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Cap.
1 I | Il vecchio caffettiere era una figura originalissima:
2 I | tratto di terreni, sui quali era da gran tempo l'occhio cupido
3 I | lavoro. "Bisogna pensare - era una delle sue massime favorite -
4 I | generoso entusiasmo! Che sugo c'era a trascinare la vita lì,
5 I | omai per la molta debolezza era ridotto a passare le intere
6 I | visite ne' paeselli vicini, s'era accorto più volte che quando
7 I | d'un cuore, di cui egli era il segreto sospiro. Ma il
8 I | e della sua compagna. V'era una così profonda corrispondenza
9 I | che non il più lieve fatto era giunto mai a turbare la
10 I | quelli. L'alba del 1848 era sôrta con gli indizî primi
11 I | anche e più volte non s'era fatto pregare ad offrire
12 I | permesso.~In tutto ciò - questo era un argomento pel quale la
13 I | innata indole gagliarda, era cresciuta alla scuola di
14 I | accusa d'alto tradimento. Era a Verona con la moglie quando
15 I | che un mandato di cattura era stato spiccato contro di
16 I | sopraccapi. Poi la signora Chiara era quel che si dice una massaia
17 I | valeva per dieci e non v'era pericolo che nessuno la
18 I | e di cure indefesse, si era venuto formando un vero
19 I | a chiamarlo in paese, - era caduta una prima brinata.~-
20 I | mamma che adoro!~E per lei era infatti sempre come una
21 II | e celiando insieme, com'era loro costume, andarono a
22 II | Allegro come del resto esso era ogni giorno in quella casa.~
23 II | ne intendeva così poco, c'era la mamma che faceva lei
24 II | in bando. Il professore era anche più loquace e ridanciano
25 II | Mattia sentivasi esultante. Era finalmente pervenuto a mettere
26 II | Gorizia. L'opera che gli era costata cinque anni di lavoro
27 II | professore Sant'Angelo, era il raggiungimento della
28 II | piccolo Agnul, il ragazzo cui era affidata la cura della stalla,
29 II | cavallo. Un vecchio prete, che era solo nel carrozzino, ne
30 II | domandargli.~Don Letterio Prandina era un ottimo sacerdote. Ultimo
31 II | anni da molti dolori, si era dato per vocazione al sacerdozio,
32 II | nel bicchiere che Vige s'era affrettata a recare per
33 II | borgo.... Quando ella s'era presentata - narrava mio
34 II | una profonda impressione. Era una povera ragazza, bellissima
35 II | modesta, intelligentissima, s'era data al proprio dovere con
36 II | maestra stava malissimo; era stata trovata nella sua
37 II | fu lunghissima e grave. C'era là un forte dolore da confortare,
38 II | quella povera creatura, ch'era buona ed infelice, come
39 II | in casa del mio amico. Vi era venuta a supplicarlo di
40 II | compromesso in complotti politici, era stato costretto a riparare
41 II | giunse la notizia che Camilla era morta, rapita in breve tempo
42 II | uscita da un educandato, s'era data a fare l'istitutrice.
43 II | conclusione di tutto ciò che le era ripassato nella mente:~-
44 III | già da qualche settimana era quello il discorso di tutte
45 III | signora Chiara altro non era che la spinta della sua
46 III | in quello del professore era pure un dubbio molesto,
47 III | davano in coro gran lode, s'era lasciato scappare una delle
48 III | quali la ingratitudine umana era sorgente di dolori e di
49 III | stavano per accogliere? Chi era? Donde veniva? Che cosa
50 III | Letterio l'aveva raccomandata: era uomo di coscienza, e non
51 III | giovane sventurata, come era nostro dovere, con tutto
52 III | giorno della venuta di Loreta era giunto e mezz'ora prima
53 III | riconoscerla, tanto la sua figura era distinta e tanto rassomigliava
54 III | da don Letterio Prandina.~Era una donna ancor giovane,
55 III | poi in casa.~Fuori, Agnul era già pronto. Il ragazzo seduto
56 III | glielo avesse proibito. "Era momento di finirla adesso!
57 IV | accanto alla stufa dove già s'era acceso il primo fuoco; il
58 IV | burlette di cui in altri tempi era stato maestro il nonno Sant'
59 IV | Una fra quelle storielle era graziosissima davvero e
60 IV | per il corso di molti mesi era stato argomento di ardenti
61 IV | confine de' loro possedimenti. Era una prateria piccina, di
62 IV | litiganti avevano fatto. Ma c'era per questo la sua brava
63 IV | quel pezzo di terreno, s'era affrettato a movere lite
64 IV | questo la signora Chiara era riuscita a comprendere osservando
65 IV | vita che Loreta conduceva era assai semplice. In pochi
66 IV | talora, ne' giorni che c'era gran da fare, o pel bucato
67 IV | avendo visto ohe il lume era ancora acceso, presa dalla
68 IV | visto! La povera signorina era inginocchiata dinanzi al
69 IV | compagnia della giovane era divenuta un'abitudine gradevolissima,
70 IV | scorreva rigida e che si era obbligati a starsene per
71 IV | Mattia, da quel rusticone che era, se ne stava adesso più
72 IV | antichità aquileiesi, che gli era stata richiesta dal Mommsen
73 IV | madre, Camilla Sant'Angelo, era morta presto, trentenne
74 IV | sorriso d'ogni fatica, gli era apparso bellissimo e pieno
75 IV | ricordava nè baci, nè carezze. Era un uomo freddo, di poca
76 IV | governante le annunciò ch'egli era partito: partito per un
77 IV | neppure: il tempo gliene era mancato; ma stesse di buon
78 IV | fatto l'animo di Loreta. Era abituata alle stranezze
79 IV | precipitosa partenza di lui. Era un'accusa infamante, che
80 IV | allora il capo, e appena ell'era uscita, volgendosi alla
81 IV | verso le sette, che la Vige era appena scesa in cucina per
82 IV | notte un violento uragano si era scatenato, ed ora sulle
83 IV | bizzarrie e cucirsi le labbra era davvero un po' troppo! La
84 IV | loro colazione e Loreta non era peranco rientrata. La funzione
85 IV | assopirsi, il suo sonno era affannoso, e strane, scucite
86 IV | passeggiera. Dopo tre giorni tutto era finito, e meno un po' di
87 IV | per la signora Chiara, che era lì, al suo fianco, con un
88 IV | son venute a mancare!... Era un giorno di così tristi
89 IV | avevo deciso di morire.... M'era parso che nella preghiera
90 V | nel tessere le sue lodi era con particolare compiacenza
91 V | benediceva il momento in cui s'era presa con sè la Lambertenghi.~-
92 V | pensiero della sua età, che era già così avanzata, e della
93 V | non le faceva paura. Ma era per suo figlio, ch'ella
94 V | cui tranquilla esistenza s'era dedicata sempre con tanta
95 V | massimo che le riusciva era di lasciar cadere in mezzo
96 V | profondamente dolci della giovane, era un visibile turbamento che
97 V | degli uomini: egli che non era mai riuscito a spingere
98 V | saper vincere. Altrimenti c'era da vergognarsene davvero!~
99 V | Se il più lieve adito gli era offerto, non lasciava di
100 V | Lambertenghi, e che sempre si era dovuto rimandare o per la
101 V | invernata. Questo palazzo era una curiosità del paese,
102 V | armati di Rizzardo da Camino. Era una fabbrica solida e tetra,
103 V | de' sentieri.~Il palazzo era da molti anni disabitato.
104 V | vino.~L'amministrazione era affidata dall'attuale proprietaria -
105 V | la padrona del castello era del tutto sconosciuta, e
106 V | sapevasi che quel possedimento era venuto in sue mani per ragioni
107 V | aveva abitato il castello, era stato il conte Sebastiano,
108 V | gentiluomo, il cui nome era congiunto ad un doloroso
109 V | questa vecchierella, ch'era tra le sue protette. Ogni
110 V | la vecchia contadina, ch'era un po' parente alla famiglia
111 V | partita anche lui.~Il Mangilli era quel giorno di allegro umore,
112 V | fortunato!~Ma il Sant'Angelo era tutt'altro che in vena di
113 V | visto appena il professore, era venuto con molta premura
114 V | storiche che racchiudeva.~Era una stanza spaziosissima
115 V | attrattiva. Poi il discorso era caduto, naturalmente, sulle
116 V | riepilogò brevemente.~La storia era del resto semplicissima.
117 V | inerenti a' suoi beni, si era, quando già aveva varcati
118 V | cospicue parentele. La contessa era ricordata da tutti nel paese:
119 V | ogni scusa. Il dramma s'era preparato lentamente, pazientemente,
120 V | dai vecchi quadri, che gli era particolarmente diletta, -
121 V | conte ci sia una scusa. Era accecato. Era crollato intorno
122 V | una scusa. Era accecato. Era crollato intorno a lui tutto
123 V | parole il professore Mattia era seriissimo e la sua voce
124 V | palazzo che già il sole era scomparso. L'aria era fresca.
125 V | sole era scomparso. L'aria era fresca. Nella luce rosea
126 V | qualche parola di conforto.~Era un tipo spettrale: alta,
127 V | ultimo dei Morò-Casabianca era morto.~Loreta non potè a
128 VI | della famiglia Sant'Angelo.~Era già da gran tempo che la
129 VI | sera di settembre, mentr'era seduta nel suo seggiolone,
130 VI | al professore la verità. Era stato un insulto apoplettico
131 VI | sulle labbra tali parole. Ed era un sentimento di perdonabile
132 VI | trovavasi ormai condannata, era per certo peggiore d'ogni
133 VI | buoni, quando la temperatura era mite e il medico aveva dato
134 VI | suo corpo sempre magro s'era quasi ischeletrito; la pelle
135 VI | ischeletrito; la pelle del viso s'era fatta grinzosa e di un pallore
136 VI | per lei: si sentiva forte; era giovane, non soffriva punto:
137 VI | non soffriva punto: anzi era per lei una dolcezza il
138 VI | anche alla signora....~Ed era vero. L'ammalata non voleva
139 VI | veglie, nelle ore in cui era assalita da' suoi dolori,
140 VI | che don Letterio Prandina era venuto da Udine per visitarla, -
141 VI | della signora Sant'Angelo. Era un sentimento a cui egli
142 VI | riflessione lo sopraffaceva. Ed era quella della gravità grandissima
143 VI | impulso della sua passione, era ben lunge dal poter misurare.~
144 VI | accanto a sè il figliuolo. Era una sera triste sul finire
145 VI | seguente, avvertì che la fine era giunta. Ed infatti, prima
146 VII | Chiara. Ma la calma non era peranco rientrata nello
147 VII | di pensare al passato. Ed era sempre la stessa lugubre
148 VII | non sapeva come fare, vi era forzata.~Allora il professore
149 VII | sempre. In casa, Loreta era tutto. Come obbedendo alla
150 VII | servigi ch'ella rendeva, s'era assunta tacitamente tutti
151 VII | udendo quelle parole, s'era fatta un po' rossa in viso;
152 VII | dal quale la giovane donna era partita.~Nè codesto poteva
153 VII | melanconia de' ricordi, era sempre la figura serena
154 VII | Mattia in queste parole era stato veritiero. Avrebbe
155 VII | Il pensiero, che non s'era peranco tradotto in un accento
156 VII | lineamenti. Anche quand'era costretta per l'interesse
157 VII | ingenua pietà filiale, che era stata la religione sola
158 VII | quel memore giorno egli era entrato dopo lunghissimo
159 VII | nella camera ove la signora era morta e nella quale, per
160 VII | circondarsi. La mattina era limpida. Sulle ampie invetriate
161 VII | alberi alti intorno alla casa era un sommesso gorgheggio di
162 VII | noce nero, dove sua madre era abituata a dire le proprie
163 VII | litografia ingiallita, che era una memoria di famiglia, -
164 VII | suo posto.~La stanza ora era inondata di luce. Dalle
165 VIII | mano di color verde com'era ogni anno sua gelosa cura
166 VIII | studio particolare. Anzi non era sfuggito neppure all'ingenuità
167 VIII | mezzo al verde.~Di questo s'era accorto lo stesso Sant'Angelo
168 VIII | così assiduo e doloroso. Era in lui un'inesplicabile
169 VIII | da sè ogni ricordo, egli era assalito poi da un rammarico
170 VIII | dinanzi alla casa, quand'egli era rientrato. Aveva compiuto
171 VIII | leggergli nell'animo, gli era argomento di vivo conforto.~
172 VIII | occhio vigile de' disoccupati era intento abbastanza sopra
173 VIII | spregiudicato usurpatore" ed era odio così implacabile che
174 VIII | il professore Sant'Angelo era oramai ridotto alla parte
175 VIII | intanto prima d'ora non s'era parlato mai ne' nostri paesi
176 VIII | semplicemente il conte orso, non era tipo da lasciar passare
177 VIII | Tricesimo, dove la scena era avvenuta.~E il Mangilli
178 VIII | fiore di galantuomo, com'era il Sant'Angelo, nè adattavasi
179 VIII | esistenza. Un uomo come voi, che era l'anima delle brigate, che
180 VIII | ambagi, spiattellò quanto s'era proposto di dire, sino all'
181 IX | potuto venire, da lei ch'era stata sempre per la sua
182 IX | in causa d'un fatto, ch'era venuto ad accrescere in
183 IX | continua, da qualche tempo era costretta a negligere una
184 IX | mio, di quella volta.... Era lo stesso, proprio lo stesso!~
185 IX | stesso e Loreta Lambertenghi: era costretto a pregarlo di
186 IX | Angelo conosceva benissimo, era quasi povera: mobili vecchi
187 IX | vedute de' paesi ove il prete era stato da giovane in missione:
188 IX | rapidissimamente, in un baleno, non era lunga: tre sole facciate
189 IX | naturalezza che è figlia del vero, era ritratto con potente evidenza
190 IX | professore Mattia s'attendeva era avvenuto. La malignità,
191 IX | avvenuto. La malignità, che già era riuscita ad ordire intorno
192 IX | bontà di don Letterio, cui era debitrice di quegli anni
193 IX | viso per il sangue che v'era affluito, che durante alcuni
194 IX | procurato! Il professore era rimasto ad ascoltare queste
195 X | chiesto alla Vige, che gli era mossa incontro nel cortile,
196 X | qualchecosa di grosso c'era per aria, corse subito a
197 X | melanconia dei suoi occhi era quel giorno accresciuta
198 X | vi chiedo, Loreta; lo so: era per questo che mille volte
199 XI | giunse oltremodo gradita. "Era tempo (dicevano i più) che
200 XI | riconoscere in errore. "Già non era possibile (dicevano questi
201 XI | e poichè il suo amico s'era risolto a quel passo per
202 XI | momento buono. Don Morganti era più rosso del solito: per
203 XI | con quell'orso non se l'era mai fatta, si ritrasse anche
204 XI | palanche bucate ed anzi era pronto a scommettere che
205 XI | effetto. Una cosa soltanto era risultata chiarissima, anche
206 XI | avessero voluta vedere, ed era la felicità piena, manifesta,
207 XI | spento sulle sue labbra, ora era riapparso mettendo un novello
208 XI | gentilezza d'animo che gli era connaturata, volle, per
209 XI | lei i suoi occhi in cui c'era una intensa, leale promessa,
210 XI | con animo tranquillo, s'era rivolto a' suoi cari studî
211 XI | attendendovi con molta lena era giunto al compimento della
212 XI | chiamavano la "vecchia baracca" era bella e pronta per accogliere
213 XI | motivo di consolazione gli era offerto dall'incontro insperato
214 XI | copioso corredo di tavole, era riuscito magnifico e nel
215 XI | semplicità cara e nobile, che era in lui tanto bella, scherzava
216 XI | la messa e il tresette, era stata la prima, la vera
217 XI | detti non solo, ma, quel ch'era peggio, stampati in qualche
218 XI | inaugurato, a casa Sant'Angelo c'era un po' di festa. Intorno
219 XI | tutti questi festeggiamenti era raggiante, non aveva più
220 XII | cenno al fattore con cui era in ottima conoscenza.~Questi,
221 XII | vento col cappellone che s'era tolto, venne premuroso a
222 XII | fattore, che di quella notizia era tutt'altro che edificato,
223 XII | Il Sant'Angelo, che si era avviato ad incontrarla,
224 XII | Il nome che aveva letto era questo: Conte Alvise Polverari-Nathan.~
225 XII | compreso tutta la gentilezza ch'era in questo atto e come spinto
226 XII | avrebbe dovuto, come molto le era raccomandato, sfuggire ogni
227 XII | pazza dallo spavento, s'era vista strappare a forza
228 XII | madre, lei, la povera donna, era ben lunge dall'aver coscienza
229 XII | fatale il retaggio che mi era riserbato....~E indovinando
230 XII | so perchè, ma mentre io era venuto qui con tutt'altra
231 XII | che in quel frattempo s'era rinfrescato il becco con
232 XII | avvertire che il pranzo era pronto, si pose a tavola,
233 XIII | quando il nostro calesse era già sparito dietro le ultime
234 XIII | uno scotimento di tema. Ed era in tutti i suoi atti, come
235 XIII | un momento in cui ella vi era meno preparata. E fu due
236 XIII | felice tutte le volte che gli era offerto il modo di metterne
237 XIII | anno, per questa occasione era stata apparecchiata la carrozza
238 XIII | stallaggio. Poi il professore era sceso colla Vige in cantina
239 XIII | pomeriggio, quando l'aria era già più fresca, si partì.~
240 XIII | conduce a Nimis, il movimento era grandissimo: calessi signorili
241 XIII | ha luogo la festa, questa era già in pieno fervore, e
242 XIII | tono di giovialità che gli era ormai abituale. - Ella è
243 XIII | Non vuole? L'attrattiva era per me così grande che ho
244 XIII | paniere.~E a tutto questo era bella cornice lo spettacolo
245 XIII | Ai coniugi Sant'Angelo si era unita subito una famiglia
246 XIII | ragazzo, lesto come sempre, era salito a portare in due
247 XIII | la signora Loreta, che s'era messa al lato opposto del
248 XIII | lanciare.~La sera intanto era discesa. I mercanti di balocchi,
249 XIII | cantava allegramente, s'era pure diretta verso il palco
250 XIII | poichè l'ora di ripartire era intanto venuta, ella ricambiò,
251 XIII | che quella giornata gli era passata come un lampo, si
252 XIII | qualche carezzosa parola, com'era rimasta ancor sempre tra
253 XIII | consuetudine gentile.~La sera era placida, il cielo pieno
254 XIII | numerosa comitiva di contadini era raccolta: il carrettone,
255 XIV | battaglie dell'anima, s'era ormai abituata a considerare
256 XIV | una vita novella le si era dischiusa, suadente all'
257 XIV | fatalità. E il suo passato era tutto in quell'uomo dalla
258 XIV | pallido, la cui apparizione le era sembrata da prima giuoco
259 XIV | vita, dal momento in cui era principiato rassomigliante
260 XIV | felice, fino al giorno in cui era stato bruscamente troncato,
261 XIV | violento temporale d'autunno s'era scaricato sulle campagne
262 XIV | moglietta!~Il Sant'Angelo era d'allegro umore anche lui. - "
263 XIV | faccenduole domestiche, ella, come era solita a fare nei giorni
264 XIV | raggio di sole vi passava. Era un angolo romito e pittoresco,
265 XIV | nella vallata.~Quel luogo era a Loreta assai caro. Ancora
266 XIV | permetteva. Questo però era raro: "Una donna come me (
267 XIV | qui....~- La mia meta era oggi, signora, la casa Sant'
268 XIV | andato a Collalto, ch'Ella era venuta a questa parte....~
269 XIV | compreso che io ho ragione. Non era possibile altrimenti. Nè
270 XIV | battaglia di passione che si era combattuta tacitamente a
271 XIV | che non basta, Loreta. Era scritto che questi ricordi
272 XIV | mazzo di fiori campestri, ch'era rimasto sul tavolo dinanzi
273 XIV | erba gli steli sfrondati, era surta in piedi, agitatissima,
274 XIV | rispondergli nulla. Il professore era già giunto a loro.~Con viva
275 XIV | che eri qui, che il conte era venuto e ti aveva qui raggiunto....
276 XV | semplicissima, di dolore e di amore, era la storia di Loreta.~Allorchè,
277 XV | sventura l'aveva piegata. Ed era stata per vero immane sventura
278 XV | ogni crudele miseria, le era uno strazio indicibile l'
279 XV | entusiasmo ella da prima s'era affidata di poter rapidamente
280 XV | sua fede.~L'esistenza, che era obbligata a condurre, la
281 XV | dignità e di onoratezza, che era il suo orgoglio, dovette
282 XV | quale le veniva offerto, era quello di istitutrice; però
283 XV | gliene avevano parlato, era stata resa attenta come
284 XV | Laura Rezzonico-Polverari era una figura profondamente
285 XV | che Loreta aveva fatta, era sincera veramente. Però,
286 XV | sulla casa dei Polverari era giustificata da un concorso
287 XV | imperversare di sciagure, era riuscita come per miracolo
288 XV | Bianca ed Alvise, non c'era chi non si scoprisse con
289 XV | i Polverari conducevano, era ritiratissima. Donna Laura,
290 XV | cordialmente offerte, mostravasi ed era felice nell'accogliere gli
291 XV | boschi, onde il palazzo era circondato, aveva ella trascorsi
292 XV | cruccioso.~Ma troppo fugace era il sollievo, che queste
293 XV | futuro.~Poichè, donna Laura era di mente troppo acuta per
294 XV | tante pagine luttuose, le era ognora presente. Sentiva
295 XV | conquistato l'animo di Loreta. Era una tale dolcezza d'accento
296 XV | fratello.~Talora, e non era di rado, quando in qualche
297 XV | riserbata a suo figlio, era sopraffatta da un angoscioso
298 XV | di sentire, ogni suo atto era una conferma dell'animo
299 XV | della propria giovinezza, era giustificata la sua apprensione
300 XV | turbava di continuo. Ed era con orgasmo immenso ch'ella
301 XV | d'impazienza onde Alvise era côlto, certi discorsi vaghi
302 XV | Bianca e la contessa, s'era convinto come fosse suo
303 XV | mutamento, di cui donna Laura s'era vivamente impensierita,
304 XV | vivamente impensierita, non era sfuggito neppure a Loreta
305 XV | turbamento. Così altre volte era ella rimasta profondamente
306 XV | nelle stanze di Bianca, era quasi un malessere che le
307 XV | indisposizione prima dell'ora usata, era egli rimasto solo nelle
308 XV | a percorrere lo scritto. Era una confessione ardente,
309 XV | lei. No, non poteva: non era una colpa se ella amava:
310 XV | bel sogno potesse durare, era uno studio sagace e continuo
311 XV | si dichiarava orgoglioso: era stato più forte di lui:
312 XV | più forte di lui: Loreta era buona, era bella.... E volgevasi
313 XV | di lui: Loreta era buona, era bella.... E volgevasi alla
314 XV | avrebbe supposta incapace, era venuta in lei come per incanto.
315 XV | in lei come per incanto. Era la madre, che sorgeva a
316 XV | sentimento alto di casta, che era stato per lei una legge
317 XV | in cui col suo ascendente era riuscita a piegare il figlio,
318 XV | nel chiedere tale grazia era tanta sincerità vera e forte
319 XV | vivamente: con accento dal quale era sparita la primitiva asprezza,
320 XV | Così lasciò la casa, ov'era entrata sotto l'apprensione
321 XVI | incessante di rivederla ancora, era ricorso ai più sottili stratagemmi,
322 XVI | simulazioni, alle quali gli era forza ricorrere, questi
323 XVI | nel primo momento, in cui era entrato in casa sua, Mattia
324 XVI | che un senso d'invidia, era uno sgomento quello che
325 XVI | dinanzi al turbamento, che gli era parso di scorgere in sua
326 XVI | del conte Alvise; e gli era confortevole di mostrare
327 XVI | penetrante di passione, ella s'era difesa rammentandogli la
328 XVI | ascoltarvi?...~Ma Alvise non s'era acquietato a quelle obbiezioni.~-
329 XVI | sapienti, di cui egli si era valso per ismuoverla da'
330 XVI | un nuovo abboccamento. C'era venuta vincendo tutti gli
331 XVI | scrupolo, da cui sulle prime era stata rattenuta.~L'incontro
332 XVI | Loreta; e tale pensiero gli era venuto naturalmente quand'
333 XVI | con tanta impazienza. Mi era così tormentoso il pensiero
334 XVI | durante la quale Loreta s'era lasciata cadere, come vinta
335 XVI | La voce di Alvise s'era fatta supplichevole e sommessa
336 XVI | abbietto oblìo, altro non era che la volontà cieca di
337 XVI | grado, a narrare quanto si era passato in casa sua dal
338 XVI | compagnia della contessa Nathan, era ritornato alla villa di
339 XVI | la povera Bianca ammalò. Era un assalto fiero di quel
340 XVI | durate per tanti anni, s'era illusa di aver debellato.
341 XVI | più il capo a nulla. Non v'era ora del giorno in cui la
342 XVI | che, al vederla così com'era, sarei stato pronto a tutto
343 XVI | vostro dovere, Alvise. Questo era il primo de' vostri doveri.~-
344 XVI | Australia.... Morto; no, non era vero.... Ah! quanto meglio
345 XVI | sarebbe stato per me!... Era finito tutto, allora, tutto....~
346 XVI | con lentezza. - Finito era tutto egualmente. Ormai
347 XVI | L'amara confessione, ch'era indotta a fare, le si arrestava
348 XVI | eroico, doloroso, cui ella si era rassegnata sotto il vincolo
349 XVI | Perchè? - egli insistette. - Era dunque svanito il vostro
350 XVI | Ditelo, Loreta, ditelo!... Era dunque morto.... era morto
351 XVI | Era dunque morto.... era morto il vostro amore?~Ella
352 XVI | intensamente la donna....~Il sole era ormai al tramonto. In fondo,
353 XVI | Fontanabona.~Il silenzio era alto tutto intorno. Il filo
354 XVI | popolare.~La Sant'Angelo era rientrata agitatissima,
355 XVI | della propria agitazione era così piena in lei da farle
356 XVI | circostanze: il professore era stato trattenuto all'ufficio
357 XVI | del suo avvertimento, s'era voluto procurare. Poi, poco
358 XVI | un argomento, del quale s'era già parlato moltissimo in
359 XVI | se il valoroso terranova era riuscito fino allora a salvare
360 XVI | di giorni di baldoria si era certi di vederlo ricomparire
361 XVI | il quale - diceva lei - era un ministro del Signore,
362 XVI | toccasse i Sant'Angelo, era stato giocato nel modo il
363 XVI | senza timor di Dio" che s'era permesso di dare ad una
364 XVI | conclusione che il tiro era stato così destro e bene
365 XVI | perchè quando il professore era in quello stato, prudenza
366 XVI | nera e silente. La notte era cupa. Sul cielo, dove correvano
367 XVI | restavasene immobile al suo posto. Era lì da un pezzo e pareva
368 XVI | accorto del silenzio che s'era fatto in quel mentre nell'
369 XVI | lampada di tra le persiane era sparito da molto tempo.
370 XVI | rientrare. Il pensiero ond'era dominato lo teneva così
371 XVI | erasi estinto in lui. Ed era il pensiero doloroso, che
372 XVI | prima come insensato, s'era negli ultimi giorni, nelle
373 XVI | diffidente a un tratto, era cominciato in lui un lavorio
374 XVI | dileguare.~Il cielo intanto s'era venuto sempre più oscurando:
375 XVI | attaccato con un pezzo di spago. Era un rotoletto di carta....
376 XVI | della lanterna, lo svoltò. Era un foglietto di carta grossolana,
377 XVI | verità, contro la quale s'era fin allora con tanta tenacia
378 XVII | imponevasi di porgere ascolto. Era il dovere d'entrambi e bisognava
379 XVII | questo pensiero, Loreta s'era chiusa nella sua camera
380 XVII | conte Polverari. La penna le era corsa veloce per un intero
381 XVII | sincerità del suo proposito. Era un appello energico al cuore
382 XVII | al suo antico affetto: ed era in pari tempo un ultimo
383 XVII | dirgli che il carrozzino era pronto e se desiderava ch'
384 XVII | fiera a Moruzzo. Sai che s'era stabilito di andarvi....
385 XVII | potergli dire ciò ch'ella si era risolutamente fissato nell'
386 XVII | la combinazione che le si era presentata. Epperò verso
387 XVII | salto dalla consolazione. Era una delle sue grandi gioie
388 XVII | ottenerne, - ambiziosetto com'era, - almeno una parola di
389 XVII | auriga.~Loreta però non era in vena di discorrere: di
390 XVII | sua frusta, ma adesso non era più in segno di letizia,
391 XVII | ora di corsa, il tempo s'era venuto peggiorando. Il sole,
392 XVII | addensarsi delle nubi, ora era sparito sotto un fitto velo
393 XVII | tutta la gente di campagna era pratico di queste sorprese
394 XVII | laggiù dai piedi delle Alpi, era sempre stato foriero di
395 XVII | Loreta non potè schermirsi. Era così naturale che non opponesse
396 XVII | cui parecchi anni prima c'era venuta in un pomeriggio
397 XVII | conte Mangilli. Nulla v'era di mutato: sempre al loro
398 XVII | balconi. Ma la scena non era più quella che un giorno
399 XVII | quella che un giorno le si era affacciata, beata e sorridente,
400 XVII | mi diceste nel lasciarci? Era la promessa di rivederci
401 XVII | tanto diversa da quella ond'era animata, le fosse spiaciuto.~-
402 XVII | oblìo!~Di smorta ch'ella era, Loreta a questo punto s'
403 XVII | più sensibile dell'anima. Era dunque cotesto il frutto
404 XVII | sacrificio ch'ella aveva fatto? era questo il premio della lotta
405 XVII | premio della lotta che si era imposta per fuggirlo, per
406 XVII | ho cercato di rivedervi era per obbedire ad una promessa
407 XVII | mi parvero più dolorose, era sempre per il pensiero che
408 XVII | recato con le vostre parole? Era questo che io voleva da
409 XVII | la mia giovinezza. Tutto era morto con esso: non ebbi
410 XVII | infiammato le bruciava la fronte. Era nel suo accento tale una
411 XVII | nulla: un velo grigio s'era steso dinanzi alle sue pupille:
412 XVII | colpevole ma divina, che era il trionfo ineluttabile
413 XVII | indovinando il pensiero che era in lei, invaso a sua volta
414 XVII | Nel cortile il cavallo era attaccato. Ma Agnul, il
415 XVII | con profonda attenzione. Era generale nel paese l'abitudine
416 XVIII| XVIII.~ ~La notte era già alta quando il carrozzino
417 XVIII| attendeva inquietissima e s'era crucciata l'intero pomeriggio
418 XVIII| quel malcapitato temporale, era corsa ad incontrarla giù
419 XVIII| con la verbosità che le era connaturata, una serie interminabile
420 XVIII| inquietudine nella quale s'era trovato al pari di lei il
421 XVIII| tutta l'acqua che veniva giù era ogni momento alla finestra
422 XVIII| dolore ancor più tormentoso s'era impossessato di lei. La
423 XVIII| contegno calmo di Mattia, era vanita. Le parole tristi,
424 XVIII| del pensiero. Il giorno era già avanzato quand'ella
425 XVIII| febbrile. Ma il Sant'Angelo era già partito. Ad Agnul, che
426 XVIII| gli aveva apprestato, s'era messo per la via delle campagne,
427 XVIII| padrona vecchia stava male. Era tal quale, allora. Poi....
428 XVIII| una volta - ora? No, non era più possibile: tutto era
429 XVIII| era più possibile: tutto era ormai finito: tutto ormai
430 XVIII| ormai finito: tutto ormai era deciso!... "Che vita sarebbe
431 XVIII| vecchia domestica fedele s'era fatta poco prima, ingenuamente,
432 XVIII| allora nell'animo di Mattia, era ella ben lunge dal sapere
433 XVIII| Al Sant'Angelo la verità era apparsa di schianto, con
434 XVIII| aveva fatto pervenire, non era stata che la conferma brutale
435 XVIII| dubbio, onde l'anima sua era avvelenata. Mille volte,
436 XVIII| verità dinanzi a' suoi occhi. Era il crollo della sua felicità,
437 XVIII| quello di Loreta....~Perchè s'era lasciato vincere? perchè
438 XVIII| consiglio della ragione, che era giusto e previdente e nel
439 XVIII| stata la sua salute!... Egli era stato leale: a Loreta, nel
440 XVIII| in cui la loro sorte si era decisa, aveva detto con
441 XVIII| quella felicità che gli era apparsa come la meta radiosa
442 XVIII| Loreta e ad Alvise.~Loreta era stata il buon genio della
443 XVIII| scoramento, di esasperazione, era costretto a pensare alle
444 XVIII| povera vecchia inferma; era costretto a pensare al sorriso
445 XVIII| Loreta da quel momento gli era divenuta sacra: il suo affetto
446 XVIII| il suo affetto per lei si era, purificandosi, fatto così
447 XVIII| più. E in quell'affetto era rinato: per esso aveva egli
448 XVIII| risorte, in cui la vita gli era sembrata ancora piena di
449 XVIII| ebbrezze....~Ed Alvise? Se v'era persona al mondo a cui il
450 XVIII| sacrificio, la propria devozione, era quest'uomo, ultimo erede
451 XVIII| erede di un nome, ch'egli era stato abituato a benedire
452 XVIII| inatteso nella sua casa, era stato per lui una grande
453 XVIII| dovere sacrosanto, ma s'era trovato avvinto istintivamente,
454 XVIII| sacrificio, pel quale gli era stato conservato suo padre.~
455 XVIII| vergogna, tutto ciò che s'era forzato a tener chiuso,
456 XVIII| sue parole amorevoli, gli era stata di un immenso sollievo.
457 XVIII| ad una serena indulgenza, era riescito, se non ad illuderlo
458 XVIII| Mentre da prima tutto gli era parso irrimediabilmente
459 XVIII| meglio forse domani...." era un riflesso di quel sentimento,
460 XVIII| stava nel suo diritto, ch'era in ciò la tutela sacra del
461 XVIII| allarmata. E più volte s'era dovuto arrestare côlto da
462 XVIII| villotta paesana che gli era notissima:~ ~Oh! denant
463 XVIII| mormorandole un complimento che era una carezza, una benedizione,
464 XVIII| trova tanto bene!~Alvise era infatti nella sala dei quadri
465 XVIII| uno de' grandi veroni, dov'era il busto marmoreo di Sebastiano
466 XVIII| voce di lui, dicendo così, era leggermente alterata dall'
467 XVIII| prese, la spiegò, lesse. Era il foglio di carta grossolana,
468 XVIII| quell'uomo generoso gli era penetrata nel cuore, acuta
469 XVIII| frenato, lungamente deluso, s'era egli lasciato già sfuggire,
470 XVIII| esitanza fino a quell'ora era rimasta in lui; se, pensando
471 XVIII| ch'egli perdeva, ancora s'era affaticato a ricercare morbosamente
472 XVIII| nozione di ciò che ormai era il suo dovere impreteribile,
473 XVIII| quello che avrebbe fatto s'era determinata nettamente;
474 XVIII| padre?~Ne' lineamenti di lui era l'espressione di una tremenda
475 XVIII| inoppugnabile necessità. Non era una colpa il farlo, nè una
476 XIX | loro reciproca posizione era ormai ad entrambi chiarissimo.
477 XIX | ostinatamente rifiutato di dire, s'era svelato adesso al loro sguardo
478 XIX | ambascia dell'attendere s'era già rassegnata a sostenere,
479 XIX | dovevo ricordare quello che era stato; dovevo temere quello
480 XIX | so quello che fino ad ora era rimasto un segreto fra te
481 XIX | venir meno. Ma dunque s'era ella ingannata ancora una
482 XIX | gravità del suo peccato? Era possibile ancora un'illusione?
483 XIX | orribile verità di quello che era stato?~Terrorizzata da questo
484 XIX | premura in un seggiolone, ch'era lì presso. Poi non ascoltando
485 XIX | emozioni per le quali Loreta era passata, egli si curvò affettuosamente
486 XIX | il dubbio crudele, che s'era affidato non dovesse tornargli
487 XIX | tutto quello che aveva detto era stato inspirato da una sincerità
488 XIX | confortatrice, alla quale egli si era per un momento abbandonato.
489 XIX | disdegno contro sè stessa: era un inganno vile, era una
490 XIX | stessa: era un inganno vile, era una usurpazione codarda
491 XIX | cresceva l'abbattimento in cui era caduta. E i fatti della
492 XIX | dovesse costargli, egli era partito. Solo, a supremo
493 XIX | loro voluta semplicità. Era un addio risoluto: una supplicazione
494 XIX | doveri che suo malgrado era stata trascinata a calpestare
495 XIX | L'odiosa ipotesi, che gli era balenata nello scorgere
496 XIX | partenza del Polverari, era ora sovrana del suo spirito.
497 XIX | della loro felicità.... Era questo il decreto del destino:
498 XIX | decreto del destino: ed era inutile contro di esso ogni
499 XIX | se tutto in poco d'ora s'era così stranamente mutato.~
500 XIX | voce di rimprovero, da cui era senza posa incalzata.~In
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