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1 I, II, 11| col lusso e la corruzione. Dicemmo i carichi accomunati per
2 I, II, 11| ivi piú rari fin allora. E dicemmo molte cittá d'Italia spogliate
3 I, II, 15| monumento, a suggello di quanto dicemmo dell'origine, del nome e
4 I, II, 23| politiche e civili di questa etá dicemmo via via, e cosí faremo per
5 I, II, 24| promosse da' romani moderni che dicemmo. Tanto s'assomigliano le
6 I, III, 16| idolatra. - Della religione giá dicemmo a suo luogo, e cosí faremo
7 I, IV, 12| ma decanie di dodici) che dicemmo; e tutta la gente composta
8 I, IV, 21| insieme colla prammatica che dicemmo; ovvero anche piú tardi
9 I, V, 1 | Carolingi s'erano innalzati, il dicemmo, come capi del palazzo,
10 I, V, 6 | sovranitá non sovrane che dicemmo, essendo pur questa degli
11 I, V, 12| comitali a' vescovi, che dicemmo fatte e moltiplicate dagli
12 I, V, 15| Stefano IX, quel fratello che dicemmo di Goffredo di Lorena, il
13 I, VI, 3 | governo de' consoli, che dicemmo giá solo mancare alla costituzione
14 I, VI, 6 | di Svevia dal ducato che dicemmo dato a lor famiglia. Federigo
15 I, VI, 15| di governo interno a cui dicemmo non poterci fermare. Bensí,
16 I, VI, 19| pretensioni: ondeché ciò che dicemmo de' comuni e di lor leghe,
17 I, VI, 22| della giá misera Italia. Giá dicemmo i mercenari usati dalle
18 I, VI, 27| italiane della casa di Savoia. Dicemmo Odone conte di Morienna
19 I, VI, 28| Visconti. Scannatogli, come dicemmo, il fratello [1412], corse
20 I, VI, 32| mostri di assemblee, che dicemmo simili alle moderne d'Irlanda.
21 I, VI, 33| Carlo d'Angiò [1073-1268]. - Dicemmo giá sorti con Ildebrando,
22 I, VI, 34| da' medesimi artisti, che dicemmo peculiaritá italiana. Piú
23 I, VI, 35| quella similitudine che dicemmo tra gli ultimi anni della
24 II, VII, 2 | incapace Gian Galeazzo, che dicemmo sotto la quasi tutela di
25 II, VII, 3 | duca di Orléans che giá dicemmo pretender a Milano come
26 II, VII, 6 | quella pace di Venezia che dicemmo, la misera Firenze si trovò
27 II, VII, 7 | duca fanciullo Carlo II che dicemmo regnante nel 1494, erano
28 II, VII, 8 | solamente per quella che dicemmo quasi necessitá della politica
29 II, VII, 11| Toscana ed intorno, che dicemmo culla dell'arti italiane.
30 II, VII, 11| VII, ei lasciò Roma, come dicemmo, per servir la patria da
31 II, VII, 11| incisione in rame e in legno che dicemmo incominciata giá nell'etá
32 II, VII, 13| Roma Pio IV Medici, che dicemmo [1559-1565], riadunò e terminò
33 II, VII, 18| periodo [1559- 1700] . - Noi dicemmo che i diversi popoli cristiani,
34 II, VII, 21| Michelangelo e il Vasari che dicemmo, e il Bronzino [1502-1570];
35 II, VII, 22| Alessandro Farnese, de' quali dicemmo, Ambrogio Spinola [1571-
36 II, VII, 26| per li patti fatti, come dicemmo, nel 1720 dalle potenze
37 II, VII, 30| poi sempre rimase in pace. Dicemmo che quando s'aprí tra Austria
38 II, VII, 30| il viaggio a Vienna, che dicemmo, di Pio VI. Frati, monache,
39 II, App, 40| figura il Piemonte, che dicemmo il piú mal restaurato fra
40 II, App, 41| tutto il nome piemontese?~Lo dicemmo; il 1833 fu l'anno piú basso,
41 II, App, 41| tollerabile. Della Toscana giá dicemmo che fin dalla seconda metá
42 II, App, 42| Carlo Alberto, di che giá dicemmo, e Vincenzo Gioberti. -
43 II, App, 43| aver né l'un né l'altra.~Dicemmo, gli statuti, la libertá
44 II, App, 43| Della restante Italia giá dicemmo quant'è bello a dire, quanto
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