Libro, Notte
1 I, I| quanto mai alcun’altra donna trovar si potesse. La quarta
2 I, I| tutte quelle ch’in ogn’altra donna si vedessero giammai. Queste
3 I, I| maniera cantorono:~Gli atti, donna gentil, modesti e grati,~
4 I, I| sarebbe stato, se altra donna che io al favoleggiare avesse
5 I, I| moglie una prudente e accorta donna e non di basso legnaggio,
6 I, I| cordialissimamente amava, che altra donna per moglie prendere non
7 I, I| commesso. Morta la bella donna ed orrevolmente sepolta,
8 I, I| perciò che, se l’uomo ama la donna, la donna disama lui, e,
9 I, I| l’uomo ama la donna, la donna disama lui, e, pel contrario,
10 I, I| e, pel contrario, se la donna ama l’uomo, l’uomo sommamente
11 I, I| mai uomo che tanto amasse donna, quanto egli amava lei.
12 I, I| bellezza che ad una bella donna si convengono, la cominciò
13 I, I| Il che intendendo, la donna tutta si smarrí; e levatasi
14 I, 1| piú savia e la piú ricca donna che si truovi: ma che’l
15 I, 1| felice e la piú contenta donna che si trovi. — A cui Meldina
16 I, 1| porco, essendo con la sua donna in piacevoli ragionamenti,
17 I, 1| ora l’una ed ora l’altra donna, e tutte molto piacendoli,
18 I, 1| cosí le disse: — Valorosa donna, tanta è la bellezza vostra,
19 I, 1| vedessi giamai. E non vi è donna veruna a cui cotanto amore
20 I, 1| venire suggetto a tanta donna, la quale come uccello mi
21 I, 1| altronde dipende. — La giovane donna, che Pantemia si chiamava,
22 I, 1| graziata e la piú bella donna che in Bologna allora si
23 I, 1| quale a ciascaduna altra donna vi fa superiore, e me come
24 I, 1| mi raccomando. — La bella donna, che Sinforosia si appellava,
25 I, 1| marito. Il che intendendo, la donna finse di smarrirsi: e non
26 I, 1| il pericolo suo e della donna, senza mettersi alcun vestimento
27 I, 1| dell’astuzia della malvagia donna, entrò nel camerino; e posto
28 I, 1| miserello dello inganno della donna, vide in una parte del magazzino
29 I, 1| ottimi vini. Aveva la sagace donna alloppiato il vino per far
30 I, 1| vestimento che io fei alla mia donna? Non è questa la cuffia
31 I, 1| di loro addimandò la sua donna dove era stata quella sera
32 I, 1| tanto desiata. L’onesta donna, veduto che ebbe il giovane
33 I, 1| proposta una nobile e gentil donna di somma bellezza, Silvia
34 I, 1| gioie ed altre cose che a donna possino appartenere; perciò
35 I, 1| adornata, che non vi era altra donna nella cittá che se le potesse
36 I, 1| solenne festa. Ciascheduna donna a piú potere s’ingegnava
37 I, 1| né piú Ticco, né Tacco, donna, che non m’avrai piú nel
38 I, 2| vedevansi segni evidentissimi di donna gravida. La madre della
39 I, 2| anni, che ancora i segni di donna non dimostrava, ingravidar
40 I, 2| una graziosa ed accorta donna, di lei ebbe duo figliuoli,
41 I, 2| soldano, che disdire all’amata donna non voleva, anzi con ogni
42 I, 2| per sodisfare alla diletta donna, senza mutare altro consilio,
43 I, 2| con Bellisandra sua amata donna in dolci ragionamenti si
44 I, 2| Ma la perfida e scelerata donna, perseverando nel suo mal
45 I, 2| trite ossa e i nervi, la donna fece una imagine molto superba,
46 I, 2| necessaria molto che la donna, di qualunque stato e condizione
47 I, 2| ascendendo, nel ventre della donna si puose, ivi chetamente
48 I, 2| che voleva che niuna altra donna si trovasse, che a lei in
49 I, 2| appresso. Ma la scelerata donna lo confortava, e gli diceva
50 I, 2| Mentre che la infelice donna dimorava in cotal passione,
51 I, 2| che si degnasse con la sua donna di voler un giorno con esso
52 I, 2| una valorosa e gentilesca donna, nominata Alchia; la quale,
53 I, 2| bionde trezze della vaga donna si nascose. Odescalco, corso
54 I, 2| il perturbato animo della donna, con dolcissime parole che
55 I, 2| l’ostinata voglia della donna; la quale, vinta dalla leggiadria
56 I, 2| sarò ancor io vestita. — Donna, — disse Fortunio, — se
57 I, 2| alto mare entrò. La mesta donna, cosí navigando con tranquillo
58 I, 2| schiumose onde, disse alla donna: — Donna, donami quel pomo;
59 I, 2| onde, disse alla donna: — Donna, donami quel pomo; perciò
60 I, 2| innamorata molto. — A cui la donna rispose non volerglielo
61 I, 2| piú allora vedere. Alla donna, che ogni cosa attentamente
62 I, 2| dalla sirena veduto, alla donna lo richiese in dono. Ma
63 I, 2| nell’onde s’attuffò. La donna tutta tacita e sospesa stavasi
64 I, 2| onorava molto, sí come a tanta donna, quanto ella era, conveniva.
65 I, 2| vedendo i portamenti della donna, che dimostravano il lei
66 I, 2| intendersi di cose amorose. Ma la donna, credendo lui del suo amore
67 I, 2| del lascivo amore della donna, non però osava dirle cosa
68 I, 2| offenderla. Ma la giá infiammata donna, accortasi della pocagine
69 I, 2| volerle assai bene. La sciocca donna, vedendolo giá del suo amore
70 I, 2| lusinghe della impudica donna, rispose: — Altro non volete
71 I, 2| d’ardire ed abbracciò la donna; e seco consumò gli ultimi
72 I, 2| Travaglino, partita che fu la donna, tutto sospeso rimase; e
73 I, 3| di Marliano re di Scozia, donna nel vero compiuta, bella
74 I, 3| Appresso questo, non come donna, ma come valente e ben disposto
75 I, 3| tante che ella non aveva donna che a lei si potesse agguagliare,
76 I, 3| considerando che per esser donna non poteva saziare la sua
77 I, 3| piú volte udito la bella donna gemere, ramaricarsi e piangere,
78 I, 3| Achetata alquanto la bella donna, e considerata la qualitá
79 I, 3| osservanza, che ciascheduna donna, di adulterio dal marito
80 I, 3| del serpe ponesse; e se la donna il falso giurato aveva,
81 I, 3| podestá aveva mandato per la donna che comparesse a far sua
82 I, 3| collo alla disconsolata donna, ed un saporoso bascio le
83 I, 3| morte meritava, quale la donna patire doveva. Ma per che
84 I, 3| figliuolo e nostro re una donna di sí vilissimo sangue,
85 I, 3| l’ugel bel verde pregò la donna di grazia che lo lasciasse
86 I, 3| fu lasciato appresso la donna; la quale con non picciola
87 I, 3| etá, non potesse vedere donna alcuna, se non la madre
88 I, 3| adietro non aveva veduta donna alcuna eccetto la madre
89 I, 3| non si trovava al mondo donna che fusse piú bella, piú
90 I, 3| Nerino, io ho veduta una donna di tal bellezza, che quando
91 I, 3| conciossi sí fattamente, che non donna, anzi dea pareva.~Andatasene
92 I, 3| Or che vi pare di quella donna che ora è partita di chiesa?
93 I, 3| infiammò, quanto mai uomo di donna facesse. Ed essendo giunto
94 I, 3| tanto aspettò, che la bella donna ancor uscí dalla chiesa
95 I, 3| per la quale l’onor della donna rimanesse salvo, ed egli
96 I, 3| festevole, né la piú graziata donna di lei: se per caso, messere
97 I, 3| pratiche, Nerino fu dalla donna in casa introdotto: e stando
98 I, 3| raccontava, a lei perteneva. E la donna prudente e saggia tolse
99 I, 3| accortosi Nerino che la bella donna di cui ragionava era moglie
100 I, 4| cantorono:~Quando Amor, donna, ad ora ad ora muove~vostro
101 I, 4| ed aveva per moglie una donna molto gentile, graziosa
102 I, 4| furore, disse alla reina: — O donna, che pensiero è stato il
103 I, 4| Andatasene a casa, la buona donna disse lietamente al marito: —
104 I, 4| Sopragiunta la buia notte, la donna prese la poavola; e fatto
105 I, 4| la conosceva; e la buona donna, che vigilante stava aspettando
106 I, 4| della sua savia e aveduta donna piacque; e confortolla a
107 I, 4| assuefatta e nodrita quanto mai donna nel mondo si trovasse, non
108 II, 5| mio compare, — disse la donna, — piú non tardate, acciò
109 II, 5| carezze che facesse mai uomo a donna. Il che vedendo, madonna
110 II, 5| lor parenti, — rispose la donna. — Adunque, — disse messer
111 II, 5| mancò il vostro marito. — La donna, che desiderava che il parto
112 II, 5| insieme. Piaceva molto alla donna la riforma delle defettive
113 II, 5| parte perfetto. Di che la donna molto si rallegrava, ringraziando
114 II, 5| tradito, e contaminata la donna; e da uomo prudente, fingendo
115 II, 5| quale mi fu da una nobil donna poco tempo fa brevemente
116 II, 5| opra sua.~[Cateruzza:]~— La donna, assuefatta ad alcuna cosa,
117 II, 5| Polissena per nome chiamata, donna nel vero giovane di anni
118 II, 5| non picciolo; ma voi, come donna impudica, avete chiuse le
119 II, 5| prova non da vecchia, ma da donna virile. Imperciò che ella
120 II, 6| maggiore di quello della donna, quando ella si trova in
121 II, 6| come scriveno i savi, la donna o sommamente ama o sommamente
122 II, 6| fiorentino, il quale aveva una donna per moglie Isabella chiamata,
123 II, 6| maggior passione che mai donna sentisse; e parevale che
124 II, 6| bisogna sue.~Era Gabrina donna molto attempata e nell'arte
125 II, 6| Argentina in una forma di donna attempata, la quale d'alcuno
126 II, 6| e massime avendola per donna religiosa e santa. Onde
127 II, 6| fine: sí come avenne ad una donna della famiglia Spolatina,
128 II, 6| morto della infelicissima donna fu dal mare alla riva del
129 II, 6| onor de' fratelli e della donna, né mai si seppe quello
130 II, 6| distendere; poi disse alla donna: — Levati su in piedi; —
131 II, 6| cittá, s'incontrò in una donna romana ricchissima ma sozza
132 II, 6| gentiluomo, che della sozza donna era parente, prese un bastone
133 II, 6| sua legittima moglie una donna gentile e bella e di sangue
134 II, 6| salvi nella patria. E della donna, la qual era indivisibile,
135 II, 7| sarto, nominata Fiorella: donna non men bella d'aspetto
136 II, 7| un braccio; perciò che la donna ostinata per natura piú
137 II, 7| infiammato, sollicitava molto la donna ora con un presente ed ora
138 II, 7| ora con un altro. Ma la donna — ancor che di gran valuta
139 II, 7| frequentava la casa della bella donna; e tanto cautamente spiò,
140 II, 7| onor suo né a quello della donna, prese molti danari e gioie;
141 II, 7| andatosene alla casa della donna, picchiò all'uscio. La fante,
142 II, 7| porta. — A cui disse la donna: — Va, e digli che vada
143 II, 7| fante, inteso il voler della donna, li riferí quanto ella le
144 II, 7| voleva entrare in casa. La donna, giá accesa di sdegno ed
145 II, 7| di picchiar la porta. La donna, vedendo la temeritá del
146 II, 7| Venuto il vecchio in sala, la donna uscí di camera; e fattaseli
147 II, 7| qual vi fa ad ogni altra donna superiore. E se voi non
148 II, 7| negasse il suo amore. La donna, udite e chiaramente intese
149 II, 7| scoprirò al marito vostro. — La donna, sentendo nominar per nome
150 II, 7| aperto l'uscio, si partí.~La donna, partito il vecchio, se
151 II, 7| accorto, prima confortò la donna e diedele animo; indi prese
152 II, 7| favorevole. — Parve alla donna ottimo il consiglio; e fece
153 II, 7| Ritornato il marito a casa, la donna si mostrava molto addolorata
154 II, 7| sequente, il marito della donna ed Anastasio si rincontrorono
155 II, 7| divenuto, si partí; e la donna, savia e prudente dal marito
156 II, 7| vita privarmi: ma voi, come donna prudente e savia, non mi
157 II, 8| E i gentil sguardi della donna nostra?~Ahimè, smarrito
158 II, 8| Feliciana per nome chiamata: donna veramente leggiadra, cortese
159 II, 8| la quale ad ogni altra donna vi fa superiore. Se voi,
160 II, 8| ad amarti, che mai altra donna che te non intendo di prender
161 II, 8| piú delle volte conduce la donna, che sommamente ama, a miserabil
162 II, 8| vecchiarello e da questa donna fui allegramente ricevuto. —
163 II, 8| vecchio e impotente e la donna di poco animo, e considerava
164 II, 8| qual in veritá era monaca, donna molto saputa e dottrinata,
165 II, 9| affanno maggiore, che una donna lealmente amare il marito
166 II, 9| sarebbe avenuto ad una gentil donna di cui parlar intendo; ma
167 II, 9| avendo moglie, prese per sua donna una figliuola di messer
168 II, 9| sprezzata. Ritrovandosi la bella donna di state in villa e sola
169 II, 9| e chiesele limosina. La donna, che altro aveva in capo
170 II, 9| fissamente guardò il volto della donna; e veggendola mesta, disse: —
171 II, 9| la vostra ventura? — La donna, sentendo le parole e conoscendo
172 II, 9| singulti e duri lamenti che la donna faceva, disse: — E donde
173 II, 9| pianto? — A cui rispose la donna: — Quando tu mi dicesti
174 II, 9| si potrebbe curare. — La donna, questo intendendo, raccontolle
175 II, 9| e un fil di perle. — La donna, aperta una sua cassetta,
176 II, 9| drappo, e in presenza della donna strettamente ingroppò il
177 II, 9| risolverebbe in fumo. — Prese la donna il drappo con le gioie dentro,
178 II, 9| panni ch'indosso avete. — La donna si spogliò e rimase, come
179 II, 9| ispedito il tutto. — La donna, che le prestava intiera
180 II, 9| dito teneva. Mentre che la donna in tal maniera dimorava,
181 II, 9| luogo suo, se ne fuggí. La donna, nuda, col dito attaccata
182 II, 9| Dimorando adunque la bella donna in tal affanno e ravogliendo
183 II, 9| intese le parole dell'amata donna, prima la ringraziò che
184 II, 9| opportuno tempo, alla sua donna le rese. E cosí ella, senza
185 II, 9| portava, sí perché ella era donna da bene, sí anco perché
186 II, 9| e disse: — Non piangete, donna, né piú vi ramaricate, perciò
187 II, 9| al core, se ne morí. La donna, veggendo il suo marito
188 II, 10| morte e vita,~seguirvi, donna mia, mi stringe e invita.~
189 II, 10| Trovavasi in Boemia una donna, Soríana per nome chiamata;
190 II, 10| peccato uccidere cosí fatta donna. Piú tosto che ucciderla,
191 II, 10| vestimenta, del tesoro e della donna ti lascio possessore. E
192 II, 10| amicizia col padre dell'amata donna, invitavalo spesse volte
193 II, 10| piacere notte e giorno, la donna s'ingravidò; e come marito
194 II, 10| casa fuggí, lasciando la donna gravida, come è sopradetto;
195 II, 10| ritornò nel monasterio. La donna partoritte un figliuolo,
196 II, 10| suo marito. Soleva questa donna alle volte andar al detto
197 II, 10| monasterio occultamente maritò la donna, dandola ad un altro in
198 II, 11| corso,~che piú tardate, donna, al mio soccorso?~La vita
199 II, 11| egli sedendo appresso alla donna, quasi ad ogni boccone dolcemente
200 II, 11| una leggiadra e bellissima donna,~finalmente riportò premio
201 II, 11| nostri abitava una bellissima donna, il cui nome per onestá
202 II, 11| uscio della casa di questa donna, entrato in casa di lei,
203 II, 11| morte. State fermi qui! —~La donna, che aveva il drudo in casa,
204 II, 11| che possa far l'uomo o la donna, è questa, cioè aspettar
205 II, 12| sequente canzone cantarono:~Donna, quanta bellezza e leggiadria~
206 II, 12| che è piú tosto ufficio di donna che di uomo: ma poscia che
207 II, 12| averlo veduto. Allora la donna, tutta addolorata, cominciò
208 II, 12| parenti e gli amici della donna, intendendo non trovarsi
209 II, 12| vostro marito? — Allora la donna, da vergogna soprapresa,
210 II, 12| patrone cosa alcuna, e la donna con la macchia delle corna
211 II, 12| abitava solitario senza donna e senza servi in una picciola
212 II, 12| il volto posterior de la donna, credendo trarla nella faccia
213 II, 12| risanata divenne uomo e donna. E referisco per bugia quello
214 II, 12| avendo moglie, prese per donna la figliuola di Alessandro
215 II, 12| ecco uscir di casa una donna in camiscia ritondetta e
216 II, 12| prender diletto con l'amata donna. Onde preso un poco d'ardire,
217 II, 12| il schinco. Il prete e la donna, ch'erano in sul piú bello
218 II, 12| che egli voleva che alla donna tutto il fatto raccontasse,
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