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ATTO SECONDO
SCENA TREDICESIMA Commissario, quattro guardie di P. S., poi Felice e di nuovo le guardie, Antonio, le quattro nipoti e Carluccio.
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Commissario, quattro guardie di P. S., poi Felice e di nuovo le guardie, Antonio, le quattro nipoti e Carluccio.
COMMISSARIO (salendo dalle scale, seguito da quattro guardie. Ad Andrea): Che nessuno esca da quest’albergo!
COMMISSARIO (a due delle guardie): Voi andate sopra. (Le due guardie escono salendo la scala): Chi c’è in questa camera?... (Quella di sinistra! il salottino.) Aprite!
ANDREA: Eccomi. (Apre la porta.)
COMMISSARIO (scorge Felice e Concetta; si rivolge alle altre due guardie in tono di comando): Arrestate quell’uomo e quella donna! (Le due guardie entrano nel salottino, prendono una Felice e l’altra Concetta e li conducono nel corridoio.)
FELICE (protestando): Ma perché ci arrestate? Che abbiamo fatto?
COMMISSARIO: Questo lo saprete dopo! (Alla guardia che tiene Felice.) Allontanate un momento quest’uomo! (La guardia scende con Felice.) Chi siete voi, signora?
CONCETTA: Io sono una donna onesta! Informatevi di me! Che cosa volete?
COMMISSARIO: Voglio sapere chi siete!
CONCETTA: Io... io... stavo qui... con... mio marito!
COMMISSARIO: Ah! Con vostro marito?
CONCETTA: Sicuro! (Mentendo.) Sono la moglie di quel giovane che avete fatto arrestare!
COMMISSARIO: Bravo! E potrei sapere il vostro nome?
CONCETTA: Il mio nome?... Io sono... (Decisa.)... la signora Sciosciammocca!
COMMISSARIO: Va bene. Un momento! (Ad Andrea.) Fate venire quell’uomo!
ANDREA (dalla scala): Avanti! Potete salire!... (Risale la guardia con Felice.)
FELICE (a parte): (Povera signora! Certo avarrà ditto lo nomme sujo: nun avrà avuto lo curaggio de se lo cagnà!...).
COMMISSARIO (a Felice): Ditemi una cosa: chi siete voi?
FELICE (a parte): (Unu mezzo ce sta per salvarla!...). (Deciso.) La signora è mia moglie!
CONCETTA (a parte): (Bravo D. Felice!).
COMMISSARIO: Vostra moglie?
COMMISSARIO: E come vi chiamate voi!
FELICE: Io?... Ma la signora ve l’avrà detto... Michele Galletti!
COMMISSARIO: Già... proprio così mi ha detto la signora! (Ironico.)
COMMISSARIO (autoritario, alle due guardie): Comducete questi due sull’Ispezione! (Le guardie riprendono i due.)
CONCETTA: Aspettate.. sentite... (Escono scendendo le due guardie che prima erano andate su: accompagnano Antonio e le quattro nipoti, tutti ancora svestiti come erano.)
ANTONIO (protestando vivacemente): Ma perché ci arrestate?... Io sono un galantuomo!...
FELICE (protestando a sua volta): Questo è un abuso!
CONCETTA (indignata): Io sono una Signora!...
LE QUATTRO (tremanti): Zizì... nuje ce mettimmo paura!...
ANDREA (ammonendo): Si ve state zitte è meglio pe vuje!
CARLUCCIO (che intanto è risalito da basso): Obbedite!
LE QUATTRO (piagnucolose): Zizì... zizì... (Queste ultime battute verranno dette con la massima confusione, mentre si protesta, si grida, si piange. Il commissario tiro per un braccio Felice che fa resistenza, mentre cala la tela.)