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Felice e detta, poi Michele, indi Nannina.
FELICE: Signora Superiora, è l’ora del passeggio in giardino... non hanno dato ancora il segnale...
RACHELE: Ah, sicuro! (Chiama:) Michele?... Michele?
RACHELE: Il segnale per il passeggio!
MICHELE: Subito! (Per andare.) (Passeggio!... Và trova «passeggio» quanto fa... Mò nce lo vvaco a addimmannà a Biase!). (Per andare a destra.)
MICHELE: Jevo a addimmannà na cosa lo cuoco...
RACHELE: Che cuoco, e cuoco... Andate a fare quello che vi ho detto! Una cosa vi si deve dire sempre due volte! Ma che diavolo!
MICHELE (alludendo alle parole testè pronunciate da Rachele): (Ddoje e sittantasette!...). (Via per il fondo a sinistra. Dopo breve pausa si sente suonare una campanella.)
FELICE (che nel frattempo è stato a cercare tra le carte che sono sull’organo, sempre più allarmato): (Io nun trovo la partitura de l’operetta... Chi se l’avarra pigliata?...).
RACHELE: E così, maestro?... Come si portano le ragazze?
FELICE: Benissimo, signora superiora... C’è specialmente la signorina Fiorelli che è proprio un portento!
RACHELE: Ah! La santarella?... Che angelo di figlia!... Oh, eccola qua! E come? Non è scesa in giardino?
NANNINA (dalla seconda a destra. è severamente vestita da educanda, in grigio. Ha gli occhi bassi e atteggiamento compunto. Appena fuori va a baciare la mano a Rachele): Signora Superiora...
RACHELE (materna): Benedetta, figlia mia... benedetta!
NANNINA (bacia la mano a Felice): Maestro...
FELICE (con comica gravità): Benedetta, figlia mia... benedetta!
RACHELE: Avete inteso il segnale e non andate in giardino?
NANNINA: Madre, se permettete, vorrei chiedervi una grazia!
RACHELE: Una grazia? E quale, figlia mia?
NANNINA: Invece di andare a passeggiare, vorrei passare questo tempo a studiare col signor organista...
RACHELE: (Che angelo!...). Ma voi amate troppo lo studio, figlia mia... troppo!
NANNINA: Sì, è vero... perché sò che alla fine dello studio vi è la ricompensa!
RACHELE: E quale?
NANNINA: Una parola d’incoraggiamento dettami da voi, mia buona madre!
RACHELE: E questa voi la chiamate ricompensa?
NANNINA: Preziosa ricompensa... ed io farei qualunque cosa per meritarla!...
RACHELE: (Che perla! Che perla!). Brava! Brava! Figlia mia, voi siete l’orgoglio di questo convento!... Siete una vera Santarella! (La bacia sulla fronte.)