Eduardo Scarpetta
'Na mugliera zetella

ATTO PRIMO

SCENA SESTA Nicola, poi Errico e detti.

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA SESTA

Nicola, poi Errico e detti.

NICOLA: Signò, è venuto nu signore furastiere, e m’ha dato stu biglietto. (Lo .)

FELICE (legge): Errico Duprè.

NINETTA: È isso cumpà. È venuto cu mmico, steva aspettanno abbascio, io l’aggio ditto che doppo nu quarto d’ora fosse sagliuto, ve lo voglio fa cunoscere. Facitele trasì.

FELICE: Fate il comodo vostro.

NICOLA: Subito. (Via.)

NINETTA: Ve dispiace forse?

FELICE: Ma no, anzi.

NINETTA: È tanto educato, tanto buono. Accussì ce parlate e combinate. (Ad Errico, molto allegra:) Avanti, senza cerimonie, avanti.

FELICE: E che ne parlammo a ffà.

ENRICO (tipo biondo, con piccoli bue, veste elegantemente): Mersì, bonsuar mossiù.

FELICE: Bonsuar.

ENRICO: Ghe vu demand pardon. Ghè retardè a montè, me ghe cru bien fer d’attandr chelch minut pur vu lesse le tam de le convener.  E ghè bien ?

NINETTA: Ouì, mon scer, tu a trè bien car d’aberd il set opposè carreman e ne vulè absolimman acconsantir, me mentuant aseil parè il se desidè a fer tuse nu vudron.

ENRICO: Oh! Ghe suì trè contant. (Bacia la mano.)

NINETTA: E mmà ossì, mon scer amì!

FELICE: Oh! Ma cummarè embè...

NINETTA: Scusate cumpà! Ha voluto sapè si vuje accunsentite! Enrico, ti presento, il mio compare Felice Sciosciammocca.

ENRICO: Je ne connè le fransè?

FELICE: No, mossiù, parlè sulamente l’italianò!

ENRICO (con gorga franceseparla male l’italiano): Molto assai piacere vostra conoscenza. Enrico Duprè... che dichiara voi tutte sua persona, suo cuore.

FELICE: Grazie mille.

ENRICO: Mia morosa Ninetta, dice che voi state contento e accettabile la bella combinazione.

FELICE: Io vedete, non ho ancora accettato.

NINETTA: Ma sì, avite ditto che sì, tanto che volete essere certo che torna. (Ad Errico:) Biviandrà, siurman?

ENRICO: Oh! Sertman! Ghe ne mauscerè pa, je vu donnè ma parol. E tuì?

NINETTA: Oh, jamè, je le sgiure.

ENRICO: Mersì. Io non mancare parola data. Appresso 6 mesi, io fare ritornello, prendere amorosa portare in America e fare la sposalizia.

FELICE: Bravissimo.

ENRICO: Essere questa un combinazione strano, nessuno fare mai questa cosa... lasciare per 6 mesi proprio amorosa affidata altra persona.

FELICE: Ma io per lei sarò come un’altro pere.

ENRICO: Ah! Sì con voi posso allontanarmi con piena sicurezza... non c’è nessun pericolo con voi.

FELICE: (Teneria bella opinione de me!).

ENRICO: Dunque... io partire domani 7 ore. Vado Parigi, poi Londra, è tutto stabilito?

NINETTA: Tutto, tutto, è vero? (A Felice.)

FELICE: Va bene, ma però vedete, in America vengo pur’io, quando site spusate me ne vaco. (Tu non mi frocoleggi.)

ENRICO: Va bene. Oggi sono 2 Maggio. (Si fa il conto.) Due novembre io bussare vostra porta e prendere mia amorosa.

FELICE: Perfettamente.

ENRICO (stringendogli la mano): Moltissimo piacere...

FELICE: Buon viaggio.

ENRICO: Molto grazie. (A Ninetta:) Adiè mignonne, mon amur, ma .

NINETTA: Adiè, bon vuajage e em mua come je t’em.

ENRICO: Ah! Je t’em bocù. Orevuà. (Bacia la mano e via.)

NINETTA: Cumpà dicite la verità ve piace?

FELICE: È nu simpatico giovine. (Enrico torna a soggetto.)


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License