Cap.
1 1 | donne, dove si pativa la fame, dove si consumava l'adulterio,
2 4 | paura ch'egli fosse morto di fame. Era una crudeltà lasciar
3 4 | crudeltà lasciar morir di fame un povero cristo che non
4 4 | non si poteva morire di fame. Ne aveva fatta lei della
5 4 | Ne aveva fatta lei della fame e non ne era morta.~Intanto
6 4 | io credo che sia morto di fame.~E questo pensiero faceva
7 6 | alternativa che patire la fame o fare dei debiti. Il 39,
8 6 | domandare loro se avevano fame, metteva sul tavolo una
9 8 | parevano lunghe come la fame. Era un orario che non gli
10 8 | tirarsi dietro un morto di fame. Chi lavora deve mangiare.
11 8 | mercé del salario della fame e del fosforo che le istremenzisce,
12 9 | Può darsi. Io non morrò di fame lo stesso. Chi ha voglia
13 10| sull'ultimo gradino della fame senza soccorso. Il Gianmaria,
14 10| i suoi figli morivano di fame. Mezza pazza cercava tra
15 14| pelle e li lascia morire di fame.~— Giovanna, passami lo
16 14| aveva neppure la scusa della fame. Si era data agli uomini
17 14| erano gli straccioni dalla fame cronica, ammucchiati nelle
18 14| passavano da una vita senza fame a una fame perenne. C'erano
19 14| una vita senza fame a una fame perenne. C'erano delle madri,
20 14| qualche donna che pativa la fame. Così il fornaio lo dava
21 15| i poveri morirebbero di fame. Non siamo noi che andiamo
22 15| della mamma, faceva della fame, e se si metteva sulle spalle
23 17| carne indosso, dai morti di fame. Si andava all'ospedale
24 17| cresca. Morirebbero tutti di fame. Sapevano bene che cosa
25 17| come lei, sarebbe morta di fame. Carolina non comperava
26 21| occorre. In viaggio viene fame e gli ammalati non devono
27 22| al supplizio lento della fame. Chi si poteva accusare
28 22| dar da mangiare a chi ha fame? Rifletti; si può essere
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