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IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


a-appar | appen-cadea | caden-contu | conva-drizz | drusi-frequ | frett-indeb | indef-lucid | lugub-occup | ocean-polmo | polo-ribol | ribre-savia | sazia-solle | solli-tarda | tarde-vedea | veder-zanne

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5012 III| macchiare il terren. Freddo ribrezzo~ 5013 IX| intesi a ributtarlo. Egli non meno~ 5014 VII| la stirpe frigia, ributtarsi lui.~ 5015 I| tali modi consente? Ributtati~ 5016 VI| allontana e ricaccia da la riva.~ 5017 XI| quei da la strozza a ricacciar la mano~ 5018 VII| difendere, il nemico ricacciarne:~ 5019 X| Di ricacciarsi tentano a vicenda:~ 5020 IV| per tre volte ricadde su la coltre,~ 5021 IV| occhi, ricade giú; profonda in petto~ 5022 II| d'un sol meschino ricadere in danno.~ 5023 XI| cala e ricala la robusta scure;~ 5024 IV| fatto e il finto insieme ricantava:~ 5025 XI| di ricche vesti, le pendea di testa~ 5026 III| e vïolento sue ricchezze usurpa.~ 5027 VI| Dunque in alto ricercalo con gli occhi~ 5028 III| e il paese riposto a ricercare;~ 5029 III| tu non ricerchi e istantemente preghi~ 5030 VI| rinnovellerà te, come riceva~ 5031 VI| scuri riceverà; padre i figliuoli,~ 5032 V| I primi tre riceveranno i premi~ 5033 VIII| E Porsenna ricevere ingiungeva~ 5034 X| e a riceverla Rèteo si frappose,~ 5035 III| godono i Teucri: il re li riceveva~ 5036 X| de' padri. Riceviamoli a la sponda,~ 5037 II| inutilmente richiamai Creusa.~ 5038 VI| richiamar poté l'ombra de la sposa,~ 5039 X| a richiamarlo ed a recargli il cenno~ 5040 IV| ti richiamasse, non del tutto allora~ 5041 V| morte Darete richiamaste». Disse,~ 5042 I| caverne voi: gli spirti richiamate~ 5043 V| i confinanti richiamati: il lido~ 5044 VII| Se un genero a' Latini si richiede~ 5045 V| o richiedesse l'ordine de' fati;~ 5046 VIII| dice richiesto a re; che al sir dardanio~ 5047 II| Mi ricingo la spada, e mi adattavo,~ 5048 I| altrettanti ministri, a ricolmare~ 5049 IX| chi mi raccolga o mi ricompri, a pormi~ 5050 IX| Riconobbero i dardani guerrieri~ 5051 IX| Vanno le spoglie insiem riconoscendo~ 5052 VII| riconoscenza; mai dolersi Ausonia~ 5053 XII| Ricevo e riconosco i numi: or l'arme,~ 5054 IX| Ben riconoscon l'odïata faccia~ 5055 VII| l'orma, l'altra ricopre un rozzo cuoio.~ 5056 III| ricoprendoci avanti l'are il capo~ 5057 IV| la ricordanza del ben far ch'io feci!~ 5058 VI| passammo, sai; ben ricordarlo è forza.~ 5059 IV| e caro avrò di ricordarmi Elisa~ 5060 VI| debbo il gran Téseo ricordarti o Alcide? –,~ 5061 VII| Ben voi lo ricordate, o Dive, e voi~ 5062 I| a Tifoèo tremendo, a te ricorro,~ 5063 III| l'anima ricovriamo nel sepolcro,~ 5064 IX| e i fregi a gran sudor ricuperati.~ 5065 I| co' soci e il re ricuperato, lieti~ 5066 IV| non fossi a ricusar nodo di nozze,~ 5067 II| né ricusare indocile i precetti.~ 5068 XI| ch'io nïente ricusi a tanto effetto.~ 5069 II| Troia. Ecco ch'io cedo e non ricuso~ 5070 IV| la legge, ricusò le nozze mie~ 5071 V| e de la gloria la ridesta smania.~ 5072 III| sola un nuovo e a ridir tremendo intona~ 5073 IV| le genti di molteplice ridire~ 5074 VIII| ridomandano il re.~ 5075 VII| e a ridomandar le insegne ai Parti.~ 5076 XII| maggior dio ti ridona a maggiore opra».~ 5077 X| e le fosse ridondano di sangue.~ 5078 VII| fumante e sopra un ridondar di spume,~ 5079 V| e al suo nuotare, ridono di lui~ 5080 XI| Molte cose ridusse in meglio il tempo~ 5081 V| non ridussero a morte sotto i muri~ 5082 XI| Ora, o padre, a te riedo e al grande oggetto.~ 5083 VII| le case riempía com'un che implora.~ 5084 XII| E rïempie la via l'annunzio triste:~ 5085 II| tuttoquanto rïempiono d'armati.~ 5086 IX| la città riempita avrà di stragi~ 5087 IV| Questa allora esultante rïempiva~ 5088 XI| e a le stanze rientra, ove a la salma~ 5089 IX| rientrano e gremiscono gli spaldi.~ 5090 VI| e rientrar s'invoglino ne' corpi».~ 5091 I| giunonie riescano accoglienze:~ 5092 II| Riesco al sommo, , donde gl'infausti~ 5093 III| ci rifacciamo a Giove mondi e l'are~ 5094 I| O dea, s'io mi rifaccio dal principio~ 5095 VI| rifarà per le terre un regnate~ 5096 III| prenderli ha cura e l'ordine rifare~ 5097 VI| rifarò piena e tornerò nel buio.~ 5098 IV| ed io rifatta avrei Pergamo a' vinti.~ 5099 IV| riferí parimente a l'amorosa~ 5100 II| Pirro a lui: – Ciò riferirai tu dunque~ 5101 XI| Inoltre, i detti a riferire, i patti~ 5102 XI| a la patria città riferiremo~ 5103 I| ché incolto vede), e riferirne a' suoi.~ 5104 XI| Andate e riferite al re fedeli:~ 5105 VIII| Tornate e riferitegli esser giunti~ 5106 II| cinque e cinque ; chiuso rifiuta~ 5107 VIII| specchiata, lieve si riflette intorno~ 5108 X| l'onda nel rifluir ne porta il piede.~ 5109 II| rifluire a l'indietro e dileguare~ 5110 XI| la spada al fianco, e rifulgea correndo~ 5111 VII| de le spade; rifulgono i metalli~ 5112 I| polve da la rovescia asta rigata.~ 5113 VIII| rigermogliando gl'infiniti capi.~ 5114 X| baldo sen viene e con la rigid'asta~ 5115 I| rigida tutta di figure d'oro~ 5116 X| del padre suo rigò di pianto il volto.~ 5117 VI| forza è che abbian mirabile rigoglio.~ 5118 IV| con falce bronzea, rigogliose e piene~ 5119 II| Né prima a la smarrita riguardai~ 5120 IX| riguardano. Piú fiero esso vibrava~ 5121 VI| leniva e bieco riguardante, e al pianto~ 5122 IX| V'era una torre a riguardar superba,~ 5123 XII| i suoi cavalli e a riguardarli gode~ 5124 XI| quelli si riguardavano tra loro.~ 5125 III| Lo riguardiamo: sordida miseria,~ 5126 XII| riguardò da la biga a la gran cerchia.~ 5127 X| fiamma si sparge, e il rilevato centro~ 5128 XII| si ruppe, e ne riluccican le schegge~ 5129 V| riluccicanti i nudi òmeri d'olio.~ 5130 II| riluce un solco e fuman solfo i 5131 III| de la plaga stellata rilucea,~ 5132 IX| ha sopraffatto ed ei rilutta indarno.~ 5133 III| ed a vicenda poi fuor li rimanda~ 5134 XI| o a la città rimandano; gran mucchio~ 5135 II| d'Ettore e rimandò me nel mio regno –.~ 5136 II| di dar soccorso rimanea: mi mossi,~ 5137 X| e salda rimanesse a lui la vita?~ 5138 X| rimarrai preda de' rapaci uccelli,~ 5139 XII| fonte del fiume stigio, ch'è rimasto~ 5140 V| l'eco rimbalza da' percossi colli.~ 5141 V| affissi?». L'altro a tal rimbrotto:~ 5142 I| rimescolati, e fuori da le schiume~ 5143 VII| ella parlò rimessa e come donna~ 5144 IV| rimira de l'Eumenidi la turba~ 5145 IX| Ciò dal vallo rimirano i Troiani~ 5146 XI| pria li tradí, poi li rimise in sella.~ 5147 III| rimisurando il mar consiglia il padre~ 5148 III| e rimossa dal cielo avea l'Aurora~ 5149 X| che nel rimpianto di Fetonte amato,~ 5150 VI| ed a rimproverar cosí: «Chiunque~ 5151 X| perché v'ha chi rimuta oggi il tuo cenno~ 5152 XII| che, per qual follia mi rimuto?~ 5153 VII| al rinascente Pergamo».~ 5154 VI| né a le fibre rinate è tregua mai.~ 5155 IX| prorompere, ma dentro lo rinchiuse,~ 5156 XI| città tra il vallo ostil rinchiuso.~ 5157 XII| alcuni e uccidon chi rincontran prima,~ 5158 IX| pietà, riguardoRincorati a questo~ 5159 VII| V'è Turno e, in mezzo al rinfacciar focoso~ 5160 II| e rinforza lo strepito de l'armi.~ 5161 V| Quindi ei viepiú rinfresca gl'intrapresi~ 5162 I| da loro un , dal rinfrescato sangue~ 5163 II| Ma perché mai rinfresco io la spiacente~ 5164 VIII| con le fiamme. Rinnovano il convito,~ 5165 VI| e rinnovare i soliti colloqui.~ 5166 XII| ei rinnovava, al cuore e al braccio il 5167 XI| rinnovellano il grido ed agilmente~ 5168 II| rinnovellato de le squame e lustro~ 5169 VI| rinnovellerà te, come riceva~ 5170 II| che un immenso dolore io rinnovelli,~ 5171 VIII| e meritato rinnoviam l'omaggio.~ 5172 X| rammenti, or si rinnovino le glorie~ 5173 IX| ma seco altri rinserra e li rattiene~ 5174 IX| arte i Troiani rinserrati sforzi~ 5175 VIII| in su; piú volte il suon rintona.~ 5176 VIII| L'antro rintrona de le incudini. Essi,~ 5177 II| subito rintuzzato e penzolante~ 5178 XI| lascia e rinvia, turbato in tal frangente,~ 5179 XII| volge e si accinge a rinvïar Giuturna~ 5180 I| i riottosi venti e le bufere~ 5181 II| ripaghin degnamente e ti dian premio~ 5182 XII| gli ripagò per simile ardimento,~ 5183 IV| riparano. La Terra prima e Giuno~ 5184 VIII| a riparar de' Rutuli nel regno~ 5185 IV| ripareranno a la spelonca stessa.~ 5186 XII| vinti due volte, ripariamo appena~ 5187 III| porto de l'euròo flutto a riparo~ 5188 II| fulgenti. Ho fermo ripassar per ogni~ 5189 IX| ripercorrendo la fallace selva?»~ 5190 II| vicenda, tutta ripercorrer Troia~ 5191 IV| l'eroe cosí percosso e ripercosso~ 5192 VIII| ripiegando, a vicenda tutti e due~ 5193 XII| le schiere e si ripiegano confuse:~ 5194 VII| la profetessa, il giovine ripiglia:~ 5195 VII| contro i suoi fianchi ne ripiove l'alga.~ 5196 VII| e riponete su le mense il vino».~ 5197 IV| le formiche e ripongon ne la casa,~ 5198 VII| e ne riportan morti il giovinetto~ 5199 XI| l'opere riportando e le fatiche~ 5200 VII| a riportare al vecchio re l'arrivo~ 5201 XI| e riportasse dileguando notte.~ 5202 X| riporterai trofeo cruento il capo~ 5203 XI| riporterebbe a casa e non Pallante.~ 5204 II| e ne riportin seco amico il nume~ 5205 I| ora in placida pace si riposa.~ 5206 V| or si può riposare; adagia il capo~ 5207 X| e riposate in un concorde patto».~ 5208 VIII| Intanto, come riposati e sazi~ 5209 VI| sede almeno da morto io mi riposi».~ 5210 VIII| si riposò di placido sopore.~ 5211 IX| di Còrito riposte, e aduna ed arma~ 5212 XII| scoprano i ripostigli de la freccia~ 5213 II| se in Argo non riprendano gli auspici~ 5214 VI| Cosí riprende Anchise~ 5215 IX| ti riprometti: avrò per madre lei,~ 5216 IV| a ciò darebbe folle una ripulsa~ 5217 VI| anima su da qui risalga a l'aure~ 5218 II| volti al lido fedel; risalgono altri~ 5219 VI| ma il piè ritrarre e risalire al sole,~ 5220 XII| né te risana, Enea, la destra mia:~ 5221 I| risaper l'artificio ed interporsi.~ 5222 VII| canto ed accende a rischiarar la notte~ 5223 IX| frattanto si offerisse, non rischiare~ 5224 IX| Ma se – tu vedi la rischiosa impresa –,~ 5225 II| Son riscosso dal sonno e salgo in cima~ 5226 VIII| riscote da la cenere, aggiungendo~ 5227 XI| confuse mesti riscotean da' roghi~ 5228 VIII| Súbito ei risentí l'usata fiamma,~ 5229 XI| o non mai risentiti, o sempre inerti~ 5230 X| e risentito fu, gli risposta:~ 5231 III| non risenton ferite, e in presta fuga~ 5232 XII| Come risepper quest'orror le infauste~ 5233 V| o gente sventurata, ti riserba?~ 5234 XI| morta e non riserbata a questo pianto!~ 5235 V| Di lui risero i Teucri al suo cadere~ 5236 IX| E con un riso a lui placido Turno:~ 5237 VI| di casa; unico Dedalo risolse,~ 5238 II| cuori, se brame risolute avete~ 5239 V| procedea risoluto con l'armata~ 5240 IX| e a l'armi fieramente risonanti,~ 5241 V| si fanno risonar, spessa la mano~ 5242 VII| avendo che mortale alcun risorga~ 5243 IV| ed imperversa risorgendo amore~ 5244 I| cheta stanza; ivi può risorger Troia.~ 5245 X| i Teucri il Lazio e una risorta~ 5246 IX| la porta a tutta forza risospinge~ 5247 I| e risospinti da l'Italia. Questo~ 5248 II| Son risospinto a l'armi e disperato~ 5249 VII| e non ne risparmiare i larghi quarti,~ 5250 II| Ucalegonte: il mar sigeo rispecchia~ 5251 XII| gli risplendette e sparse sito ardendo.~ 5252 V| del ciel sereno». Questo rispondendo,~ 5253 XII| con minor foga, e rispondente meno~ 5254 I| e parlare e rispondere sincero?».~ 5255 XII| Tu che sempre rispondi al mio chiamare,~ 5256 II| interrogar rispondimi verace.~ 5257 VII| rispondono metallici consensi.~ 5258 II| risposte non si davano) s'avvide~ 5259 II| Né si risté, che ad opra di Calcante....~ 5260 V| con le amabili offerte ne ristora.~ 5261 XI| pe 'l ben comune e ristorate i danni».~ 5262 XII| Ritti, d'animo e d'armi ristorati,~ 5263 III| ci disperdiamo per ristoro intorno:~ 5264 XI| sfuggendogli in gran giro e poi ristretto~ 5265 V| e l'austro risusurra e a l'alto invita.~ 5266 V| Gía ritardato. Occupa il luogo avanti~ 5267 VI| ancora l'armi ritenea. Frequenti~ 5268 X| tre lo ritenne e lo frenò la somma~ 5269 IV| ritenterò di prima ed il connubio~ 5270 III| cosí de' fati ritessé la tela~ 5271 XII| e tanti ne ritessono in contrario,~ 5272 V| ma la parte ferita lo ritiene~ 5273 XI| or si ritira e riassorbe l'onda~ 5274 XII| si ritirò da la celeste nube.~ 5275 XII| al genero ritolsi, empie armi strinsi.~ 5276 II| e ira per la vergine ritolta,~ 5277 X| Disse, e gli occhi ritorce dal paese~ 5278 VIII| pendulo di pantera ritorcendo.~ 5279 V| e i Mani ritornanti d'Acheronte.~ 5280 III| è ritornata la fortuna a starsi~ 5281 XI| Latino in fronte mesta. Ai ritornati~ 5282 VII| quantunque a tarda notte, ritornava.~ 5283 VII| gli ritornavan greggi e cinque armenti,~ 5284 XII| tante Giuturna la ritorse via.~ 5285 XI| Disse ed, il braccio ritraendo, avventa~ 5286 I| è vostra: i legni ritraete a riva;~ 5287 XII| Or mi ritraggo, , lascio le pugne~ 5288 V| molto indietro ritrassero dal colpo,~ 5289 IX| recidendogli il pòplite; ritratte~ 5290 III| novamente radendoli a ritroso~ 5291 VI| puoi, ed il Velín porto ritrova;~ 5292 X| dal nembo, a ritrovar le schiere d'Ilio~ 5293 III| ritrovate l'antica madre. Quivi~ 5294 IV| ritroverà. Su via, rompi gl'indugi.~ 5295 II| ritrovo. Omai di Giuno entro l'asilo~ 5296 XI| piantò ritta e vestille armi fulgenti,~ 5297 III| e pregò, ritto su la poppa:~ 5298 VIII| venian, cinti le pelli rituali,~ 5299 VI| un ciuffo strappa e, ritüal primizia,~ 5300 II| riunendo le complici masnade.~ 5301 X| torme sue, che al campo riunirsi~ 5302 II| agli occhi e a' volti riuscí de' suoi,~ 5303 X| s'era creduto riuscir possente,~ 5304 XII| e rïuscir le cose, or l'armi vuole,~ 5305 VI| un rivale Triton che gli fu sopra,~ 5306 VI| quell'acqua che piú non si rivarca.~ 5307 II| e, rivarcato il pelago, improvvisi~ 5308 VI| escan del cielo a riveder la volta~ 5309 VIII| quindi a le navi e a rivedere i suoi.~ 5310 VIII| per rivederlo ed essere con lui,~ 5311 VII| rivedesse le stelle e il cielo azzurro~ 5312 II| de la città, te lassi rivediamo!~ 5313 IX| Tal ti rivedo, Eurialo? conforto~ 5314 VI| rivedono gli stagni desïati».~ 5315 IV| rivelerebbe che da Teucro scende~ 5316 IV| co' suoi raggi riveli l'universo.~ 5317 III| massima de le Furie a voi rivelo.~ 5318 IV| lo rivelò. Fu ne la reggia inoltre~ 5319 XII| rivendicate con le fiamme il patto».~ 5320 II| riverí, rese a seppellir la salma~ 5321 VII| sul lido riversarono ed il sire~ 5322 X| sopra il riverso con la spalla. Un grido~ 5323 II| de le spoglie d'Achille rivestito,~ 5324 XII| tramutata cosí vola e rivola~ 5325 IX| par che s'arresti e si rivolga al fonte.~ 5326 I| Disse, e diè nel rivolgersi dal roseo~ 5327 VIII| de' Laurenti, rivolgesi a Vulcano~ 5328 IV| deh! rivolgete il provocato nume~ 5329 III| ogni rito, le punte rivolgiamo~ 5330 IX| in rivoli nerastri, e respirare~ 5331 I| Alto essa a Pafo rivolò, si rese~ 5332 VI| e con tenero amor le si rivolse:~ 5333 II| e rivolsi il pensier, che fummo giunti~ 5334 XII| gli alati si rivoltan clamorosi~ 5335 XI| e a la città rivoltano i cavalli.~ 5336 XII| rivolti a l'orïente, il salso farro~ 5337 V| rivomitante le salate spume.~ 5338 VII| respinse, due rizzò serpi sul crine,~ 5339 IX| a ributtar con pertiche robuste,~ 5340 X| e il robustissim'Orse, da Messàpo~ 5341 I| vedi e sorger la ròcca de la nova~ 5342 I| scender progenie che le tirie ròcche~ 5343 V| Menète, sèrrati a la roccia», ancora~ 5344 VI| dato il buio greto e il roco~ 5345 XII| taciturna un tal cruccio ti roda~ 5346 VIII| intrusi v'hanno, tre di roggio fuoco~ 5347 V| onde la stirpe tua, roman Cluenzio.~ 5348 X| che l'aëre traversano rombando~ 5349 III| rombanti, strappan le vivande, e 5350 XII| urtan gli scudi e tutto rombi è il cielo.~ 5351 VII| bosco bruno, e il solca e romoreggia~ 5352 VIII| fin sotto a' muri romoreggian d'armi.~ 5353 XII| romoreggiano e corrono nel mare,~ 5354 II| trae romorosa una rovina e piomba~ 5355 VI| e travolgente romorosi massi.~ 5356 VII| con romoroso strepito s'accosta~ 5357 XII| che per gl'Itali rompa questa pace~ 5358 VIII| Gridino a l'armi e rompano alleanze!».~ 5359 X| rompemmo contro voglia i tuoi legami~ 5360 X| a cercar l'armi e rompere in battaglia?~ 5361 IX| che rompono col petto il mar spumoso».~ 5362 VIII| onde nova a' Romulidi era guerra~ 5363 VII| anco in figura ha la sua ronca,~ 5364 VI| e che i ronchi ghermía con mani adunche,~ 5365 XII| Come una bruna rondine volando~ 5366 XII| cieco ronza, vapora il fumo in aria.~ 5367 II| il veglio trasse, dal ronzante bronzo~ 5368 VI| sembra tutto un ronzio quella campagna.~ 5369 VI| rorandoli d'un ramo del benigno~ 5370 IV| rorida, mille contro al sol colori~ 5371 XII| capelli e le rosate guance, poi~ 5372 VI| con le rosee quadrighe, e forse tutta~ 5373 XI| il rosëo svaní color d'un giorno.~ 5374 VIII| sopra le rosicchiate ossa cruente.~ 5375 XII| sotto sotto la vecchiezza roso,~ 5376 XII| di rosse penne dietro abbaiando;~ 5377 X| luttuose rosseggiano comete,~ 5378 III| E già fugati gli astri rosseggiava~ 5379 XII| rosseggino di molte rose: tali~ 5380 IX| rossi, il cimiero e lustreggianti 5381 IX| Non v'è rossor, due volte presi Frigi,~ 5382 VIII| rostrata a lui, di guerra altera 5383 XI| non piú che la spada e la rotella.~ 5384 X| tepido rotolando, anche soggiunge~ 5385 XI| o tener l'alto e rotolar macigni.~ 5386 VII| il rotondo spezzar pane fatale~ 5387 VI| di pingue pino e rovere segata~ 5388 I| rovescerebbe un ; che quindi larga-~ 5389 IV| s'affannano, rovescerò su loro~ 5390 VII| degli Dei, rovesciando il voler sommo.~ 5391 X| precipitando rovesciano il duce~ 5392 III| Poi che piacque a' Celesti rovesciare~ 5393 XI| rovesciarsi da tutta la campagna.~ 5394 X| ci sforziam noi di rovesciarti il frale~ 5395 VII| rovesciasse a infierir ne' campi idèi,~ 5396 XI| e gli Arcadi con l'armi rovesciate.~ 5397 XII| dal rovinar di sua città stordito,~ 5398 III| l'Etna con spaventevoli rovine~ 5399 IV| che se rovini da' nemici invasa~ 5400 IX| Avea detto. Colui rozza e nodosa,~ 5401 VII| orma, l'altra ricopre un rozzo cuoio.~ 5402 VII| segno squillò, concorrono i rubesti~ 5403 VIII| echi ululanti, rugghiano le rudi~ 5404 VII| e di Rufra e di Batulo ed i campi~ 5405 VI| e rugge, d'ombre ravvolgendo il 5406 VIII| lume nel covo e piú che mai ruggente~ 5407 VII| ribelli a' ceppi e tra 'l buio ruggenti~ 5408 VIII| echi ululanti, rugghiano le rudi~ 5409 XII| frange e ruggisce con bocca cruenta;~ 5410 VII| solca di rughe la rea fronte, e assume~ 5411 V| un ramo intriso di letèa rugiada~ 5412 XII| spruzza la rapid'unghia atre rugiade,~ 5413 IV| serbava, insiem col rugiadoso miele~ 5414 XII| cuneo e ruinan densa massa a' muri.~ 5415 I| cui l'augello di Giove ruinando~ 5416 VII| fa luogo la foresta a' ruinanti~ 5417 I| il doloroso ruinar di Troia,~ 5418 IX| le mura d'Ilio ruinare in brage?~ 5419 XI| e la casa d'Evandro ruinata~ 5420 I| doni ancor sottratti a le ruine~ 5421 XII| spumeggianti torrenti ruinosi~ 5422 VIII| Catilina, pendente a ruinoso~ 5423 XII| ne rumoreggia. Quegli tra la fuga~ 5424 IX| si pompeggiava rumorosamente.~ 5425 I| ha le vostre case, Euro, rupestri;~ 5426 IX| Ruppero allor le navi ad una ad 5427 VI| andiamo e i prati freschi di ruscelli.~ 5428 VII| Rustica legïone è con lui molta:~ 5429 VII| guidano per le rutule pendici~ 5430 XI| Quivi tra rovi e ruvidi covili~ 5431 IV| tra terra e ciel verso il sabbioso lido~ 5432 VIII| e gl'Indi, ogni Arabo, i Sabei~ 5433 VII| tornito stocco e schidïon sabello.~ 5434 I| e d'incenso sabeo fumano cento~ 5435 VII| Italo e Sabin padre, de la vigna~ 5436 VIII| se, di madre sabina, ei non traesse~ 5437 VIII| e rapite ad arbitrio le Sabine~ 5438 IX| di nereggianti faci: han saccheggiato~ 5439 XII| ferito di saetta in volto, Sace,~ 5440 V| ponemmo in terra e meste are sacrammo.~ 5441 VII| Sicani, de' Sacrani insiem lo stuolo~ 5442 II| ch'esso sacrati avea. Cinquanta a lui~ 5443 X| Cèdico uccide Alcàtoo, Sacràtore~ 5444 VIII| italici, immortal voto, sacrava~ 5445 I| sacrificare. E non frattanto oblia~ 5446 III| Eleno allor, sacrificati avanti~ 5447 IX| traea la gente a' sacrifizi, oscuro~ 5448 II| la sacrilega lancia: il simulacro~ 5449 II| ad espiare il sacrilegio indegno.~ 5450 XII| saettano altri e l'aria ombran di 5451 IX| Come quando una turba saettante~ 5452 VIII| quivi i Lèlegi e i Cari e i saettanti~ 5453 IX| da lungi saettar: Cèneo ad Ortigio,~ 5454 XII| che saettato avea primo i nemici.~ 5455 III| Inoltre, se ha saggezza Eleno alcuna,~ 5456 XI| primizie infauste e duro saggio~ 5457 VIII| Potizio il primo de l'erculea sagra~ 5458 VIII| il regno, mosso a Salamina, al freddo~ 5459 V| rivomitante le salate spume.~ 5460 VII| piegano il salce a intessere gli usberghi;~ 5461 VI| ei terrà salde le romane cose,~ 5462 III| accampò suoi guerrier nel salentino~ 5463 II| Son riscosso dal sonno e salgo in cima~ 5464 X| vi salí, sparve giú ne' fondi: Turno~ 5465 III| salía la Notte, levasi solerte~ 5466 I| e già il colle salian che ampio sovrasta~ 5467 I| e salita sul trono alto, si assise.~ 5468 IV| Cosí dicendo avea saliti i gradi~ 5469 VIII| Salito in mezzo al cielo il sole 5470 VI| Anche Salmonèo vidi che l'acerba~ 5471 I| Salpa in mar la dovizia de l'avaro~ 5472 X| i Troiani salparono a l'Italia,~ 5473 III| di Trinacria in Italia salperai.~ 5474 III| e i campi ove fu Troia. Salpo~ 5475 VIII| Saltanti i Salii e nudi ivi i Luperci~ 5476 VI| sottrassi su questi omeri e salvai~ 5477 IX| Che far? quale a salvarlo ardire o forza?~ 5478 V| dono a Sergesto, pago che salvata~ 5479 III| Zacinto appar, Dulichio e Same ed alta~ 5480 VII| ed a la tracia Samo, or Samotracia.~ 5481 XII| i patti sancirò con la mia mano;~ 5482 XII| i patti col suo fulmine sancisce.~ 5483 II| sanguigne stanno; tutto il resto dietro~ 5484 VII| e sanguinando tutte di lamento~ 5485 XII| avean condotto sanguinante Enea~ 5486 VIII| roridi sanguinavano i virgulti.~ 5487 III| misti eruttando a vin sanguinolento,~ 5488 IV| sul mar, né sani sono i legni; mentre~ 5489 III| animali tenea: le imagin sante~ 5490 VII| fuor dal paterno santuario uscite~ 5491 VIII| non sapeano; ma gli alberi e la dura~ 5492 XII| agonizzante, preferí sapere~ 5493 IV| dardo senza saperlo; e quella in fuga~ 5494 I| tirar sapesse ed allentar le briglie.~ 5495 V| Enea, donde sapessero il ritorno~ 5496 IV| sola le vie sapevi ed i momenti~ 5497 XII| sappi – che non mi accusi – il 5498 VII| lui di Fauno sappiamo e di Marica~ 5499 XII| reca per me, che gli saprà d'amaro:~ 5500 IX| perché non saprei reggere al suo pianto.~ 5501 II| Saprò trovar con l'opera la morte:~ 5502 II| cose sapute narro), in ombra mesta~ 5503 | saranno 5504 VII| Disdoro al regno non sarem, né poco~ 5505 I| Acate e a foglie e ad aridi sarmenti~ 5506 VII| e il pian che Sarno riga e gli abitanti~ 5507 VII| ampio abbracciava i popoli Sarrasti~ 5508 VII| Satículo e i manipoli degli Osci.~ 5509 VII| di Sàtura il padule, e il fresco Ufente~ 5510 I| che l'Esperia grande ed i saturnii~ 5511 VI| drizza la punta: e se la savia duce~


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