Eduardo Scarpetta
'Na matassa 'mbrugliata

ATTO SECONDO

SCENA OTTAVA   Alfredo e detti.

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SCENA OTTAVA

 

Alfredo e detti.

 

ALFREDO: (Ahi, ahi, zi zio!) (A Giulio.) Ch’è stato? (Ad Alfonso.) Buongiorno zi ... signori. (A Ludovico ed Emma.)

GIULIO: Comme stu signore v’è zio.

ALFREDO: Sicuro!

LUDOVICO: Yes!

ALFONSO: Arrivato dal Canadà col suo amico Ludovico ed Emma sua figlia.

GIULIO: Tanto piacere dell’onore che volete darmi.

EMMA (entrando in mezzo e mostrando nel dizionario): Natiche... prominenze.. non capire bene.

ALFREDO (ad Emma): Ve lo spiegherò domani. (Mannaggia pateto!)

EMMA: Vedere da me... prominenze... (Cerca.)

ALFREDO: Zi zio, arrivò ieri, giusto quanno Felice sapette che il suo secondo testimone nun puteva venì.

GIULIO: Ah! Dunque a isso venette l’asma.

ALFREDO: Sicuro, a lui sopravvenne.

ALFONSO: E D. Felice me dette i comandi di rimpiazzarlo.

GIULIO: Rimpiazzà a isso.

ALFONSO: No, lo testimone che manca.

GIULIO (salendo la scena): aggio capito.

ALFONSO (ad Alfredo): Addò sta Matilde? (Alzando la voce:) Mugliereta addò sta?

GIULIO (scendendo): Sta llà, vulite ca la chiammo?

ALFREDO (dimenticandosi): No, nun è chella. (Ripigliandosi.) Ma non vale la pena che ve disturbate... chella vene. (Vide si veneno Rachele e la figlia!).

EMMA (con un grido): Trovato!... prominenza... parte più elevata.

ALFREDO: Sicuro... (Saltando.) (Io abbruscio a essa e lo dizionario!)

 


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