Eduardo Scarpetta
'Nu ministro mmiezo a li guaje

ATTO TERZO

SCENA TERZA   Giulietta, Marchese Fiore, e detto.

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SCENA TERZA

 

Giulietta, Marchese Fiore, e detto.

 

GIULIETTA: L’onorevole sta trasenno. (Introduce e via.)

MINISTRO: Onorevole.

MARCHESE: Eccellenza.

MINISTRO: A che debbo l’onore della sua visita?

MARCHESE: Vengo a giustfficarmi, per aver mancato al pranzo dell’altra sera.

MINISTRO: Lei non ha obbligo di giustificazioni. S’accomodi, prego. (Seggono.) Venga all’argomento.

MARCHESE: Ecco... Anzitutto sarei a pregarla di lasciare un momento la veste di uomini politici, per ragionare come due padri di famiglia.

MINISTRO: Parli pure.

MARCHESE: Ella sa che io ho un unico figlio, Ernesto, al quale voglio un gran bene.

MINISTRO: Me ne rallegro tanto.

MARCHESE: Mio figlio, e questo anche lo saprà, s’incontrò questa estate con sua figlia ai bagni di Castellammare, e...

MINISTRO: Lo , lo ... capricci di gioventù!...

MINISTRO: Perdoni! per parte di mio figlio, posso assicurarle che non è un capriccio.

MINISTRO: Ebbene?

MARCHESE: Ebbene Commendatore, mi accordi le circostanze attenuanti in vista delle transazioni che fo colle mie idee. Io sono suo avversario politico, e discendente dai Marchese Fiore, la prima nobiltà del paese! Mi presento a lei per domandarle la mano di sua figlia per mio figlio.

MINISTRO: Ah! E dunque una grazia la sua di venir Lei, nobilissimo discendente dei nostri Feudatari, a domandare la mano di mia figlia, di un ex professore. Io sono povero, ma orgoglioso dello stato che mi sono creato da me! E ho la soddisfazione di rispondere al Signor Marchese Fiore, che io plebeo, non voglio l’onore della sua alleanza!

MARCHESE: Senta, forse mi sarà spiegato male, che c’entra la nascita? I nostri figli si vogliono bene, ecco tutto. Pensi solo al piacere di vedere sua figlia contenta e felice!...

MINISTRO: Lei parla bene... ma è impossibile, dopo il colloquio che ebbi con suo figlio.

MARCHESE: Mio figlio si è presentato a lei? Ma lei sbaglia.

MINISTRO: No, no, è venuto qua, con arroganza, con prepotenza, minacciando persino di fare uno scandalo!

MARCHESE: Ma quando è venuto?

MINISTRO: Ieri, poco prima della dimostrazione.

MINISTRO: Ma è impossibile, egli mi ha detto che appena ieri tentò di parlare, ma ella non volle riceverlo.

MINISTRO: La seconda volta?

MARCHESE: Ma no!

MINISTRO: Insomma, le dico che è stato qui ieri, e se a lei non l’ha detto, vuol dire che aveva rimorso del modo come si era comportato.

MARCHESE: Sono dolente dell’accaduto, e pure lo credo ancora un malinteso.

 


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