CAP.
XXIV
ORGANIZZAZIONE
CENTRALE
Dall'analisi fatta nei
capitoli precedenti risulta che l'organizzazione centrale dell'aviazione
dovrebbe fondarsi sui seguenti capisaldi:
1. - Stabilire che
l'aviazione ausiliaria terrestre e quella marittima facciano parte integrante,
rispettivamente, dell'Esercito e della Marina e gravino sui corrispondenti
bilanci;
2. - Fornire l'aviazione
indipendente - nucleo della futura Armata Aerea - di un bilancio proprio;
3. - Fornire l'aviazione
civile di un bilancio proprio.
L' adozione di questi
tre primi punti non implica affatto una maggiore spesa per l'aviazione;
rappresenta semplicemente l'accettazione di una logica ripartizione di una
spesa che, attualmente, viene ripartita in un modo alquanto arbitrario;
4. - Alleggerire gli
organi aviatorii militari di tutte quelle funzioni che non presentano specifici
caratteri militari, trasferendole ad organi aviatori civili.
L'adozione di questo
punto non implica affatto una moltiplicazione, porta semplicemente gli organi
nella loro sede naturale;
5. - Stabilire che i
mezzi aerei destinati a costituire le Aviazioni ausiliarie dell'Esercito e
della Marina e l'aviazione indipendente debbano essere definiti, in quantità e
qualità, rispettivamente dagli enti preposti all'organizzazione dell'Esercito,
della Marina e dell'Aviazione indipendente, e che ai medesimi enti siano pure
devoluti l'organizzazione e l'impiego delle corrispondenti aviazioni.
L'adozione di questo
punto risponde a quel criterio di differenziazione delle funzioni che è
l'indice più caratteristico del progresso evolutivo. Basandosi su tali capisaldi,
l'organizzazione centrale potrebbe concretarsi nel modo seguente:
1- Presso l'Esercito e la Marina, le rispettive
Aviazioni ausiliarie dovrebbero venire organizzate nel modo che ritenessero più
opportuno i corrispondenti Enti che sopraintendono all'organizzazione
dell'Esercito e della Marina, tenendo presente:
a) che ad essi non
spetterebbe nessuna funzione tecnica aviatoria rispetto al materiale, perché il
materiale speciale d'aviazione verrebbe ad essi fornito, nella misura e della
qualità richiesta, da un ente tecnico aviatorio di cui parlerò in seguito;
b) che ad essi non
spetterebbe fornire al personale alcuna istruzione aviatoria, perché tale
istruzione verrebbe fornita al personale dell'Aviazione ausiliaria
dell'Esercito e della Marina, secondo richiesta, da un ente tecnico aviatorio
di cui parlerò in seguito.
2. - Creando un ente,
composto come ho già accennato, per sopraintendere all'organizzazione
dell'Aviazione indipendente nei limiti del bilancio concessole.
Questo ente, che, da
principio, dovrebbe essenzialmente studiare il problema in modo sperimentale
col mezzo dell'aviazione da bombardamento e da caccia esistenti, che dovrebbero
venir poste alla sua dipendenza, determinerebbe l'organizzazione dell'Aviazione
indipendente, la organizzerebbe, provvederebbe al suo Comando, alla sua
istruzione ed al suo impiego. A questo ente non spetterebbe alcuna funzione
tecnica aviatoria, analogamente a quanto è detto alle lettere a e b
del numero precedente.
3. - Creare un ente (Direzione
delle costruzioni) incaricato di provvedere, nella quantità e qualità
richiesta, i materiali speciali d'aviazione alle Aviazioni ausiliarie
dell'Esercito e della Marina ed all'Aviazione indipendente, col concetto di
fornirsi di tali materiali esclusivamente dall'industria privata.
4. - Creare un ente
(Direzione del personale) incaricato di provvedere, nella quantità e qualità
richiesta, l'istruzione speciale d'Aviazione al personale delle Aviazioni
ausiliarie dell'Esercito e della Marina ed all'Aviazione indipendente, con
concetto di affidare tali istruzioni esclusivamente all'iniziativa privata.
Tanto la Direzione delle
costruzioni, quanto quella del personale, non dovendo possedere alcuno
stabilimento né alcuna scuola, dovrebbero risultare organi leggeri, quasi di
semplice smistamento delle ordinazioni all'attività privata e di collaudo del
materiale e del personale. Tanto l'una che l'altra risponderebbero del valore
tecnico aviatorio della cosa fornita.
Per non lasciare questi enti
a sé, converrebbe metterli alla dipendenza dell'ente che sopraintenderebbe
all'Aviazione indipendente, come quello più specialmente aviatorio.
5. - Creare una
Commissione consultiva per studiare e proporre il miglior impiego del bilancio
dell'Aviazione civile, nonché il trasferimento nel campo civile di tutte quelle
attività aviatorie che, pur essendo ora nell'ambito militare, non presentano
nessuna caratteristica militare.
E basta. Né impressioni
il fatto che i precedenti numeri 2, 3, 4 e 5 cominciano colla parola: creare.
Ho usato questo verbo perché lo preferisco al verbo trasformare. Ma, in
realtà, per poco che si considerino le idee esposte, si comprende come
l'organizzazione indicata, se esigerebbe la creazione di qualche nuovo ente,
per compenso esigerebbe anche l'abolizione di una quantità di organi, di numero
e di peso molto maggiore, cui attualmente sono affidate funzioni vaghe,
incerte, confuse e di competenza altrui. Si tratta quindi di creazione che
diraderebbe e semplificherebbe, fornendo, certamente, un migliore rendimento.
Ho scritto più sopra: e
basta. Ma in realtà non basterebbe. Fra i diversi organi preposti, fra le loro
rispettive funzioni, fra le diverse aviazioni, debbono correre necessariamente
intimi rapporti. Mancherebbe quindi un legame che tutte le unisse sotto una
direttiva generale unica, e questo legame non potrebbe venire rappresentato che
da un Ministero dell'aria.
È necessario che
qualcuno risponda verso il Paese dell'Aviazione nazionale sotto tutti i suoi
aspetti, ma occorre che questo qualcuno possa rispondervi non solo, ma dedichi
tutta la sua attività allo scopo, senza essere distratto da altre cure.
Se l'aviazione nazionale
è oggi molto modesta, non importa; l'aviazione è in rapido divenire e non
sappiamo ciò che potrà essere domani, sia nel campo civile che in quello
militare. Se, oggi, l'aviazione nazionale è modesta, abbia un Ministero
modesto, adatto a preparare l'avvenire: un corpo acefalo non può svilupparsi
perché non può neanche aver vita.
Cominciando dal piccolo,
facilmente si giunge al grande; e cominciare dal piccolo è necessario quando si
deve affrontare una cosa nuova che trova gli uomini impreparati.
Ritengo perciò che
all'aviazione bisognerebbe dare una testa propria: creare cioè il Ministero
dell'aria. Scendere a maggiori particolari su di una proposta di organizzazione
dell'aviazione sarebbe ozioso: i particolari non possono derivare che
dall'organizzazione centrale.
A questa, anzitutto,
occorre provvedere: il resto verrà di conseguenza.
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