Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Vitaliano Ravagli -Wu Ming Asce di guerra IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
53 Sentieri dell'odio (Pugnali)
L'attacco è finito. Le perdite non sono ingenti. I nemici si sono dispersi a ventaglio, fuggendo in varie direzioni nel folto della foresta. Un rapido consulto. Possiamo prenderli. Ci dividiamo in squadre e partiamo di corsa. Le guide indigene seguono le tracce. Via, a capofitto, non possono immaginare che siamo dietro di loro. Ma di colpo la guida si ferma, il gruppo si blocca, le orecchie tese, ha sentito qualcosa. Sono urla. La cosa più agghiacciante che abbia mai udito. Urla di bambini. Avanziamo con prudenza, attenti che nessuno filtri tra le maglie dello schieramento. Brividi. La netta sensazione che oltre l'intrico di alberi si celino mostri. Le grida cessano all'improvviso e la squadra ha un sussulto unanime. Respiro paura, come se qualcosa di maligno si annidasse nella boscaglia. Nella piccola radura sorgono tre capanne miserabili. Sono ubriachi. La stanno violentando a turno. Ne conto dodici. E' una donna giovane. Stravolta, li incita a penetrarla uno dopo l'altro. A terra giacciono le tre figlie. Morte. Non più di dieci o dodici anni. Tra le gambe spalancate, una rosa rossa di sangue. I genitali sono stati squarciati dai coltelli per facilitare lo stupro. Appiattito sul terreno, annichilito dall'orrore. E' lì davanti, a non più di venti metri, così enorme e agghiacciante da impedire gesti e pensieri. L'unica cosa che cresce dentro è il desiderio intenso di spazzarlo via. Premo il grilletto e tutte le nostre armi fanno fuoco all'unisono. Cadono tutti. Ma nessuno ha sparato per uccidere. Avanziamo tra le capanne come fantasmi. Qualcuno ha un moto di pietà per la madre impazzita e le dona una morte rapida. Anche i feriti gravi vengono finiti con un colpo alla testa. Restano gli altri. Quelli abbastanza lucidi per capire cosa li aspetta. Implorano in ginocchio e biascicano suppliche tra le lacrime. Non riesco a piangere né a vomitare. Raccolgo i cadaveri delle bambine e glieli trascino davanti agli occhi. Uno solo non ha i calzoni macchiati di sangue. Si stringe la testa tra le mani e si maledice, anche se quei corpi non li ha toccati. Di fronte alla bocca della pistola, prima di morire, ha quasi un'espressione grata. Gli altri urlano e si contorcono. L'odio e il disgusto salgono in gola. Nessuno parla mentre arroventiamo i pugnali sul fuoco. |
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |