Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Alfabetica    [«  »]
eppure 1
equilibrio 1
equivoco 1
era 186
eran 1
erane 1
erano 40
Frequenza    [«  »]
233 i
225 con
221 l'
186 era
184 da
177 gli
158 è
Avancinio Avancini
Novelle lombarde

IntraText - Concordanze

era

    Novella
1 I | da tutti che Giovan Bello era venuto da Zeno dei Martinetti 2 I | da Bortolo, raccontò come era andata la faccenda. Giovan 3 I | condizioni cattivissime; era stato carbonaio cinque anni 4 I | conclusione: il partito per Sabina era tutt'altro che splendido, 5 I | voleva a Giovan Bello e che era a cognizione di tutti, ella 6 I | genere, che la fanciulla non era tale da crucciarsene ed 7 I | gli stivaloni da viaggio; era in maniche di camicia e, 8 I | La sera Zeno, ch'era solito andare da Bortolo, 9 I | passò in mezzo al cortile. Era buio pesto; soffiava un 10 I | Valle di Flesio: l'asino era guidato da Giovan Bello 11 I | poco a poco malinconica. Era stabilito che ella si ricovrerebbe 12 I | vuoti della cassa e, se ella era povera, tanto meglio: non 13 I | Pervennero alla capanna: era molto umida e vi si respirava 14 II | era=3, novelle 1869 [nm] (, ( 15 II | benedizione. Don Paolo non si era lasciato smuovere da 16 II | scienza.~Quel giorno Veronica era malata. Aveva dolori di 17 II | fracasso in paese e questo era segno che tutti stavano 18 II | parte. E fu una fortuna che era in ritardo, altrimenti Lindo 19 II | Realmente egli non era soddisfatto di Pietro. Pietro 20 II | A cagion della recita si era inimicato don Paolo che 21 II | maturano le nespole.~Lindo era adiratissimo. Volgeva nel 22 II | effetti del suo turbamento ed era una sconcezza, una noia 23 II | realmente sua moglie non era in teatro e che non c'era 24 II | era in teatro e che non c'era anche il cugino Pietro. 25 II | che gliela otturavano. Si era anche dipinto di carmino 26 II | diedero un gemito. L'effetto era meraviglioso. Chiunque sarebbesi 27 II | adamitico.~La buaggine commessa era grave; necessario ripararvi 28 II | camera matrimoniale. Tutto era al posto come un'ora prima. 29 II | sossopra, ma il pannolino era irreperibile. Finalmente, 30 II | maglia a squame di pesce, era seduto davanti alla tavola 31 II | inchiostro. Sul proscenio era già pronta una piccola erma 32 II | con voce sepolcrale s'egli era proprio il figliuolo di 33 II | deliquio e quella donna era Veronica!~ ~*~* *~ ~- Se 34 II | virtù. Non dessero scandalo: era una vergogna; la gente se 35 II | per l'umidità. Nel mezzo era apparecchiata una tomba 36 II | del palco scenico la si era fatta troppo corta, G. 37 II | intelligente prontezza, come non si era mai fatto anche le altre 38 II | quale dietro la tomba si era condotto carponi fin , 39 II | mormorò Lindo. - Ed io che mi era messo in mente...~In quella 40 II | vedere altro. Il dramma era finito.~ ~ ~ ~ 41 III | gettatavi durante il giorno, s'era liquefatta al calore degli 42 III | la pietra dello sporto. S'era voltato a sinistra e panf! 43 III | desiderio di scaldarsi gli era stato fatale. A venti metri 44 III | egli, geloso di Violante, era stato ad un pelo di buttar 45 III | Oh! per Scolastica non c'era pericolo. Nessun rivale, 46 III | Ma, siccome quell'altro s'era voltato, ella scappò bruscamente.~ ~*~* *~ ~ 47 III | tale inconveniente l'uomo era bello, secondo l'espressione 48 III | Bondione. Il portafoglio era vuoto: prima conteneva un 49 III | mangiò di buon appetito. Si era fatta la minestra di riso 50 III | che lo sportello del forno era aperto.~- Sciocco! - pensò. - 51 III | l'emozione. Dunque non c'era dubbio. Il principale aveva 52 III | che avverrebbe? Una bega era inevitabile. E che razza 53 III | Fortuna poi che il forno era spento. Se no, questa era 54 III | era spento. Se no, questa era proprio l'occasione per 55 III | Siccome l'uscio della camerina era chiuso, egli con un fortissimo 56 III | lettuccio, naturalmente, non era toccato; al capezzale stava 57 III | Rientrò dal cortile, donde era partito poco prima. Quando 58 III | Come! signor padrone! non era in casa? oh! quale imprudenza! 59 IV | innocente nel fallo in cui era precipitata. Quando comprese 60 IV | la risoluzione minacciata era proprio irremovibile, quando 61 IV | solo Vittorio, pensando che era meglio così, perchè d'ora 62 IV | lesse avidamente. Ma non era ancora arrivata alla fine 63 IV | lusinghe: il disinganno era completo. Perciò, dispersa 64 IV | altissime, dove, orfana, era sorta semplice ed ignara 65 IV | visto insomma che non c'era più dubbio, manifestò la 66 IV | esasperata dalla persecuzione, era capace di ogni follia.~Appena 67 IV | viscere...~La piccola creatura era fredda ghiacciata.~Giulia 68 IV | fossero i fremiti della terra.~Era nella stessa campagna, in 69 IV | cieco, troppo semplice, era stato egli ad aprirgli ogni 70 IV | me ne rammento..." - Ma era inutile; Giulia non rispondeva; 71 IV | tenendo le palme congiunte, era in piedi silenzioso, fermo 72 IV | marmo bianco, anch'essa era sepolta nell'ombra; i balaustri 73 V | Storiella invernale.~ ~Martino s'era messo a letto la sera del 74 V | presente una sventura. Fermo era partito alla volta di Corteno, 75 V | isposarvi la sua Annita. S'era fissato il giorno di Santo 76 V | quattrini!~Il Natale quindi era passato tra loro due; era 77 V | era passato tra loro due; era passato tristemente, nella 78 V | tutti a casa.~La vecchia era persuasa. Di nascosto però 79 V | prima di giungere dove era Fermo, erano altre valli, 80 V | Natale, capì sùbito che cos'era.~- È malato il vostro? - 81 V | su le montagne il sereno era scomparso dietro un velo 82 V | pulendosi dal fango ond'era inzaccherato. E nel suo 83 V | nuovamente in quella casuccia dov'era trascorsa la sua fanciullezza, 84 V | in fondo alla valle, vi era poi ripetuto migliaia di 85 VI | asciugavasi le guancie bagnate. Era uno sfogo di cui da gran 86 VI | un anello del muro, poi era entrato nella cucina.~- 87 VI | Paolo a Castelletto. Egli si era impancato sul portone dell' 88 VI | come di una nemica? Ah! le era toccato una grossa croce. 89 VI | carte col proprietario. Era in vena, quel giorno; vinse 90 VI | partita col padrone. Questi era di cattivo umore; forse 91 VI | qualcheduno. In fin dei conti egli era un uomo giusto e ragionevole; 92 VI | Più serio, costui non si era permesso di ubbriacarsi. 93 VI | tasche la fune di cui si era munito durante il giorno.~- 94 VI | precipitosa.~Paolino si era appoggiato con la schiena 95 VII | e beffardo. La Roncaglia era deserta.~- Oh! oh! - mormorò 96 VII | sorriso mesto ma calmo. Egli era sicuro del fatto suo. Parlerebbe 97 VII | Piuttosto morire. Benvenuto era un imbecille. Non sapeva 98 VII | dire, ma la sua famiglia era in buone condizioni. Dote? 99 VII | tranquilla. Ci pensasse, era giusto, ma non dubitasse 100 VII | Nulla di più seducente: era una cosa da scoppiar dalle 101 VII | nel suo offizio.~Maometto era il più ricercato. Mezzo 102 VII | sudata. Come se la godeva! era stata una bella trovata, 103 VII | che fame! ma che!... non c'era niente al mondo che pagasse 104 VII | la casa di suo cognato; era chiusa e non potè entrare. 105 VII | alla svelta sotto i pini, era arrivato presso il vicolo 106 VII | sapeva bene!~La cucina era buia e silenziosa; le porte 107 VII | mezzanotte, Benvenuto rincasò. Era alticcio e di buon umore. 108 VIII| orologio di papà Gedeone era un orologio svizzero dell' 109 VIII| sbagliato di un attimo e non s'era mai dimenticato di suonar 110 VIII| intelligente.~Lorenzo ferraio era, dopo Gedeone, il più entusiasta 111 VIII| suo maggior divertimento era mostrare che per lui non 112 VIII| portatolo a Nininovogorod, era stato costretto cederlo 113 VIII| Guglielmo Tell moveva gli occhi era una vittima nuova caduta 114 VIII| a pezzi. L'orologio, ch'era legato ad un gancio della 115 VIII| percuotere contro il suolo, si era fermato. Così la vedova 116 VIII| complimento, corpo di una saetta. Era questa la maniera di riceverci? 117 VIII| Gedeone, se non ve l'ho detto, era anche munito d'una sveglia; 118 VIII| scendeva in giù quanto era lunga la funicella facendo 119 VIII| testa di Guglielmo Tell: era una musica fortissima, che 120 VIII| risa, tanto quella cosa era buffa.~Martuccia stessa 121 VIII| sonora scampanellata e, quand'era in vena, saltando con fretta 122 VIII| confessarti!~E, dacchè la sveglia era stata aggiunta all'orologio, 123 VIII| di novembre papà Gedeone era uscito un momento a pigliare 124 VIII| fece scappar sua figlia che era in piedi sopra una seggiola 125 VIII| tenendogli alta la lucerna: non c'era che dire, bisognava che 126 VIII| qualche guasto, l'orologio era forse rovinato.~Ed intanto, 127 VIII| sorrideva. Quanto a papà Gedeone era proprio sconsolato.~ ~ ~ ~ 128 IX | che Bonomo dei Pollinetti era partito pe 'l seminario, 129 IX | che in giovanezza Bonomo era stato ad un pelo di farsi 130 IX | grande passo: non vi si era così facilmente risolto 131 IX | visto finalmente ch'ella era inflessibile, una bella 132 IX | allevate da lei. Bonomo era triste e si chiuse in camera 133 IX | don Bonomo dei Pollinetti era in isfacelo. Sgretolavansi 134 IX | pulviscolo rosso.~Ma don Bonomo era felice. Serrò in un armadio 135 IX | perchè mai gli aveva detto ch'era poco lieta della propria 136 IX | impaziente, lo avverti ch'egli era atteso nel plebisterio. 137 IX | riflettendo che Moschetto era diventato un bravo figliuolo.~ 138 IX | cadere indietro. Il momento era solenne. Un'imprudenza sarebbe 139 IX | sùbito la propria destra. Era calma e seria.~- Dunque - 140 IX | segnò a dito. La mimica era espressiva.~Don Bonomo abbassò 141 IX | completo della povera Pepa. Era tutto quanto potesse fare.~ 142 X | Papà Gedeone si era fatto assai taciturno. Curva 143 X | greggia e piombo fuso. Non le era più concesso uscir di casa. 144 X | un momento di allegrezza era Lorenzo, ferraio che aveva 145 X | eccessivi di quell'invernata, si era guasto e oggi correva disperatamente, 146 X | malgrado gli avvenimenti di cui era stata complice, continuava 147 X | come papà Gedeone, che essa era di Germania.~I colloquî, 148 X | come soffî di mantice. Non era un bel momento, vero? ed 149 X | quindici giorni. Tata (poichè era egli) ritornò a prendere 150 X | senza ritegno. Questa volta era il tallone che tormentavalo: 151 X | dove si fanno le pieghe, era cucita una pezza di cuoio 152 X | rinnegato la pazienza. E non era per quel centinaio di franchi 153 X | che più si rammaricava; era per l'onore della sua arte 154 X | irremissibilmente perduto: era per le ciarle che se ne 155 X | prestavano per burlarlo. Egli era la vittima degli amici, 156 X | scemo.~Quanto a Tata, s'era opposto vivamente che suo 157 X | delle nozze papà Gedeone era di allegrissimo umore. Tata 158 X | orecchio:~- Sapete, già: era Martuccia che metteva i 159 XI | ad entrare. Il baroccio era pronto.~- Io vado - gridò 160 XI | Petronilla?~- Eh! con questo buio era impossibile. Aveva paura.~- 161 XI | raggio e uno dei fanali era andato in frantumi. Quand' 162 XI | spiegazioni di sorta e proseguì. Era forte e coraggioso, ma trovandosi 163 XI | Comunque si fosse, Bortolino o era già spacciato o stava in 164 XI | da animale intelligente era tornato a casa. Nessun dubbio 165 XI | la mano. L'uscio esterno era spalancato: un filo di luce 166 XI | arrivato con suo fratello era Bortolino. La gioia la rendeva 167 XI | si accorse che Bortolino era bagnato di sangue; due solchi 168 XI | Pochi giorni dopo Brunello era venduto ad un mercante girovago 169 XII | Din don dan...~La contrada era piena di gente: uomini donne, 170 XII | chiuse! Anche Procolo ne era commosso, senza capir come 171 XII | sorrideva, felice come non era stato mai.~Arrivarono in 172 XII | schiuse cigolando; l'ostacolo era vinto: i puntelli caddero 173 XII | abbracci, baci ed evviva. Era donna assai allegra ed avrebbe 174 XII | Tutt'insieme la stanza era di bell'effetto e pareva 175 XII | scappare. La sua gloria era, quel giorno, di mostrare 176 XII | si avvertì che la tavola era pronta; i convitati rumorosamente 177 XII | tutte le vivande. Il riso ne era pieno; pieno pure l'arrosto, 178 XII | Procolo si accorse che Luigia era assai triste non mangiava. 179 XII | rissa co' suoi compagni, era scappato chi sa dove, indarno 180 XII | poveri diavoli.~Ma Procolo era sempre triste: una ruga 181 XII | grembiale e quando rientrava era confusa ed inquieta?~- Non 182 XII | alla porta d'uscita. Egli era male in gambe.~- Seguitemi - 183 XII | voce sepolcrale.~ ~*~* *~ ~Era una bella sera. Di quelle 184 XII | verga di acciaio che si era staccata da un de' carri, 185 XII | nel sonno, la persona ch'era dentro. Si udì un piccolo 186 XII | durante il giorno, quando si era aperto il portone. La povera


Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License