Eduardo Scarpetta
'A nanassa

ATTO SECONDO

SCENA SECONDA   Salvatore e dette, poi Errico, indi Luisella.

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA SECONDA

 

Salvatore e dette, poi Errico, indi Luisella.

 

SALVATORE: Il signor Errico Del... fico.

CARMELA: Siente a chillato animale! Errico Delfino!

SALVATORE: Ah! Gnorsì... Delfino.

CARMELA: Fallo trasì.

SALVATORE: Subito. (Via.)

CARMELA: Chisto è lo sposo de Ngiulina, proposto da zi . Seh, e trova sta bella conversazione! Luisè agge pacienza, chiamme a chella scema, dincelle che venesse, e non se mettesse scuorno, dincello pure a prevete che la facesse venì, cercammo de non macra figura.

LUISELLA: Non te n’incammicà, la faccio venì. (Via a sinistra.)

CARMELA: Zi zio ave voglia de , ma io sosicura che a chella nun la marita.

SALVATORE (uscendo): Favoresca. (Via.)

ERRICO: È permesso?... La signora Carmela Piretti?

CARMELA: Sono io a servirla.

ERRICO: Il signor Cesare vostro zio?

CARMELA: Non è venuto ancora, ma poco potrà tardare. Zi zio m’ha parlato tanto bene di voi, ed io sono certa che sposandovi mia sorella, sarete più che contento.

ERRICO: Lo spero. Mio padre è amico intimo di vostro zio e sono stati loro che hanno combinato tutto.

CARMELA: Tutto, scusate, non se dicere ancora, perché voi non avete vista ancora la ragazza, e non sappiamo se vi piacerebbe o no. Essa, sosicura che appena ve vede, zumparrà pe la priezza, perché vuje site veramente nu simpatico giovene.

ERRICO: Bontà vostra pe carità.

CARMELA: che la vedite, nce parlate, ve dicite quacche parolella azzeccosa, e allora se dicere che s’accommencia a combinà quacche cosa. Dico bene, o no?

ERRICO: Benissimo.

CARMELA: Quello che ve prevenisco però, non ve credete de trovà na figliola svelta, spiritosa. Oh, no, tutt’altro. Mia sorella, non faccio per dire, è una bella giovine, simpatica, però è stata cresciuta dinto a la stu paese, mmiezo a li cafune, gente che non sa neanche quant’è nata, e per conseguenza è nu poco scurnosa, nun sape parlà, non se sape presentà, insomma è nu poco inceppata, vuje chiano chiano, l’avita da sciogliere, la dovete scozzoniare, capite?

ERRICO: Ho capito, ho capito. (Scozzoniare! E che significa?).

CARMELA: Noi abbiamo dato questa piccola festa, primma pecché ogge è stato l’anno anniversario della mia nascita.

ERRICO: Oh, auguri per questo . ( la mano.)

CARMELA: Grazie, e poi perché venivate lei per la prima volta in casa nostra. Dovete però compatire se gl’invitati non sono persone nobile, aristocratichi, sono tutti buoni amichi, abitanti di questo paeso.

ERRICO: Oh, sarò fortunatissimo di trovarmi in sì bella compagnia.

SALVATORE (uscendo): vene, vene, la sta portanno prevete.

CARMELA: Ah, bravo! Ecco qua mia sorella.

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License