Libro,  Notte

 1    I,    1|     che ’l tutto passerá bene. Sapiate che nell’ora di vespro venne
 2    I,    2| lagrimoso disse: — Signor mio, sapiate ch’io sono quella Luciana,
 3    I,    3|        a rompervi il cervello? Sapiate se Costanzo vorrá, tenete
 4   II,    5|    vedere il fine di questo. E sapiate, comare mia, ch'appresso
 5   II,    5|       ardeva, disse: — Comare, sapiate che lo stromento con cui
 6   II,    6|  quella si puote aver nuova. — Sapiate — disse Isabella, — questa
 7   II,    6|     maggior ardire, e disse: — Sapiate, Ortodosio mio diletto,
 8   II,    6|        voce cantando diceva: — Sapiate, o mangiatori, che nel cantone
 9   II,    8|       alla compagnia, disse: — Sapiate, fratelli miei, che la isperienza
10   II,   11|       e disse queste parole: — Sapiate, fratelli miei, che gli
11   II,   12|      avenire sano viver potrá. Sapiate, signor mio, che l'infermitá
12   II,   12|    piacevol viso cosí disse: — Sapiate, magnifici signori e amorevoli