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Giovanni Francesco Straparola
Le piacevoli notti

IntraText - Concordanze

re

    Libro,  Notte
1 I, I| bolognese, vescovo e del re d’Inghilterra ambasciatore, 2 I, I| anzi io ti posso chiamare re e prencipe de’ ladri. Ma 3 I, I| furono uccisi: di che Genese re si vendicò.~[Eritrea:]~— 4 I, I| giá poco tempo fa creato re, il quale, velocissimamente 5 I, I| nelle marittime onde. Il re, giá stanco ed affannato 6 I, I| fingendo di non conoscere il re, amorevolmente l’accettò, 7 I, I| fece salire in nave. Al re, che giá veduto aveva il 8 I, I| assai pregio valere. Il re, invaghito molto di preciosa 9 I, I| ciò che nella camera del re si faceva; e pensando a’ 10 I, I| sperare. E tantosto che il re era della sua camera partito 11 I, I| ordine tenne. Il che a Genese re era di sommo contento; perciò 12 I, I| Oriente.~Volse un il re dalla madre e dalle damigelle 13 I, I| lo trovavano. Il che il re intendendo, deliberò al 14 I, I| nello armaio entrare; ma il re, che intentamente avea veduto 15 I, I| ciò dirle non volse. Il re, inteso il tutto, con consentimento 16 I, I| rispose averlo venduto al re d’Inghilterra, e averne 17 I, I| camera dei figliuoli del re, dove era apparecchiato 18 I, I| subito la trista nova al re ed alla reina, i quali, 19 I, I| essendo alle orecchie del re pervenuta la gran fama sua, 20 I, I| pervenuta la gran fama sua, il re lo fece chiamare; e venuto 21 I, I| Maestá. E dimandato dal re se egli saprebbe dirli chi 22 I, I| accostatosi all’orecchio del re, secretamente li disse: — 23 I, I| Onde per comandamento del re tutti i cortigiani comparsero 24 I, I| malfattore trovarete. — Il re, cercata la madre e nulla 25 I, I| tutto bruttato di sangue. Il re, d’ira e di furore acceso, 26 I, I| commessa. — E quantunque il re fusse infiammato di sdegno 27 I, I| rallegrò, e presa licenza dal re, assai contento d’Inghilterra 28 I, I| gli era avenuto, e come il re a grave supplicio aveala 29 I, I| scale del palagio, trovò il re che in una spaziosa sala 30 I, I| inginocchiatasi a’ piedi del re, li addimandò una secreta 31 I, I| della corona aspettavano. Il re, abbracciatala, la fece 32 I, I| quello che era avenuto. Il re, intesa intieramente la 33 I, I| breve tempo si riebbe.~Il re dopo fece uno apparecchiamento 34 I, I| prigione condotto. E volendo il re aver maggior certezza del 35 I, I| finí la vita sua, ed il re e la reina Doralice per 36 I, 1| FAVOLA I.~Galeotto, re d’Anglia, ha un figliuolo 37 I, 1| bellissimo giovane, fu chiamato re porco.~ ~— Quanto l’uomo, 38 I, 1| bellissimo giovene, da tutti re porco fu chiamato.~Dovete 39 I, 1| mie care, che Galeotto fu re d’Anglia, uomo non men ricco 40 I, 1| la figliuola di Mattias re di Ongheria, Ersilia per 41 I, 1| andato alle orecchie del re e della reina, inestimabile 42 I, 1| che buona e santa era, il re piú fiate ebbe animo di 43 I, 1| ciò governarsi, disse al re: — Che dobbiam noi fare? 44 I, 1| a lui che è porco, ma al re e a me; che, al fine, di 45 I, 1| questo, la reina andò al re e raccontògli il tutto; 46 I, 1| poteva avicinare, fu dal re e dalla reina per l’eccesso 47 I, 1| venuta nuora d’un potente re. Sentendo la reina la grata 48 I, 1| bellissimo figliuolo. Il che al re e alla reina fu di grandissimo 49 I, 1| accendere i torchi, e con il re se n’andò alla camera del 50 I, 1| teneva. Il che vedendo, il re e la reina molto si rallegrorono: 51 I, 1| rallegrorono: e ordinò il re che, avanti alcuno indi 52 I, 1| tanta fu l’allegrezza del re e della reina per lo rinnovato 53 I, 1| non se ne morisseno. Il re Galeotto, veggendo avere 54 I, 1| figliuolo, il quale, chiamato re porco, con molto sodisfacimento 55 I, 2| Luciana, figliuola~di Luciano re, in moglie, che prima per 56 I, 2| ebbe una figliuola d’un re: come per lo mio ragionare 57 I, 2| ligustico, la quale Luciano re signoreggiava, fu giá una 58 I, 2| dirimpetto del palazzo di Luciano re: il quale aveva una figliuola 59 I, 2| ventura.~La figliuola del re, avendo udito Pietro altamente 60 I, 2| Luciana, figliuola di Luciano re, gravida si trovi. — Il 61 I, 2| eccesso sofferire, con Luciano re suo marito lo volse communicare. 62 I, 2| communicare. Il che inteso dal re, da cordoglio volse morire. 63 I, 2| amava la figliuola, pregò il re che la riserbasse fino a 64 I, 2| che piú gli aggradiva. Il re, che pur le era padre, mosso 65 I, 2| somma bellezza, non puote il re sofferire che ucciso fusse, 66 I, 2| potesse agguagliare, parve al re di far una isperienza, se 67 I, 2| potesse trovare. Laonde il re fece fare un publico bando 68 I, 2| Secondo il comandamento del re tutti vennero al palazzo 69 I, 2| e passavano dinanzi al re, e dopo secondo i loro ordini 70 I, 2| ubidire al comandamento del re? — A cui Pietro rispose: — 71 I, 2| adunque tutti appresentati al re, e dopo messisi a sedere, 72 I, 2| dopo messisi a sedere, il re comandò che ’l bimbo in 73 I, 2| dimostrando l’uscio col dito. Il re, che giá si accorgeva degli 74 I, 2| sua presenza, conobbe il re che egli era Pietro pazzo. 75 I, 2| abbracciò. Il che vedendo il re, doglia sopra doglia li 76 I, 2| costoro nel cospetto del re fossero decapitati ed arsi, 77 I, 2| scorno. E però persuase al re che ordinasse una botte, 78 I, 2| andare alla buona ventura. Al re tale arricordo molto piacque: 79 I, 2| altrimenti successe di ciò che ’l re e la reina pensato avevano. 80 I, 2| largamente essequito.~Il re e la reina, arricordandosi 81 I, 2| e Luciana, figliuola del re, li conobbero; e scesi giú 82 I, 2| benignamente i ricevettero. Ma il re e la reina, perciò che erano 83 I, 2| nel giardino: il quale al re ed alla reina tanto piacque, 84 I, 2| bello, non avedendosi il re, occultamente nel seno gli 85 I, 2| E volendosi partire il re, disse il guardiano a Luciana: — 86 I, 2| turbarsi; e voltatasi al re, disse: — Sacra Maestá, 87 I, 2| che ogni altra cosa. — Il re, che non sapeva la trama, 88 I, 2| cadde. Il che vedendo, il re tutto suspeso e stupefatto 89 I, 2| ingratitudine mostrate. — Il re, che di ciò era innocente, 90 I, 2| grandissima festa e trionfo. Ed il re fece a Pietro Luciana sposare; 91 I, 2| lungo tempo visse. Ed il re, venendo al fine della sua 92 I, 2| FAVOLA II.~Dalfreno re di Tunisi ha due figliuoli: 93 I, 2| figliuola di Attarante re di Damasco, in moglie ottiene.~[ 94 I, 2| Livoretto, figliuolo del gran re di Tunisi: il quale dopo 95 I, 2| fa, un famoso e possente re, Dalfreno per nome chiamato; 96 I, 2| ragione aspettava. Laonde il re, veggendosi per sua mala 97 I, 2| E dimorando l’infelice re in questi dolorosi pensieri, 98 I, 2| ed alta impresa. Né vi è re, né principe, né signore, 99 I, 2| nostro. — Il proponimento del re assai piacque a Listico 100 I, 2| contento di quello che fu al re e alla reina; perciò che 101 I, 2| figliuola di Attarante re di Damasco; e alla cittá 102 I, 2| la figliuola di Attarante re di Damasco nella tua balía? — 103 I, 2| Bellisandra, figliuola d’Attarante re di Damasco, nel mio potere, 104 I, 2| Bellisandra figliuola del re, la quale lo strepito del 105 I, 2| che l’unica figliuola del re è di quello fieramente innamorata. 106 I, 2| valeva il paterno regno. Il re, inteso l’immoderato pregio, 107 I, 2| che, partito che fusse il re, ambedue anderebbeno al 108 I, 2| raddolcí; e partito che fu ii re, la madre per un messaggero 109 I, 2| esser figliuolo di Dalfreno re di Tunisi, e Livoretto veramente 110 I, 2| matrigna di Ferrandino, re di Napoli, ad uccidere.~ 111 I, 2| di Biancabella; e molti re, prencipi e marchesi da 112 I, 2| sopragiunse Ferrandino, re di Napoli, la cui prodezza 113 I, 2| Volse la fortuna che il re di Tunisi fece un grandissimo 114 I, 2| dolore della partita del re, disperso aveva un fanciullo, 115 I, 2| Biancabella teneva nel letto del re una delle sue figliuole, 116 I, 2| dirimpetto del palazzo del re, ivi si posero a sedere. 117 I, 2| giamai. Fattosi Ferrandino re la mattina per tempo alla 118 I, 2| giovane, accostatasi al re, dolcemente lo pregò che 119 I, 2| con esso loro desinare. Il re, che non aveva il cuor di 120 I, 2| del deputato invito, il re, la reina e la matrigna, 121 I, 2| mani, il siniscalco mise il re e la reina ad una tavola 122 I, 2| piedi; e voltatasi verso il re e la reina, disse: — Signor, 123 I, 2| di laude ed in onore del re cantasse. La quale, ubidientissima 124 I, 2| fattasi al dirimpetto del re, con soave e dilettevol 125 I, 2| Samaritana, e addimandò al re qual convenevole pena, qual 126 I, 2| coprire, non aspettò che ’l re rispondesse, ma audacemente 127 I, 2| voltatasi Samaritana al re, con allegra faccia gli 128 I, 2| vecchiarello, che in presenza del re le pettinassino i biondi 129 I, 2| maggior certezza dimostrò al re il candidissimo collo di 130 I, 2| cristallo traspareva. Il re, conosciuto che ebbe per 131 I, 2| furono maritate; e Ferrandino re con la sua Biancabella e 132 I, 2| premio Doralice figliuola del re in moglie ottiene.~(Alteria:]~— 133 I, 2| imperio teneva Odescalco re, molto potente e valoroso, 134 I, 2| appareva. La figliuola del re, considerata la diformitá 135 I, 2| Doralice, figliuola del re, che ad una superba finestra 136 I, 2| voce cominciò gridare. Il re, che non molto lontano era 137 I, 2| cielo, alla presenza del re incontanente lo portorono. 138 I, 2| e le relucenti arme, il re vide un vago giovanetto; 139 I, 2| sopravenuto. Dil che il re e Doralice e tutta la cittá 140 I, 2| voler al tutto, ancor che il re consentire non le volesse, 141 I, 2| cominciorono sonare. Il re questo udendo si maravigliò, 142 I, 2| il noncio, ed annonciò al re come Fortunio suo genero 143 I, 3| FAVOLA I.~Ricardo, re di Tebe, ha quattro figliuole: 144 I, 3| capita nella corte~di Cacco, re della Bettinia, il quale 145 I, 3| dopo la gran servitú, di re Cacco moglie divenuta, rimase 146 I, 3| regnava ne’ passati tempi un re, Ricardo per nome chiamato, 147 I, 3| Valeriana, figliuola di Marliano re di Scozia, donna nel vero 148 I, 3| figliuole in tre potentissimi re di corona: l’una nel re 149 I, 3| re di corona: l’una nel re di Scardona, l’altra nel 150 I, 3| di Scardona, l’altra nel re dei Goti, la terza nel re 151 I, 3| re dei Goti, la terza nel re di Scizia, ed assignata 152 I, 3| soccorso, viveva il buon re con Valeriana sua diletta 153 I, 3| anni, la reina, di cui il re non aspettava piú prole, 154 I, 3| bellissima bambina, la quale dal re fu non meno ben veduta ed 155 I, 3| per sé, era Costanza dal re e dalla reina e da tutti 156 I, 3| perfetta, e non avendo il re piú statotesoro di poterla 157 I, 3| poterla in alcun potente re orrevolmente maritare, molto 158 I, 3| amorevoli parole confortava il re che stesse cheto e punto 159 I, 3| marchese di Vivien. Laonde il re insieme con la reina chiamò 160 I, 3| camera a sedere, disse il re: — Costanza, figliuola mia 161 I, 3| maritate in tre potenti re, dandole grandissimo tesoro 162 I, 3| tre sorelle, non avrò un re convenevole alla persona 163 I, 3| E preso commiato dal re e dalla reina, non senza 164 I, 3| allora signoreggiava Cacco re della Bettinia, ed era capo 165 I, 3| ampio ed alto palazzo del re, le cui colonne erano di 166 I, 3| alquanto in su, vide il re che stava sopra un verone 167 I, 3| riverentemente lo salutò. Il re, vedendo il giovanetto 168 I, 3| Giunto che egli fu dinanzi al re, addimandollo donde egli 169 I, 3| amore che servire si dee. Il re, a cui molto piaceva l’aspetto 170 I, 3| primieramente ringraziò il re, e dopo accettollo per signore, 171 I, 3| d’uomo agli servigi del re, con tanta leggiadria lo 172 I, 3| ma temeva fortemente il re, che sommamente l’amava 173 I, 3| uomini del paese, ed il re desiderava molto di averne 174 I, 3| cuore di prenderne uno ed al re appresentarlo. Laonde la 175 I, 3| sapeva il desiderio del re, ragionando un giorno con 176 I, 3| parole dell’astuta reina al re: il quale subito fece chiamare 177 I, 3| altrove procedere che dal re, non volse contristarlo; 178 I, 3| bianchissimo pane. — Il re incontamente essequí tutto 179 I, 3| Costanzo al cospetto del re e della reina e delle sue 180 I, 3| picciola maraviglia.~Vedendo il re che Costanzo aveva adempiuto 181 I, 3| perciò che ella sapeva che ’l re era consueto andarsene ogni 182 I, 3| che egli parlasse; ma il re non ebbe mai tanta forza 183 I, 3| parlare. Onde, andatasene al re, disse: — Monsignor lo re, 184 I, 3| re, disse: — Monsignor lo re, piú e piú volte siete andato 185 I, 3| Il che intendendo, il re immantinente fece Costanzo 186 I, 3| Ed andatosi insieme col re alla prigione del satiro, 187 I, 3| udendo, Costanzo disse al re: — Partiamsi, che dimane 188 I, 3| Partitisi adunque, il re e Costanzo ordinarono che 189 I, 3| sei Costanza. — Il che il re in quel punto non intese 190 I, 3| Ma quando innanzi al re e alla reina fosti, che 191 I, 3| fieramente me ne ridei, perché il re ed ancor tu credete che 192 I, 3| sono; — e poi si tacque. Il re, questo intendendo, stette 193 I, 3| Ed in quello instante il re fece accendere un grandissimo 194 I, 3| gli ambasciatori a Ricardo re ed a Valeriana sua moglie 195 I, 3| Costanza era maritata in un re, tutti ne sentirono quella 196 I, 3| reina rimase, e con Cacco re lungamente visse. —~ 197 I, 3| FAVOLA III.~Ancilotto, re di Provino, prende per moglie 198 I, 3| persequitati dalla madre del re,~per virtú d’un’acqua d’ 199 I, 3| passò per quindi Ancilotto re, che per suo diporto con 200 I, 3| avessi il maestro di casa del re per mio marito, mi do sto 201 I, 3| secretissimo cameriere del re per marito, farei tanta 202 I, 3| questo, che se io avessi il re per mio marito, gli farei 203 I, 3| il quale subito corse al re, e precisamente li raccontò 204 I, 3| avevano insieme detto. Il re, inteso cotal tenore, le 205 I, 3| detto. Il che ad Ancilotto re molto piacque. Ed indi non 206 I, 3| dispiacquero alla madre del re; perciò che, quantunque 207 I, 3| grandezza ed alla potenza del re, per esser feminella vile, 208 I, 3| fussero detti cognati del re suo figliuolo. Onde tanto 209 I, 3| che fu di sommo piacere al re, il quale con grandissima 210 I, 3| sta’ promessi da lei. Al re dopo alquanti accadette 211 I, 3| promise.~Partito adunque il re ed andatosene al suo viaggio, 212 I, 3| reina quando era poncella al re aveva promesso, avevano 213 I, 3| proterva e maligna madre del re, priva d’ogni caritativa 214 I, 3| la reina in disgrazia del re venisse. Appresso questo, 215 I, 3| vostro figliuolo e nostro re una donna di vilissimo 216 I, 3| riserbalo, acciò che, quando il re verrá, possa il bel frutto 217 I, 3| bambina, Serena.~Ancilotto re stavasi allegro, sempre 218 I, 3| perciò che l’astuta madre del re, tantosto che s’accorse 219 I, 3| madre. Il che udendo, il re molto si turbò, e quasi 220 I, 3| corteggiana invidia, venne al re pietá di farla morire; ma 221 I, 3| Provino, cittá d’Ancilotto re suo padre; ed ivi, presa 222 I, 3| cadevano. Avenne che il re un giorno andando per la 223 I, 3| vedutoconosciuto il re, discesero giú dalle scale, 224 I, 3| riverentemente il salutorono. Il re, che aveva l’occhio d’un 225 I, 3| cotesta cittá. — Disse il re: — Piacemi molto; e come 226 I, 3| Serena. — Disse allora il re: — Per cortesia tutta tre 227 I, 3| accettorono lo invito. Il re, ritornato al palagio, disse 228 I, 3| cara, che i figliuoli del re vivono, e son piú belli 229 I, 3| comprendere per le parole del re, i vivono, e del vostro 230 I, 3| passaro molti , che ’l re da capo vide i giovanetti; 231 I, 3| cagione. — Allora disse il re: — Vi aspettiamo dimattina 232 I, 3| escusorono. Ritornato il re al palazzo, disse alla madre 233 I, 3| dopo’alquanti giorni, il re vide i giovanetti; e fattigli 234 I, 3| intertenuti. — Disse il re: — Nel giorno sequente vi 235 I, 3| Ritornato al palazzo, il re disse alla madre che ancor 236 I, 3| con esso lui. La madre del re, udendo tai parole, si trovò 237 I, 3| contenti si ritornorono.~Il re, che sovente passava davanti 238 I, 3| giorni che furono veduti dal re; il quale gli addimandò 239 I, 3| emendare ogni suo fallo. Il re, sentito il loro infortunio 240 I, 3| l’ugel bel verde, con il re lietamente entrorono nel 241 I, 3| fornito il desinare, disse al re: — Noi vogliamo, innanzi 242 I, 3| maravigliosamente ballare. Di che il re ed i circostanti ne sentivano 243 I, 3| parlare, e disse: — O sacro re, che meritarebbe colui che 244 I, 3| A cui l’astuta madre del re primamente rispose: — Non 245 I, 3| sarete. — Il che udendo, ’l re rimase tutto suspeso. Ma 246 I, 3| venne alla presenza del re: la quale, quantunque lungo 247 I, 3| Ed allora conoscendo il re il successo della cosa, 248 I, 3| venuto il giorno seguente, il re comandò che in mezzo della 249 I, 3| alcuna abbruggiate. Ed il re poi con la cara moglie e 250 I, 3| Nerino, figliuolo di Gallese re di Portogallo, innamorato 251 I, 3| pienamente comprendere.~Gallese, re di Portogallo, ebbe un figliuolo, 252 I, 3| etá perfetta, determinò il re di mandarlo in studio a 253 I, 3| venne Nerino, figliuolo del re, in chiesa; e veduta Genobbia, 254 I, 3| era Nerino, figliuolo del re di Portogallo, di lei fieramente 255 I, 4| figliuolo di Filippo Maria re di Cicilia, libera un uomo~ 256 I, 4| la madre per temenza del re~manda il figliuolo in essilio. 257 I, 4| avenne al figliuolo d’un re; il quale avendo liberato 258 I, 4| passati tempi era signore re Filippo Maria, uomo saggio, 259 I, 4| Guerrino per nome chiamato. Il re d’andare alla caccia vie 260 I, 4| E messosi in ordine il re con duo suoi baroni e dei 261 I, 4| atteso fusse. E perché il re lo aveva sommamente caro, 262 I, 4| reina; né era giorno che il re per suo trastullo non l’ 263 I, 4| passorono molti giorni, che il re da capo si mise in punto 264 I, 4| alla reina.~Mentre che il re era alla caccia, venne gran 265 I, 4| ne dolse, temendo che ’l re, venendo dalla caccia, il 266 I, 4| dalla madre partito, che il re dalla caccia al palazzo 267 I, 4| rispose: — Non vi turbate, o re, che Guerrino, com’egli 268 I, 4| narrato le fu. Il che il re intendendo, molto si risentí. 269 I, 4| per le loro bisogna. Al re, intendendo questo, doglia 270 I, 4| arrebbe. Ritornato il povero re alquanto in sé, e posto 271 I, 4| Guerrino della prigione di re Filippo Maria sciolto. Costui, 272 I, 4| quale a quei tempi Zifroi re signoreggiava. Questo re 273 I, 4| re signoreggiava. Questo re Zifroi aveva due figliuole 274 I, 4| chiamava; ed erano amate dal re, che per l’altrui occhi 275 I, 4| ucciderli ardisse. Laonde il re, vedendo il paese tutto 276 I, 4| venire alle orecchie del re: quale, bramoso della morte 277 I, 4| Il che intendendo, Zifroi re immantinente comandò che 278 I, 4| disse a Guerrino che solo al re dovesse andare, perciò che 279 I, 4| intendendo, alla presenza del re si appresentò; e fattagli 280 I, 4| dimandato lo aveva. A cui Zifroi re disse: — Guerrino, la cagione 281 I, 4| intesa l’alta proposta del re, molto si maravigliò: negando 282 I, 4| che gli erano imposte. Il re della risposta di Guerrino 283 I, 4| Partitosi Guerrino dal re e ritornato all’ostello, 284 I, 4| tu sarai vincitore, ed il re conseguirá il desiderio 285 I, 4| suo. Ritorna adunque al re, e dilli che tu vuoi che ’ 286 I, 4| Ritornato Guerrino al re, gli disse ciò che il giovane 287 I, 4| giovane gli aveva imposto. Il re, fatto venire un ottimo 288 I, 4| voleva ubidire, se ne andò al re, e lamentossi del maestro 289 I, 4| l’aveva voluto. Laonde il re, fattolo chiamare, strettamente 290 I, 4| che ’l comandamento del re stringeva, fece i ferri 291 I, 4| cavallo e appresentarlo al re. Il perché uomini e donne 292 I, 4| come promesso aveva, al re lo presentò.~Il re con tutta 293 I, 4| aveva, al re lo presentò.~Il re con tutta la cittá fece 294 I, 4| fecero intendere a Zifroi re come Guerrino con agevolezza 295 I, 4| grado. Il che inteso dal re, egli fece quello istesso 296 I, 4| che veramente pesava, il re minacciò di farlo suspendere 297 I, 4| popolo se ne tornò, ed al re l’appresentò. E tutti per 298 I, 4| libertá lo lasciò.~Zifroi re, non avendo ancora guidardonato 299 I, 4| severa proposta di Zifroi re, molto si maravigliò; e 300 I, 4| meritava questo; né ad un tanto re come siete voi, tal cosa 301 I, 4| aggrada. — Or va, disse il re, — e non piú tardare; e 302 I, 4| che detto gli aveva Zifroi re. Il compagno, di ciò facendo 303 I, 4| di risolversi con Zifroi re, amenduo al palazzo se n’ 304 I, 4| palazzo se n’andorono. Ed il re ordinò che Potenziana ed 305 I, 4| una dall’altra, dissel re: — Qual di queste due vuoi 306 I, 4| sospeso, nulla rispondeva. Il re, curioso di vedere il fine, 307 I, 4| rispose: — Sacratissimo re, se il tempo fugge, il termine 308 I, 4| questa lunga aspettazione il re, Guerrino e tutti gli altri, 309 I, 4| diletto compagno, disse il re: — Orsú, Guerrino, che fai? 310 I, 4| tutto il popolo, Zifroi re glie la diede in moglie; 311 I, 4| figliuolo di Filippo Maria re di Sicilia. Laonde Zifroi 312 I, 4| una poavola,~di Drusiano re di Boemia moglie divenne.~[ 313 I, 4| sovenuta, d’uno ricco e potente re moglie divenne. E quantunque 314 I, 4| terreno.~Occorse che Drusiano re, andando un giorno per suo 315 I, 4| presala in mano, la portò al re. Il quale senz’alcun sospetto 316 I, 4| subito tutti corsero al re; e vedutolo che in terra 317 I, 4| giorno. Ritornato l’affannato re al suo palazzo con la poavola 318 I, 4| Ed essendo il travagliato re fieramente tormentato, 319 I, 4| vennero al palazzo ed al re s’appresentorono. Cassandra, 320 I, 4| tormentava il sconsolato re. Adamantina, che alquanto 321 I, 4| staccò; ed abbandonato il re, saltolle nelle braccia. 322 I, 4| braccia. Il che vedendo, il re tutto attonito e sbigottito 323 I, 4| riposo. Ristaurato Drusiano re dallo intenso dolore, e 324 II, 7| e Violante figliuola del re per moglie prende.~[Alteria:]~— 325 II, 7| damigella della figliuola del re, la quale per suo diporto 326 II, 7| Violante, unica figliuol del re, vidde l'anello: e preso, 327 II, 7| ragionava.~Avenne che al re, padre di Violante, sopragiunse 328 II, 7| incurabile: e di in il re peggiorava. Il che venne 329 II, 7| ed entrato in camera del re, l'addimandò della sua infermitá; 330 II, 7| vi sgomentate. — Disse il re: — Maestro mio, se voi curarete 331 II, 7| ma una sola grazia. Il re promise concedergli ogni 332 II, 7| della figliuola vostra. — Il re, intesa la picciola domanda, 333 II, 7| diligente alla cura del re, tanto operò, che in dieci 334 II, 7| fu liberato. Risanato il re e restituito alla pristina 335 II, 7| presenza del medico fece il re chiamare la figliuola, e 336 II, 7| al padre, fece quanto il re le aveva comandato; non 337 II, 7| robino, denegava averlo. Il re, questo udendo, disse al 338 II, 7| sequente, il medico ritornò al re; ed udita la cattiva risposta, 339 II, 7| mani della figliuola. Il re, chiamata la figliuola in 340 II, 7| uccise ed in presenza del re e della figliuola il divorò. 341 II, 7| divorò. Il che vedendo, il re stupefatto rimase; e Dionigi, 342 II, 7| propria forma, narrò al re il tutto, e di consentimento 343 II, 8| FAVOLA I.~Galafro, re di Spagna, per le parole 344 II, 8| Galeotto, figliuolo di Diego re di Castiglia, rimane aggabbata.~[ 345 II, 8| piacere.~Galafro, potentissimo re della Spagna, fu uomo a' 346 II, 8| imperio sottomesse. Venuto il re alla senile etá, prese per 347 II, 8| era sommamente amata dal re, né ad altro pensava che 348 II, 8| trovandosi un giorno il re a ragionamento con uno chiromante, 349 II, 8| chiromante, inteso il voler del re, prese la sua mano e diligentemente 350 II, 8| nella faccia divenne. Il re, vedendo il chiromante muto 351 II, 8| chiromante, assicurato dal re di poter liberamente parlare, 352 II, 8| dichiarerolle il tutto. Sappi, o re, che la moglie che tanto 353 II, 8| diligenza la custodisci. — Il re, questo intendendo, rimase 354 II, 8| secreta tenesse. Or stando il re in questo affannoso pensiero, 355 II, 8| intorno la fama, come Galafro re aveva fabricata la rocca, 356 II, 8| Galeotto, figliuolo di Diego re di Castiglia; il quale, 357 II, 8| pigione. Avenne che Galafro re una mattina per tempo montò 358 II, 8| non da cittadini, ma da re, prencipi e gran signori; 359 II, 8| che il comandamento del re era grande e gli andava 360 II, 8| qua, sino attanto che 'l re venga: ed egli, giusto e 361 II, 8| mercatante, temette che il re non sopragiungesse; e contra 362 II, 8| starò sino a tanto che 'l re vostro venga: ed egli, magnanimo 363 II, 8| guardiani, che temevano che 'l re non venisse ed ivi il giovane 364 II, 8| reina, udendo le parole del re, e pensando che dicesse 365 II, 8| prostratasi a terra, disse al re: — O re, sappi ch'io ti 366 II, 8| terra, disse al re: — O re, sappi ch'io ti ho tradito, 367 II, 8| ottener grazia e perdono. — Il re, che non sapeva la cosa, 368 II, 8| qual cosa intesa, disse il re: — Madama, sta di buona 369 II, 8| Rodolino, figliuolo di Lodovico re di Ungheria, ama Violante 370 II, 8| graziose donne, che Lodovico re di Ungheria ebbe un solo 371 II, 8| innamoramento suo. Laonde il re, chiamato un giorno a sé 372 II, 8| Rodolino, inteso il parlar del re, si sbigottí e quasi muto 373 II, 8| disposto di ubedirvi. — Il re, intesa la benigna risposta 374 II, 8| che fu di somma letizia al re, ma d'infinito dolor a Rodolino, 375 II, 8| Rodolino, figliuolo del re, giacer seco e nelle sue 376 II, 8| porta del regal palazzo. Il re, intesa la trista nuova, 377 II, 8| Il che inteso, ordinò il re che si apparecchiassero 378 II, 8| suo diletto amante. Il re, che sapeva l'innamoramento 379 II, 8| gentile dominationes vestrae re aliqua? Placet ut sternantur 380 II, 9| risposta, disse: — Io son il re di tutti gli animali. — 381 II, 9| trova la figliuola del re, che~deveva esser divorata 382 II, 9| sorte alla figliuola del re, la quale e di bellezza 383 II, 9| e vidde la figliuola del re che giá era venuta per esser 384 II, 9| in capo aveva, disse al re: — Signore, la figliuola 385 II, 9| fiera, e appresentollo al re. Il re, considerando il 386 II, 9| appresentollo al re. Il re, considerando il teschio 387 II, 9| liberazione della figliuola del re, deverla aver per moglie. 388 II, 9| esser stato l'uccisore, al re se n'andò; e trattosi il 389 II, 9| gli disse: — Sacratissimo re, egli è cosa detestabile 390 II, 9| dracone. E però, sacratissimo re, aprite gli occhi, non tenete 391 II, 9| di buon cuor vi ama. — Il re, udito che ebbe l'eremita 392 II, 9| io conoscesse mai. — Il re, giá invaghito del giovane, 393 II, 9| L'eremita, partito dal re, ritornò al suo tugurietto, 394 II, 9| animali e con l'eremita al re se ne andò; e appresentatosi, 395 II, 9| uccisi la fiera. — Disse il re: — E che fede me ne darai 396 II, 9| troverete senza lingua. — Il re fecesi recar il teschio, 397 II, 9| uccisore della crudel fiera. Il re, per lo detto della figliuola 398 II, 9| estinto. Il che intendendo, il re fece grandissima inquisizione; 399 II, 9| stupefatti; e subito corsero al re, e gli dissero, Cesarino 400 II, 9| vivere. Inteso questo, il re e la figliuola, che Doratea 401 II, 9| divennero. Il che veggendo, il re ebbe non poco sospetto contra 402 II, 9| confessorono il tutto. Il re senza indugio le fece vive 403 II, 10| dissegli voler parlare col re: il qual, inteso che era 404 II, 10| aveva: e appresentollo al re. Il re, accettato il dono, 405 II, 10| appresentollo al re. Il re, accettato il dono, l'addimandò 406 II, 10| aveva superiore. Onde il re le fece assai accoglienze, 407 II, 10| vivanda; e tolta licenzia dal re, a Costantino portolle. 408 II, 10| fastidio alli corteggiani del re, disse al patrone: — Signor, 409 II, 10| annega! — Il che sentendo il re, e considerando che molte 410 II, 10| panni, fu menato dinanzi al re, il quale lo ricevette con 411 II, 10| presso, disse: — Sappi, o re, che alcuni ladroni avevano 412 II, 10| Il che intendendo, il re ordinò che fusse ben governato 413 II, 10| e compiuti i triunfi, il re fece caricare dieci muli 414 II, 10| spazio di tempo, che Morando, re di Boemia, morí; ed il popolo 415 II, 10| il popolo gridò per suo re Costantino Fortunato per 416 II, 10| Elisetta figliuola del morto re, a cui per successione aspettava 417 II, 10| povero e mendico, signore e re rimase; e con la sua Elisetta 418 II, 10| figliuola di Crisippo, re di Novara; la quale infine 419 II, 10| Tarquinia figliuola di Crisippo, re di Novara; ed era tra loro 420 II, 10| acciò sola non rimanesse.~Il re di Novara, persa ch'ebbe 421 II, 10| ducati ducento. I soldati del re presero il cammino verso 422 II, 10| Tarquinia figliuola di Crisippo re di Novara, e molto si rallegrorono 423 II, 10| che egli presentisse il re volerla maritare, a Novara 424 II, 10| madre, a Novara se ne . Il re, veduta la ricuperata figliuola, 425 II, 10| bella come rosa; e Crisippo re divulgò la fama di volerla 426 II, 10| liberai la figliuola del re di Novara da ladroni presa, 427 II, 10| ordinò che, volendola il re maritare, io me ne vada 428 II, 10| ed arrò la figliuola del re per moglie, perciò che io 429 II, 10| che guardava in piazza. Il re, veduto che ebbe il giovane 430 II, 10| vorrei, che costui. — E il re, che quello bramava: — E 431 II, 11| trattavano gli secreti de' re e signori a dirgli nell' 432 II, 12| FAVOLA XII.~Guglielmo re di Bertagna, aggravato d' 433 II, 12| altramente avenne ad uno re, il quale per conservar 434 II, 12| inteso il caso di Guglielmo re di Bertagna, il quale a' 435 II, 12| propizia. Avenne che il re gravemente s'infermò: ma 436 II, 12| speranza di vita. Laonde il re ordinò che tutti i medici 437 II, 12| parere. Intesa la voluntá del re, tutti i medici, di qualunque 438 II, 12| palazzo regale e dinanzi al re s'appresentarono. Tra questi 439 II, 12| l'uscio della camera del re, che appena si puotea vedere, 440 II, 12| tutti i medici dinanzi al re, disse Guglielmo: — Eccellentissimi 441 II, 12| origine dell'infermitá del re e de' rimedi che s'hanno 442 II, 12| gli altri suoi dottori. Il re, poscia che intese chiaramente 443 II, 12| Fulli risposto che no. Il re, ch'aveva adocchiato uno, 444 II, 12| dall'arte è schernita. Il re fecegli intendere che venisse 445 II, 12| dandogli un bel saluto. Il re, fattolo prima onorevolmente 446 II, 12| Maestá. — Allora disse il re: — Maestro Gotfreddo, voi 447 II, 12| ordine dato da Gotfreddo al re cerca la norma del suo viver, 448 II, 12| ridere; e voltatisi verso il re, dissero: — Questi sono 449 II, 12| da esser fatte a un tanto re! — e in tal maniera lo schernivano. 450 II, 12| maniera lo schernivano. Il re, vedendo le tante risa che 451 II, 12| lungamente. — Piacque molto al re il consiglio datoli da Gotfreddo, 452 Not | porta corona, né si può dir re;~né prete, e l'ore canta


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