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 1       I,        V, 15|       V ebbero forte volontá, coraggio e vasto ingegno; Arrigo
 2       I,       VI, 22|      peggio, per la preda. Il coraggio virile non è che animale,
 3       I,       VI, 35|   Cosí quell'italiano (il cui coraggio, la cui perduranza, prudenza,
 4      II,      VII, 22|       sopra tutte, quella del coraggio: dico il civile, il politico,
 5      II,      VII, 22|       l'audacia si traduce in coraggio, coraggio e coraggio. Chi
 6      II,      VII, 22|       si traduce in coraggio, coraggio e coraggio. Chi non sa portar
 7      II,      VII, 22|       in coraggio, coraggio e coraggio. Chi non sa portar armi
 8      II,      VII, 34| valersi della devozione e del coraggio nativo de' lor sudditi!
 9      II,      VII, 34|    unanime e costante di quel coraggio civile o disarmato, che
10      II,     Nota, I |     chi gli avrebbe infuso il coraggio, dopo tante delusioni, di