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CHIARA: Per bacco! Qui si piange! Cos’è successo?..
MARCHESE E CARLO (stupefatti): Che!!.. Chiarina!..
CHIARA: Ah! meraviglia! Quello stupor perché?
CHIARA: Ma certo.
MARCHESE (c.s.): Voi siete qui?..
MARCHESE: Ma come?
MARCHESE: Fuggita voi non siete?
CHIARA: Fuggita! Io non intendo... fuggir?
CHIARA: Sono stata in giardino...
MARCHESE: Voi siete qui, va bene, ma il mio figliuol dov’è?
MARCHESE: Sicuramente! A voi, signora, io domando.
CARLO: Dite il tutto, signora, io son che lo comando...
CHIARA: Ma che ho da dir? Per bacco! Se siete matti; andate; Non so quello che dite, non so che affastellate. Io stava nel giardino; m’hanno rimasta sola, Spariva Errico insieme alla vostra figliuola. Persicone puranche non era più laggiù... Ed io là sola sola cosa facea di più?.. Qui son venuta.
MARCHESE: Non ne capisco un’acca, Chi dunque sen fuggiva?
CARLO: Già la pazienza è stracca. Parla, donna malvagia, spiegami quest’arcano!
CHIARA: Io non so niente, il giuro; il tuo gridare è vano.
MARCHESE: Un momento... Pensiamo... è certo che qualcuno Di qui se ne fuggiva. Chi mai sarà quest’uno?..
CARLO: Due son che sen fuggirono: non un, caro signore.
MARCHESE: E chi mai son?..
CHIARA: L’ignoro, parola mia d’onore. è certo che il ragazzo non stava più in giardino...
MARCHESE: Mio Dio! Dove sta mai?..
CHIARA: Cugino, Si domandi a qualcuno.
MARCHESE: Cugino, un accidente! Ah! voi credete ancora che non si sappia niente? So tutto; v’è marito!
CHIARA (a Carlo): Che sento! Tu gli hai detto... Che stupido che sei!..
CARLO: Dovea tacer, cospetto... Dopo d’aver saputo la fuga concertata?..
CHIARA: Ma di qual fuga parli? Qualcun l’avrà inventata.
CARLO: Lo disse Nicola, parlando con Marietta.
MARCHESE: Si può venirne in chiaro...
CARLO: Come faremo?..
CHIARA: Aspetta. Caro signor Marchese, chiamateli...
MARCHESE: Gnorsì. Marietta, Nicola, venite presto qui. (Suona il campanello.) Adesso parleremo, vedrem ciò che diranno, E se ci han corbellato, la pena pur ne avranno. Vedete se un Marchese dev’essere burlato In questa strana guisa...