Cap.
1 I | cicatrice tuttavia rossa. Ma! c'erano entrate due guardie
2 I | con me. Quanto alla paga c'intenderemo facilmente...
3 II | acconsentito a sposarlo... Ma non c'era pericolo!... Oh, lo conosceva
4 III | quello che sognava lei non c'era speranza di ottenerlo.
5 III | l'ammazza, lei, che non c'era avvezza.~Chi sa! Forse
6 III | spirito.~Che stupida! Non c'era pericolo che lui volesse
7 III | ma intanto il pericolo c'è. E tutto per l'esosità
8 III | appunto dicendo che non c'era pericolo! È così; hanno
9 IV | sproposito!...~- Eh! Eh!... Che c'entro, io, superbiosa? La
10 VI | quelli che se ne andavano c'era la famiglia del muratore
11 VI | gridava la Colombo. - C'è una povera donna malata,
12 VI | Colombo andandole incontro, - c'è qui il signor... quel macchinista...
13 VI | Speriamo di no... ma se non c'è rimedio... meglio all'ospedale
14 VI | vuole che si rifaccia? Non c'è quasi altro nella mia casa
15 VI | è che non li vedo, e poi c'è tanta roba ancora nel tuo
16 VI | non canzonava, sai bene. C'ingegneremo, del resto. Deponiamo
17 VI | Sofia, faremo noi... Qui c'è la granata... qui c'è la
18 VI | Qui c'è la granata... qui c'è la pertica col suo bravo
19 VI | anche il letto.~- Uhm! C'è poco da stare allegri.
20 VII | sopra il dito, disse:~- Qui c'è un poco di consolazione.~
21 VII | le era proprio:~- Io non c'entro nei loro interessi;
22 VIII| nella miseria. Che male c'era?... D'altronde egli ne
23 IX | sono tre pollastri; cosa c'entra il malefizio?~- Guardi
24 X | Vuole che l'accompagni? C'è un gran disordine oggi
25 XIII| cadrebbe da sè.~Ma una speranza c'era.~Il delegato non aveva
26 XIV | il solito:~- Giacchè oggi c'è Luisina, verrò a colazione
27 XVI | Alciato». Detto e fatto. C'è l'ordine di lasciar passare,
28 XVI | ma ha tardato troppo. Non c'è più il sor Piloni... È
29 XVI | lo sia meritato. Io non c'entro. Vero è che venne qui
30 XVI | dirgliela in confidenza c'è una processione di creditori,
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