IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
ATTO PRIMO
SCENA DECIMA Peppino e detti, poi Carlo, Alessio, Peppino e Felice, poi ripassano come a concerto.
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Peppino e detti, poi Carlo, Alessio, Peppino e Felice, poi ripassano come a concerto.
PEPPINO: La colazione è pronta.
ALESSIO: Benissimo, giungi a proposito, la fame si fa sentire.
RAFELE: Io ve levo lo fastidio.
ERNESTO: Restate a colazione con noi.
RAFELE: Grazie tanto, ho molto da fare; un’altra volta accettero.
ERNESTO: Allora vi aspettiamo domani a pranzo, verrete?
RAFELE: Grazie tanto... Signori. (Via.)
ERNESTO: Peppì, stu giovane è un nuovo servitore, ve lo raccomando.
PEPPINO: Non dubitate, eccellenza.
ERNESTO: Prepara nu lietto dinta a chella camera ncoppa a lo suppigno.
PEPPINO: Va bene. (Quanto è bona sta nutriccia!)
LISETTA (a Nannina): Signurì, e addò sta lo piccerillo?
NANNINA: Dinta a chella cammera, va vide si s’è scetato.
LISETTA: Subito. (Via a sinistra. Felice va appresso.)
ALESSIO: No, voi dovete servirci a tavola, andate con l’altro servo.
FELICE: No, cu ttico, m’appicceco, ritiene! (Viano.)
ALESSIO: Alons, march, a tavola! (Lazzi.) (Tutti via no pel fondo a sinistra. Dopo poco esce Carlo ed entra a sinistra dove sta Lisetta, poi Alessio fa lo stesso, appresso esce Peppino e fa lo stesso, l’ultimo Felice. Dopo poco risortono tutti e quattro come a concerto. Esce Carlo, poi Alessio, poi Peppino, poi Felice con mazzariello in mano — via pel fondo a sinistra. Tutto questo senza parlare.)