NANNINA: Ma si papà, tu che haje creduto?

BERNARD: Ma che diavolo è stato?

NICOLA: Voi non avete sparata mia figlia? Come sparaste la prima vostra moglie.

BERNARD: Ma che dite, noi stiamo tirando al bersaglio.

LEONE: Questo signore, non è quel Bernard dell’omicidio!

NICOLA: Comme, non è isso?!

FEDERICO: Nonsignore, quello è cognome che si confronta.

NICOLA: E chillo parente de la mogliera vosta che ve jeva trovanno?

BERNARD: è un suo nipote, che vorrebbe sempre denaro.

NICOLA: E lo cascettino co li pistole, che è venuto diretto a buje?

BERNARD: Erano le pistole appunto, che ci servivano pel tiro al bersaglio.

NICOLA: E sta lettera che aggio ricevuta? (La .)

BERNARD: (Che , lo carattere de Teresina!). E questa lettera vi è stata mandata, perché credevano che io era quell’altro Bernard. (Tutti ridono.)

NICOLA (a Felice): Don Celestì, vuje che m’avite combinato?.

FELICE: (E io, sapeva chesto). Ccà si coincideva così bene.

 


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