Cap.
1 5 | farsi passare la rabbia dabbasso con del vetriolo. E se ne
2 6 | sarebbero di queste disgrazie.~Dabbasso il cortile e il cortilone
3 7 | e correvano all'osteria dabbasso, col cartoccio di salame
4 7 | gli aveva fatto portare dabbasso le ultime masserizie della
5 9 | come la carta. C'era l'oste dabbasso che le aveva fatto vedere
6 10| le vesti che le portavano dabbasso le cameriere, non aveva
7 12| Mi metterò il cappello dabbasso. No, non vado al lavatoio.
8 14| finestra. Vieni? Ti aspetto dabbasso. Mettiti l'ulster che ti
9 15| che mi andarono al cuore.~Dabbasso si chiamava Angiolino. Era
10 15| muso e sarebbe ritornato dabbasso. Era buono, ma non bisognava
11 19| disprezzo. La Pina, giù dabbasso con le donne che si pettinavano,
12 20| vestaglia sarebbe andata dabbasso per andargli incontro. Alle
13 20| levigato e dappertutto, dabbasso, in cucina, nel salotto,
14 20| materassi e i cuscini. Giù dabbasso, al chiaro, avrebbe potuto
15 21| un cane che lo accompagni dabbasso. Certe malattie non dovrebbero
16 21| delle vicine che correvano dabbasso per non lasciarli partire
17 25| fenico, le faceva vuotare dabbasso nella buca inaffiata della
18 26| gloria del miracolo. E giù dabbasso, nell'oscurità del piccolo
19 26| i pellegrini di sopra e dabbasso ricominciarono le litanie.~
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