Eduardo Scarpetta
'No pasticcio

ATTO TERZO

SCENA UNDICESIMA   Gaetano, poi Eduardo, poi Faustina, indi Attanasio e detto.

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SCENA UNDICESIMA

 

Gaetano, poi Eduardo, poi Faustina, indi Attanasio e detto.

 

GAETANO (a Felice): Chi è, voi chi siete?

FELICE: Io? Come chi sono.

GAETANO: V’avesse mannato lo sensale, fusseve l’ato giovene?

FELICE: Sissignore, m’ha mannato lo sensale.

GAETANO: (Meno male, chisto tene la lengua). E chillato addò sta?

FELICE: è andato a nu servizio, ha detto che viene.

GAETANO: Va bene, nun ve muvite da ccà.

EDUARDO: Niente, nun nce sta, lasseme j a vedé la casa, io sto mpensiero. (Via.)

FELICE: (Sangue de Bacco! S’è spezzato lo filo de lo mustaccio!).

GAETANO: Pighiateve lo pettine, e date na pettinata a chella trezza.

FELICE: Sissignore.

GAETANO: E quanno? Ma che d’è, tenite la mano nfaccia. Che beco! Chisto è nu mustaccio e mosca finta, dunche tu sì nu mariuolo, t’acconcio io. Mariuolo! Mariuolo! (Gridando.)

FAUSTINA (da domino con mascherino sul volto): D. Felì, fuimmo.

FELICE: (E chesta chi è?).

FAUSTINA: Fuimmo. (Fanno per fuggire pel fondo.)

GAETANO: Nun ve muvite. Mariuolo! Mariuole. (Felice e Faustina fuggono nella trattoria per la porta di comunicazione.)

ATTANASIO: Che! Na maschera! Giù quella maschera, o pur sparo! (Impugna il revolver.)

FAUSTINA (si toglie la maschera): No, per carità, perdono.

ATTANASIO: Questo, è il tuo innammorato. Morite tutte e due!

FAUSTINA: Ah, aiuto! (Faustina e Felice fuggono nel salone, poi Faustina fugge pel fondo. Felice vorrebbe fuggire, Gaetano non lo fa passare, egli rientra nella trattoria dalla porta di fondo. Attanasio e Gaetano gli corrono dietro. Felice entra di nuovo nel salone per la comunicazione, sempre fuggendo, si arrampica pel muro e sta per buttarsi dal finestrino. Attanasio e Gaetano arrivano ad afferrargli una gamba per uno, Felice si sbottona il calzone e glielo lascia nelle mani. Attanasio e Gaetano cadono a terra.)

 

(Cala la tela.)

 

Fine dell’atto terzo

 

 


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