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1 I, III, 3 | altri delitti. Ma il peggior danno fatto da Augusto alla patria
2 I, IV, 12| franchi. E cosí continuò il danno vecchio, che ogni potenza
3 I, IV, 12| potenza ulteriore; e sorse il danno, nuovissimo allora, il dividersi
4 I, IV, 17| chiamò rimedio peggior del danno, gli ávari, ed ebbe poi
5 I, VI, 11| rientrare, sia a pro o a danno d'Italia; se non fosse del
6 I, VI, 18| adempiuto. Ma qui fu il gran danno, qui la colpa del secolo
7 I, VI, 22| piú seria, ad una che fu danno estremo e fatale della giá
8 I, VI, 22| questa o quella cittá. Ma fu danno pessimo e nazionale, quando
9 I, VI, 24| sottentrò sí dapprima il danno spiritualmente maggiore
10 I, VI, 24| fu minore assai lo stesso danno spirituale, e grande poi
11 I, VI, 29| lontani. Fu nuova vergogna e danno alla cristianitá; danno
12 I, VI, 29| danno alla cristianitá; danno poi particolare all'Italia,
13 I, VI, 30| riuscí la congiura; ma a danno de' congiurati, non men
14 I, VI, 30| non men che del tiranno, a danno forse della cittá patria,
15 I, VI, 33| moderni della filosofia danno il primato tra' filosofi
16 I, VI, 34| particelle staccate. Gran danno fu, per certo, che lo scrittor
17 I, VI, 34| Pascal. Del resto, siffatto danno nostro fu conseguenza naturale
18 II, VII, 1 | abito, e seconda natura; e, danno e vergogna ultima a' degeneri,
19 II, VII, 5 | quello che fu poi cosí gran danno alla Chiesa, alla cristianitá,
20 II, VII, 28| quegli americani, è gran danno per noi che sia scritta
21 II, VII, 30| mal compiacere a Roma, a danno altrui, dopo averle dispiaciuto
22 II, VII, 34| allo scandalo, e forse al danno, di quante avesse fatte.
23 II, VII, 37| delle cose nostre. E qual danno sia stato questo poi per
24 II, VII, 37| necessario, ora che è cessato tal danno intieramente, in una parte
25 II, App, 42| questo, per certo, fu gran danno venuto da tale stoltezza
26 II, App, 42| in poi. Ma fu certo gran danno che si fosse incominciato
27 II, App, 42| dell'indipendenza. E fu danno maggiore, che entrando appunto
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