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1 I, I, 12| sopravive un trattato di commercio dell'anno 508 con Cartagine.
2 I, VI, 15| Indie e alla Cina, a quel commercio orientale che fu sempre
3 I, VI, 15| emporio principale di quel commercio, e in breve anche gran centro
4 I, VI, 15| guerrieri e lor impedimenti, col commercio del nuovo regno latino di
5 I, VI, 15| vere o riconosciute, né il commercio od anche meno la potenza
6 I, VI, 15| acquistata tutta questa via al commercio italiano, il quale, caduti
7 I, VI, 23| a cui voller chiudere il commercio alla Tana (Taganrog). Questi
8 I, VI, 28| forse a quei principi del commercio d'allora. Non so, per vero
9 I, VI, 32| queste colture, sorse il commercio che n'è fratello or maggiore
10 I, VI, 32| libertá. Del resto, quanto al commercio in particolare, duolmi piú
11 I, VI, 34| romani, dieder le mosse; il commercio allor ardito, il genio allor
12 II, VII, 10| non una colonia, non un commercio. Questo è forse il segno
13 II, VII, 10| e del Capo, togliendo il commercio al Mediterraneo, lo tolsero
14 II, VII, 10| bisogna dire, tolto il commercio al Mediterraneo, Italia
15 II, VII, 10| aggiungere, quand'anche il commercio riprendesse la via antica
16 II, VII, 10| del Mediterraneo, questo commercio, queste vie, questo Mediterraneo
17 II, VII, 13| Protesse l'agricoltura, il commercio, Livorno, le lettere innocue,
18 II, VII, 22| estesero l'industria e il commercio in tutta Europa e vi furon
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