I.
Gittò l’infame
prezzo, e disperato
L’albero ascese il venditor di
Cristo:
Strinse il laccio, e col corpo
abbandonato
Dall’irto ramo penzolar fu visto.
Cigolava lo
spirito serrato
Dentro la strozza in suon rabbioso
e tristo,
E Gesù bestemmiava, e il suo
peccato
Ch’empiea l’Averno di cotanto
acquisto.
Sboccò dal
varco al fin con un ruggito.
Allor Giustizia l’afferrò, e sul
monte
Nel sangue di Gesù tingendo il
dito,
Scrisse con
quello al maledetto in fronte
Sentenza d’immortal pianto
infinito,
E lo piombò sdegnosa in Acheronte.
II.
Piombò
quell’alma all’infernal riviera,
E si fe’ gran tremuoto in quel
momento.
Balzava il monte, ed ondeggiava al
vento
La salma in alto strangolata e
nera.
Gli angeli dal
Calvario in sulla sera
Partendo a volo taciturno e lento,
La videro da lunge; e per pavento
Si fer dell’ale agli occhi una
visiera.
I demoni
frattanto all’aere tetro
Calâr l’appeso, e l’infocate
spalle
All’esecrato incarco eran ferètro.
Così ululando e
schiamazzando, il calle
Preser di Stige, e al vagabondo
spetro
Resero il corpo nella morta valle.
III.
Poichè ripresa
avea l’alma digiuna
L’antica gravità di polpe e
d’ossa,
La gran sentenza sulla fronte
bruna
In riga apparve trasparente e
rossa.
A quella vista
di terror percossa
Va la gente perduta: altri s’aduna
Dietro le piante che Cocito
ingrossa,
Altri si tuffa nella rea laguna.
Vergognoso egli
pur del suo delitto
Fuggia quel crudo; e stretta la
mascella,
Forte graffiava con la man lo
scritto.
Ma più terso il
rendea l’anima fella:
Dio tra le tempie gliel’avea
confitto,
Nè sillaba di Dio mai si cancella.
IV.
Uno strepito
intanto si sentía,
Che Dite introna in suon profondo
e rotto:
Era Gesù, che in suo poter
condotto,
D’Averno i regni a debellar venía.
Il bieco
peccator per quella via
Lo scontrò, lo guatò senza far
motto:
Pianse alfine, e da’ cavi occhi
dirotto
Come lava di foco il pianto uscía.
Folgoreggiò sul
nero corpo osceno
L’eterea luce, e d’infernal rugiada
Fumarono le membra a quel baleno.
Tra il fumo
allor la rubiconda spada
Interpose Giustizia: e il Nazareno
Volse lo sguardo, e seguitò la strada.
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