IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
ALFREDO: (Ahi, ahi, zi zio!) (A Giulio.) Ch’è stato? (Ad Alfonso.) Buongiorno zi zì... signori. (A Ludovico ed Emma.)
GIULIO: Comme stu signore v’è zio.
ALFONSO: Arrivato dal Canadà col suo amico Ludovico ed Emma sua figlia.
GIULIO: Tanto piacere dell’onore che volete darmi.
EMMA (entrando in mezzo e mostrando nel dizionario): Natiche... prominenze.. non capire bene.
ALFREDO (ad Emma): Ve lo spiegherò domani. (Mannaggia pateto!)
EMMA: Vedere da me... prominenze... (Cerca.)
ALFREDO: Zi zio, arrivò ieri, giusto quanno Felice sapette che il suo secondo testimone nun puteva venì.
GIULIO: Ah! Dunque a isso venette l’asma.
ALFREDO: Sicuro, a lui sopravvenne.
ALFONSO: E D. Felice me dette i comandi di rimpiazzarlo.
ALFONSO: No, lo testimone che manca.
GIULIO (salendo la scena): Mò aggio capito.
ALFONSO (ad Alfredo): Addò sta Matilde? (Alzando la voce:) Mugliereta addò sta?
GIULIO (scendendo): Sta llà, vulite ca la chiammo?
ALFREDO (dimenticandosi): No, nun è chella. (Ripigliandosi.) Ma non vale la pena che ve disturbate... chella mò vene. (Vide si veneno Rachele e la figlia!).
EMMA (con un grido): Trovato!... prominenza... parte più elevata.
ALFREDO: Sicuro... (Saltando.) (Io abbruscio a essa e lo dizionario!)