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nazareno 1
ne 91
né 4
nè 84
ne' 26
nebbia 2
nebbie 2
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87 sì
85 tu
84 mi
84 nè
82 sul
82 tutto
78 onde
Vincenzo Monti
Poesie

IntraText - Concordanze


   Parte
1 I| amistade inteso~Lieto vivea, oppresselo~Delle sue brame 2 I| Crebbe la frigia valle,~ trovò Xanto al pelago~Fra 3 I| tempie gliel’avea confitto,~ sillaba di Dio mai si cancella.~ ~ 4 I| Vieni, e sarai felice.~Qui di spose nè di madri il 5 I| felice.~Qui nè di spose di madri il pianto~Nè di 6 I| spose nè di madri il pianto~ di belliche trombe udrai 7 I| certo costui nostro nemico~ vile adulatore.~Egli del 8 I| Disperata virtù la fa secura,~ vincer puossi chi morir 9 II| caduco vermicciuol negletto.~ qui ponesti all’opra tua 10 II| faretra~Amor, né l’ali, la face ardente;~Bocca dond’ 11 II| primiero~Cammin terrestre, mostrarti schiva~Di minor 12 II| Parigi~Cotanto per le vie, sulle sponde~Della Neva, 13 II| foglia sdrucciolar li vedi.~ valor manca in quegli angusti 14 II| vive eterno~Il mio dolor, mi riman conforto~Che alzar 15 II| un giorno~Le tue saette, s’accorse l’arco~Del già 16 II| colà giunge il mio pregar, troppo~S’alza su l’ali il 17 II| nemico~Mai non si doma, Maron lo vinse,~Nè il Meonio 18 II| doma, nè Maron lo vinse,~ il Meonio cantor), non tutti 19 II| avrebbe la crudel fortuna~ amor tiranno in negre ombre 20 II| crudel non è tua figlia,~ cui febbre d’orgoglio il 21 II| fracasso e la fierezza:~ diversa era l’onda cïanea,~ 22 II| danni~La serva d’Europa, di voi sia detta~Fra gli 23 II| ascoso il ver non vede!~ sa quanta de’ carmi è la 24 III| da’ sai sdruciti e sozzi,~ fur mai tinte per pudor 25 III| che morte ancor non vegna;~ pietà di lui sente altri 26 III| stolta fellonia perdona,~ raccontar lassù che ti fei 27 III| adorno~Che non si frange si può rapire.~Di’ lor che 28 III| di Pietro incende e lima.~ di tal peste sol va caldo 29 III| perduti eterna-~mente perduta: a tal fato è sola,~Ma molte 30 III| germogli~Il timor del tuo Dio, mai d’un trono~Mai lo stolto 31 III| due ligustri occulti~Cui l’aura nè l’alba ancor sorrise.~ 32 III| ligustri occulti~Cui nè l’aura l’alba ancor sorrise.~Poi 33 III| foco~Insegua chi lo sparse: veruno~Del delitto si goda, 34 III| veruno~Del delitto si goda, sia loco~Che lo ricovri: 35 III| il carnefice l’orgoglio:~ ciglio il pianga; nè cor 36 III| orgoglio:~Nè ciglio il pianga; cor sia, che fuora~Del suo 37 III| assunse all’immortal letizia.~ il guardo vinto dal veduto 38 III| sue piaghe. Egli sanolle,~ il come lo diría lingua 39 III| sdegnosa d’ogni vil pensiero.~ d’onorati spirti inaridita~ 40 III| virginee bende;~Vaga sì che grecalatina~Riva mai 41 III| bende;~Vaga sì che nè greca latina~Riva mai vista non 42 III| sventura~Van talvolta per via, alcun domanda~Per temenza 43 III| lor sedesti, olimpia dea, l’ira~Temi del forte nè 44 III| nè l’ira~Temi del forte del vil lo sprezzo,~Tu verace 45 III| ciurma che alle forche aspira~ vale il fango che mi lorda 46 III| in gran letargo assorta;~ dall’alto suo sonno la può 47 III| nell’epa e lo rimpozza:~ del pubblico sazia, anco 48 III| non l’onore;~L’onor su cui strale di fortuna,~Nè brando 49 III| cui nè strale di fortuna,~ brandotiranno nè lo 50 III| strale di fortuna,~Nè brando tiranno nè lo stesso~Onnipossente 51 III| fortuna,~Nè brandotiranno lo stesso~Onnipossente non 52 III| E ricordar siccome amai tacqui~La pubblica ragion, 53 III| com’uom che pavido si desta~ sa ben per timor qual via 54 III| Muse la donna del Panar, quella~Più sembra che fu 55 III| olimpo era un sorriso~D’amor; dirlo nè spiegarlo appieno~ 56 III| sorriso~D’amor; nè dirlo spiegarlo appieno~Pur lingua 57 III| nasce~In rinchiuso giardin, piede il tocca~Di pastor, 58 III| piede il tocca~Di pastor, di greggia; amorosetta~L’ 59 III| ruscelli ed aure amiche;~ vïolarli ardía co’ morsi 60 III| amor non è beltà perfetta,~ mai perfetto amor senza 61 III| sordi~Di natura e del ciel, d’un sospiro,~Nè d’un sol 62 III| del ciel, nè d’un sospiro,~ d’un sol fiore consolâr 63 III| il fior di che s’ingemma,~, per molto soffiar che faccia 64 III| fanciulla ebbe in dispregio.~ la vinse il pregar di madri 65 III| languire i giovinetti figli;~ mai lusinghe la piegâr di 66 III| il vide~L’eterno senno; potendo il duro~Fato stornar, 67 III| anteporre alle trinacrie mèssi.~ te d’Aricia il bosco, e 68 III| di luce. E, sì dicendo,~ risposta aspettando, entro 69 III| andrò, se Giuno io sono;~ tu senza castigo. Via di 70 III| ed in braccio~La si recò; pianse ei già, chè tanto~ 71 III| infamato avvicinar non lascia~ greggiapastor. L’almo 72 III| avvicinar non lascia~Nè greggia pastor. L’almo ruscello~ 73 III| del primo~Ausonio padre, potêr giovarti~Di Dardano 74 III| giovarti~Di Dardano i Penati, degli almi~Figli di Leda 75 III| tenne,~Sacro esser debbe, aver dato asilo~Di Giove 76 III| vampe e il fumo~Si dileguò; disse addio, nè parve~Aver 77 III| dileguò; nè disse addio, parve~Aver mal fermo a pronta 78 III| celeste; ed ella un sorso~ pur gustò dell’immortal 79 III| rivolti e d’allegrezza privi,~ a verun degli dèi, che surti 80 III| lembo~Circondato n’avea. tu sicura~Da’ suoi furori 81 III| suo duol premea nel petto;~ già tenne l’invito, chè 82 III| fati e le promesse mie;~ ingannator son io, nè si 83 III| mie;~Nè ingannator son io, si cancella~Mai sillaba 84 III| alto squallore~Lo coprirà; zelo, arte o possanza~Di


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