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Vincenzo Monti
Poesie

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  • PARTE II SERMONI, IDILLI, CANTI
    • Pensieri d’Amore
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Pensieri d’Amore

 

Pensiero d’Amore (viii)

 

Alta è la notte, ed in profonda calma

Dorme il mondo sepolto, e in un con esso

Par la procella del mio cor sopita.

Io balzo fuori delle piume, e guardo;

E traverso alle nubi, che del vento

Squarcia e sospinge l’iracondo soffio,

Veggo del ciel per gl’interrotti campi

Qua e deserte scintillar le stelle.

Oh vaghe stelle! e voi cadrete adunque,

E verrà tempo che da voi l’Eterno

Ritiri il guardo, e tanti Soli estingua?

E tu pur anche coll’infranto carro

Rovesciato cadrai, tardo Boote,

Tu degli artici lumi il più gentile?

Deh! perché mai la fronte or mi discopri,

E la beata notte mi rimembri,

Che al casto fianco dell’amica assiso

A’ suoi begli occhi t’insegnai col dito!

Al chiaror di tue rote ella ridenti

Volgea le luci; ed io per gioia intanto

A’ suoi ginocchi mi tenea prostrato

Più vago oggetto a contemplar rivolto,

Che d’un tenero cor meglio i sospiri,

Meglio i trasporti meritar sapea.

Oh rimembranze! oh dolci istanti! io dunque,

Dunque io per sempre v’ho perduti, e vivo?

E questa è calma di pensier? son questi

Gli addormentati affetti? Ahi, mi deluse

Della notte il silenzio, e della muta

Mesta Natura il tenebroso aspetto!

Già di nuovo a suonar l’aura comincia

Dei miei sospiri, ed in più larga vena

Già mi ritorna su le ciglia il pianto.




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