6.
Continua. - E come gli
elleni, essi ricacciarono poi quegli stranieri. Perciocché l'ira degli dèi,
dice Dionisio, l'ira del servaggio diremo noi, sollevò tutti i nostri popoli
primari contra a questi secondari; l'unitá del servaggio li riuní in una
impresa d'indipendenza, simile all'ellenica, prima dell'italiche. E forse fin
d'allora crebbe il santo nome d'Italia, estendendosi dalla gente prima, o piú
ardita nell'impresa, alle seguaci. Ad ogni modo questa incominciò e finí in
poco piú d'una generazione, intorno al tempo dell'assedio di Troia [1150
circa]. I pelasgi, ricacciati al mare per la terza o quarta volta (dall'Egitto,
dalla Palestina, dalla Ellenia ed or dalla Tirrenia od Italia), si dispersero
per l'ultima volta, or pirateggiando, or rifuggendo in vari luoghi del
continente e delle isole elleniche, e fino in Tracia, dove alcuni pochi
serbarono gran tempo lor lingua, trovata barbara da Erodoto. Forse alcuni ne
rimasero nell'Italia o penisola inferiore. Ma furono pochi per certo; ondeché
di tanti sangui fin d'allora rimescolati nell'italico, non rimase certamente se
non a stille il pelasgico. Rimasero sí comuni co' pelasgo-ellenici molte parole
e numi, riti, costumi e simboli, e stili di belle arti.
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