Vol, Lib, Par
1 I, IV, 19| incontro fu qual di vittoriosi; feste, funzioni di chiesa, giuramenti
2 I, VI, 30| d'Aragona. Ma, oltre alle feste che se ne fecero, non n'
3 I, VI, 30| compiere poi, di sciupare in feste quello che rimane d'operositá. -
4 II, VII, 5 | niun siffatto contrasto di feste e di dolori. Qui la patria
5 II, App, 42| adulazioni reciproche, di feste avvicendate colle riforme,
6 II, App, 42| canti, amoreggiamenti, feste ne' tempi ordinari. E cessando
7 II, App, 42| si precipitarono nelle feste. Accrebberle molti liberali
8 II, App, 42| da tale stoltezza delle feste, ma non il maggiore. Il
9 II, App, 42| tra l'opera puerile delle feste, vi si contentarono, vi
10 II, App, 42| sciupati, stemprati dalle feste, non ne seppero piú produr
11 II, App, 42| naturalmente fu occasione di feste. La piú strana delle quali
12 II, App, 42| e fu occasione di altre feste e discorsi funebri. E continuando
13 II, App, 42| poco, ed incominciarono le feste a diventar tumulti. Sorsero
14 II, App, 42| in forma piú liberale, e feste piú che mai in quel giorno,
15 II, App, 42| della stampa. Seguirono feste in Firenze e tutto lo Stato,
16 II, App, 42| guardia civica; e nuove feste, in cui apparí per la prima
17 II, App, 42| bandiera tricolore. Intanto, feste e tumulti in Lucca; paura
18 II, App, 42| tumulti piccoli diventarono feste grandi, ma cosí ordinate,
19 II, App, 42| e 3 moti in Milano... e feste funebri in tutta Italia.
20 II, App, 42| altri. I particolari delle feste e tumulti che giá non si
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