Eduardo Scarpetta
Miseria e nobiltà

ATTO SECONDO

SCENA SESTA   Biase, Gemma e detti.

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA SESTA

 

Biase, Gemma e detti.

 

GEMMA: Obbedisco. (Bacia la mano a Pasquale, Concetta e Felice.)

PASQUALE: Bravo!... Bella ragazza! Siedi. (Gemma siede vicino ad Eugenio.)

FELICE: (Chesta overo è bona!).

CONCETTA (la guarda attraverso le lenti): è veramente una graziosa fanciulla!

FELICE: Ah! (Grida per non far sentire lo sproposito di Concetta.) Sarà una coppia proprio invidiabile!

GAETANO: I parenti del tuo caro Eugenio acconsentono con piacere al matrimonio. sei contenta?

GEMMA: E vi pare!... Contentissima!

FELICE: Abbiamo fatto tutto ciò che volevate, e siamo veramente lieti di avervi data quella felicità da voi tanto desiderata.

PUPELLA: Dopo il matrimonio di mio cugino, dovete pensare di maritare anche a me, perché se no parlo, e scumbino tutto!

GAETANO: Comme!... scumbina?

FELICE: Si, è un intercalare che tiene. Quando non può avere una cosa, dice: Badate che io scombino tutto!

GAETANO (ride): Ah! ah!... Ho capito.

PASQUALE: La biricchina, la biricchina!

FELICE: La biricchina, la biricchina! (All’arma de mammeta!)

GAETANO: Va bene, contessina, si penserà anche per lei!... A proposito, marchesì, voi giorni fa mi diceste che la principessa di Case-e-ova... voglio dire Casador, moglie di vostro zio, qui presente, era ammalata... Adesso, come sta?

EUGENIO: Ah, male, molto male!

FELICE: Malattia inguaribile, caro mio, si tratta di petto.

PASQUALE: Poveretta! Non capisce niente più, si è ridotta così...

FELICE: Ieri sera sono arrivati 4 medici da Londra e 2 dall’America, e, dopo di averla osservata, dissero: «Caro principe, non ci pensare più a tua moglie, essa non tiene più né polmone, né fegato... Tienenu poco di fegato, ma è poco, è troppo poco!...».

GAETANO: Nun avasta manco pe nu fritto!

FELICE: Dissero: «Se la milza si mantiene ancora fresca, potrà vivere un’altra settimana; ma è difficile, perché la milza sta già per putrefarsi».

EUGENIO: Poverina! Fa proprio compassione!... (Non capisco perché dire tante bestialità!).

GAETANO: Mi piace però il carattere del principe! (Tiene la moglie quasi moribonda, e non se ne incarica).

FELICE: Ah, io sto sempre così!... Sempre di buon umore!... E poi si deve morire una volta... Che si deve fare? Pazienza!... Ne sposeremo un’altra.

GAETANO (ridendo): Ah! ah!... che bel carattere! (Gl’invitati hanno intanto finito di sorbire i gelati, e , dopo di aver rimesso i piattini nel vassoio, esce dal fondo a sinistra.)

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License