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1 I, III, 1 | modesto principe. Non ebbe corte all'orientale, alla moderna;
2 I, III, 12| piú che a Roma. - Ma la corte trasferita a Costantinopoli
3 I, IV, 2 | suo castello (hof, curtis, corte), e gli altri sparsamente
4 I, IV, 4 | solamente ne manteneva alla corte i suoi commensali o fedeli
5 I, IV, 6 | statico ed educato nella corte greca, poi a vicenda capitano
6 I, IV, 8 | seguendo l'uso di quella corte troppo e mal teologhessa,
7 I, IV, 10| quasi tutta Italia, la corte donnaiola di Costantinopoli
8 I, IV, 10| breve, per nuovi intrighi di corte, richiamato Belisario, il
9 I, IV, 10| la lunga guerra. Forte in corte, e cosí ben proveduto di
10 I, IV, 11| perché non mandava danari in corte; onde sarebbe a dire la
11 I, IV, 11| onde sarebbe a dire la corte lontana peggiore che il
12 I, IV, 18| a modo solito di quella corte, nell'eresie, ma inventor
13 I, V, 1 | e che, sia dimorando in corte, sia trovando a ciò piú
14 I, V, 9 | Costantinopoli, poi, dicesi, alla corte di Borgogna, dov'egli e
15 I, V, 12| Benedetto e Mele vanno alla corte imperiale tedesca ad implorar
16 I, V, 13| Ariberto accorso in sua corte, e poscia in Pavia fa prender
17 I, V, 16| chiamato e tenuto sovente in corte, e tanto che il vedemmo
18 I, VI, 1 | imperiale, che era pretesa dalla corte germanica; 4° quindi, di
19 I, VI, 10| volta [fine 1163] con gran corte e poche armi. Successero
20 I, VI, 11| loro; e cosí egli e sua corte ebbero il passo e giunsero
21 I, VI, 11| imperatore; ed egli, lasciando la corte in Pavia, andò di sua persona
22 I, VI, 24| innatural soggezione loro alla corte francese, sottentrò sí dapprima
23 I, VI, 27| volta, accogliendo a sua corte Carlo IV imperadore, e ricevendone
24 I, VI, 28| sue lance, va invece in corte a Milano, ad Abbiategrasso
25 I, VI, 33| Federigo II e tutta sua corte siciliana, prima che vi
26 I, VI, 35| onde protetto poi, fu alla corte di Ferdinando ed Isabella
27 I, VI, 35| richiamato, disgustato dalla corte per sei anni intieri, perdurò
28 II, VII, 16| resta memoria, che uno della corte dicesse al duca, con parola
29 II, VII, 17| immoralitá, libera almeno, della corte piemontese, e quelle infami
30 II, VII, 18| di moda ed affettata in corte, essere stata l'italiana;
31 II, VII, 19| Torquato Tasso. Altro che la corte di Can grande e Dante! Piú
32 II, VII, 19| d'Este, entrò in quella corte adolescente. S'innamorò (
33 II, VII, 19| sito almeno, e passare alla corte o d'Urbino, o di Mantova,
34 II, VII, 19| fu perdonato, tornò in corte a Ferrara. Poi ne fuggí
35 II, VII, 19| Ispagna, «eupheismo» alla corte d'Inghilterra, e stile,
36 II, VII, 20| principalmente, e come in corte al granduca. Egli avea trovate
37 II, VII, 20| resta gran vergogna della corte che la mosse, di quella
38 II, VII, 22| di sua gente caduta, in corte a Carlomagno; e continuar
39 II, VII, 24| Sottentrògli Villeroi, capitano di corte che si lasciò battere a
40 II, VII, 27| ma fu disapprovato dalla corte di Roma, che restituí quello
41 II, VII, 30| severi costumi, severa corte. Fu, in tutto, regno piú
42 II, VII, 33| salpò con la moglie e la corte sulle navi di Nelson per
43 II, App, 41| ed era solamente della corte, dei servitori, degli impiegati
44 II, App, 41| aveva nome di liberale nella corte stessa, che non nella parte
45 II, App, 42| d'anno. Se ne spaventa la corte, apparecchia armi. Il popolo
46 II, App, 42| popolo se n'offende, e la corte cede, scioglie gli armati;
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