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1 I, Preaut | progredienti. I vostri avi piú vicini e minori scrissero di ciò
2 I, I, 4 | d'arrivo, gli umbri piú vicini, e i tirreni sparsi, soggetti
3 I, I, 9 | pur troppo in Italia tra vicini, ad ogni modo i galli senoni
4 I, I, 10| a spese degli altri due vicini, sabini ed etrusci; ma cosí
5 I, I, 13| illustri tra' romani cosí vicini di luogo e di tempo. Il
6 I, II, 18| eran sorti pericoli nuovi, vicini e lontani. Una turba di
7 I, III, 10| dall'esempio de' popoli vicini non corrotti. Ma ciò è impossibile
8 I, III, 12| indispensabile contro ai goti, i piú vicini e piú formidabili minacciatori
9 I, III, 15| innondò la piena de' barbari vicini, premuti a spalle piú e
10 I, IV, 19| difficili a serbarsi contro a vicini forti, assalí Roma; e allora
11 I, V, 2 | slavi e agli unni, diventati vicini suoi, dappoiché era signor
12 I, V, 10| gli «uomini» in somma o «vicini» della cittá; perciò Ottone
13 I, V, 13| le solite emulazioni de' vicini italiani, diventò all'incontro
14 I, V, 13| Intanto Ariberto, pressato da' vicini di parte imperiale e da'
15 I, VI, 2 | a' pettegolezzi interni o vicini, che non alle opere veramente
16 I, VI, 4 | semplicemente, gli «uomini» o «vicini» delle cittá. Questo comune,
17 I, VI, 4 | erano principi nazionali e vicini, e cosí amati o temuti,
18 I, VI, 33| sorse lá in un ospedale de' vicini benedettini di Montecassino,
19 I, VI, 33| italiana e i dialetti piú vicini ad essa si trovino in quelle
20 II, VII, 1 | quanto piú son di tempi vicini, simili a' nostri, piú utili
21 II, VII, 27| quali hanno mostrato quanto vicini noi siamo a questa quando
22 II, VII, 27| Velletri; e quantunque cosí vicini, erano rimasti mesi e mesi
23 II, VII, 31| aggiugnevasi, ad essi deboli e vicini, il pericolo sommo che ne
24 II, VII, 35| indipendenza. I tempi, anche vicini, sono talora diversissimi
25 II, App, 41| sé, o nei compatrioti e vicini, ogni cenno che io ne dessi
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