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1 I, Preaut | mira alla patria intiera. Dico che questi soli hanno probabilitá
2 I, III, 11| se non sopranaturalmente, dico per intervenzione straordinaria,
3 I, IV, 1 | che voglia operare, non dico come l'antico autore di
4 I, IV, 21| coltura poi all'effetto, dico i codici di leggi. Strano
5 I, V, 2 | tanto piú facile; ornato, dico, della gloria di propagatore
6 I, V, 3 | poeti politici: il sogno, dico, di una cristianitá riunita
7 I, V, 6 | forza distinguere), Lotario, dico, va in Francia e Germania
8 I, VI, 2 | questioni felicemente cadute; dico sí, che in quella etá, e
9 I, VI, 4 | molte repubbliche vere, vere dico di nome e di fatto, ben
10 I, VI, 19| e gran guerriero, ma (lo dico con intimo convincimento)
11 I, VI, 32| Poi la libertá comunale, dico la primissima, informe,
12 I, VI, 33| incontrastabilmente in Toscana), come, dico, il volgare italiano sorgesse
13 I, VI, 34| effetti promossi, tutto ciò dico, fu un nulla se si compari
14 II, VII, 10| spurio e intempestivo; se, dico, noi nominassimo tutti coloro
15 II, VII, 11| Palestrina [1529-1594]. Dico che si dice, perciocché
16 II, VII, 16| parola piú grossa che non dico io: - Che altri sudditi
17 II, VII, 17| compatrioti; tre errori dico, uno storico, uno politico,
18 II, VII, 17| la dignitá della guerra; dico, della legittima guerra
19 II, VII, 18| porla o riporta all'opera, dico a molta e grande opera. -
20 II, VII, 18| sorgente in Leibnizio, ora, dico, che si fece, in che si
21 II, VII, 20| cattolicismo), restano, dico, le opere di Vanini [1535-
22 II, VII, 22| tutte, quella del coraggio: dico il civile, il politico,
23 II, VII, 24| secolo. Ma gli avi nostri (dico appunto e principalmente
24 II, VII, 29| ecclesiastici dalla Chiesa. Né dico che questo non fosse in
25 II, VII, 29| in tutto un progresso: ma dico che non era liberalitá di
26 II, VII, 29| utilitá il concedere. E dico che dei diritti feodali
27 II, VII, 29| quanto ne rimanesse. Ma dico (contro all'opinione di
28 II, VII, 31| quindi ricredere; perché, dico, ad ogni modo abbiamo da
29 II, VII, 31| portar a' popoli suoi. Ma io dico all'incontro, che Luigi
30 II, VII, 33| a noi, a noi piemontesi dico, di non averlo saputo adoprare
31 II, VII, 33| dal Thiers; ben narrato, dico, perché nemmen egli, francese
32 II, VII, 34| liberazione d'Italia; men vergogna dico, che, come in altri tempi,
33 II, VII, 34| agricoltura, e della milizia: dico quell'operositá di guerra,
34 II, VII, 37| dalla scienza; seguirono, dico, i veri e buoni, lasciando (
35 II, VII, 39| di nazionalitá; questa, dico, se il nostro pensiero ci
36 II, VII, 39| consiste in vincer le invidie, dico anche l'invidie derivanti
37 II, VII, 39| dominatori nostri cosí. Questo, dico, fu un primo tempo d'errori
38 II, VII, 39| lentezza dell'altra: io la dico di tutte e due; questa diversitá
39 II, App, 40| rivoluzioni umane), progredí, dico, nella restaurazione continentale
40 II, App, 41| di Carlo Felice. Questo dico e so, che le opinioni sue
41 II, App, 41| la patria; non è dubbio, dico per me, che il suo accedere
42 II, App, 42| popoli italiani, disavvezzi, dico, da ogni civile opera politica
43 II, App, 42| produr di tali; niuno grande, dico, pochi durevoli, molti piccoli:
44 II, App, 42| rappresentativa in Italia, dico la riforma della stampa.
45 II, App, 43| la guerra d'indipendenza, dico dell'indipendenza non piemontese,
46 II, App, 43| Pastrengo e Goito. - Non dico altro. Nemmeno le condizioni
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