Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Alfabetica    [«  »]
ghorèm 2
gi 3
10
giá 204
giaccio 1
giace 4
giacendo 2
Frequenza    [«  »]
207 giorno
207 mai
207 uomo
204 giá
204 tal
203 o
198 tutti
Giovanni Francesco Straparola
Le piacevoli notti

IntraText - Concordanze

giá

    Libro,  Notte
1 I, I | la signora Veronica, fu giá consorte di Santo Orbat, 2 I, I | Avenne che Rainaldo, essendo giá pervenuto alla vecchiezza, 3 I, I | ad abitare altrove; non giá che la cittá non fusse bella 4 I, I | era sommamente da tutti.~Giá era pervenuta alli orecchi 5 I, I | isperienza della sua fede, non giá per me, che io sono certo 6 I, I | tenerezza di cuore, che giá mi amasti, ancora adesso 7 I, I | amico, all’estremo di morte giá condotto per errore non 8 I, I | possibil fusse che quello è giá fatto si potesse annullare, 9 I, I | Teodora, alle cui orecchie era giá pervenuta la nova della 10 I, I | del vivere, dimorava, non giá gran tempo fa, un giovane 11 I, I | essercitava il latrocinio non giá per avarizia, ma per potere 12 I, I | fattori. Il pretore, che giá aveva inteso il caso dal 13 I, I | pretermettere non volse. Giá era divulgato d’ogn’intorno 14 I, I | ampia pianura, vide Genese, giá poco tempo fa creato re, 15 I, I | bellissima cerva che per timore giá s’aveva gittata nelle marittime 16 I, I | nelle marittime onde. Il re, giá stanco ed affannato per 17 I, I | salire in nave. Al re, che giá veduto aveva il bello e 18 I, I | adunque la gentil poncella giá pienamente compiuto il degno 19 I, I | nome non sapeva per esser giá molto ne l’armaio nascosa; 20 I, I | morti, amaramente piansero.~Giá per tutta la cittá era sparsa 21 I, I | aver maggior certezza del giá commesso fallo, severamente 22 I, I | di piovere. Il prete, che giá intesa aveva la partita 23 I, I | cui ogni mia speranza avea giá posta? Merito io da lei 24 I, I | lungo tempo visse. —~Era giá l’ultima fatica del favoleggiare 25 I, 1 | NOTTE SECONDA~Aveva giá Febo le dorate rote nelle 26 I, 1 | scintillanti stelle avevano giá il cielo del suo lume dipinto, 27 I, 1 | raccogliendo fiori: ed essendo giá alquanto lassa, adocchiò 28 I, 1 | reina disse:~Tre cose ho giá sentite raccontare,~Sacra 29 I, 1 | di messer Lamberto, non giá a fine di male ma burlando, 30 I, 1 | questa sera la mi aspetti, giá che ’l marito suo non alberga 31 I, 1 | introdusse in casa. Ed essendo giá spogliato per andarsene 32 I, 1 | in casa.~Sinforosia, che giá aveva intesa l’una e l’altra 33 I, 1 | consumava per lui. Il scolare, giá domenticato delle passate 34 I, 1 | Sinforosia, avedendosi lui esser giá del suo amore oltre misura 35 I, 1 | piangere: pregandolo, non giá per loro amore, ma per sua 36 I, 1 | fusse cagione. Ma egli, che giá fatto aveva di diamante 37 I, 1 | Il giovane scolare, che giá aveva inteso esser cotta 38 I, 1 | erano per la cucina. Avendo giá Carlo saziata la sua sfrenata 39 I, 1 | quello che piú m’aggrada.~Giá gran tempo fa, graziose 40 I, 1 | Alle orecchie di Silvia era giá pervenuto come le matrone 41 I, 1 | marito ardiva, perciò che giá due volte egli l’aveva accontentata 42 I, 1 | mancato ti sono? Non ti ho giá due fiate accontentata di 43 I, 1 | famosa cittá di Padova, giá gran tempo fa, abitava Ghirotto 44 I, 1 | disse Giliola. Ghirotto che giá aveva carico lo stomaco 45 I, 2 | NOTTE TERZA~Giá la sorella del sole, potente 46 I, 2 | teneva mezzo il cielo; e giá l’occidente orizonte aveva 47 I, 2 | Luciano re signoreggiava, fu giá una povera vedovella, Isotta 48 I, 2 | corteggiani? Questo non farò giá io. — Disse allora il giovene 49 I, 2 | uscio col dito. Il re, che giá si accorgeva degli atti 50 I, 2 | Questo ci è avenuto non giá per colpa mia, ma per cagione 51 I, 2 | come le loro carni fusseno giá divorate da’ pesci, forte 52 I, 2 | speranza di questo regno, non giá per vizio vostro né per 53 I, 2 | veduto assai del mondo, e giá consumate le gioie e’ tesori 54 I, 2 | signore stato non fusse, giá di vita l’arrebbono privo. 55 I, 2 | parole la confortasse. Era giá aggiunta la damigella sopra 56 I, 2 | accoglienze la ricevette. Giá era vicina l’ora del dormire, 57 I, 2 | riducendoli a memoria quello che giá li aveva detto il falcone 58 I, 2 | sponda del fiume, come li fu giá ricordato, subito apparve 59 I, 2 | ricompensamento del beneficio giá da te per me ricevuto, prendi 60 I, 2 | prima divenne.~Il soldano, giá invecchiato, veduta la maravigliosa 61 I, 2 | ora intenderete.~Regnava, giá gran tempo fa, in Monferrato 62 I, 2 | matrimonio degno fusse.~Era giá per tutto l’universo divolgata 63 I, 2 | over per altra cagione; e giá col suo potentissimo essercito 64 I, 2 | condussero ad uno bosco dove giá di ucciderla si preparavano: 65 I, 2 | essercito del nimico aveva giá sconfitto e disperso, a 66 I, 2 | femina cieca e monca, non giá per le sue virtú, ma per 67 I, 2 | ritornare al luogo dove fu giá dal vecchiarello trovata. 68 I, 2 | e giunta in su la riva giá per entro gittarsi, udí 69 I, 2 | bellissima giovanetta rimase.~Giá il sole nascondeva gli suoi 70 I, 2 | Rispose Biancabella: — Non giá per me, ma per virtú e cortesia 71 I, 2 | amorevolmente ricevute.~Erano giá passati molti e molti giorni, 72 I, 2 | onorare il magnifico prandio giá lautamente apparecchiato. 73 I, 2 | che per la cacciagione di giá un preso cervo fuor di modo 74 I, 2 | altri potenti signori erano giá da ogni parte venuti per 75 I, 2 | piazza se ne . Il popolo, giá raunato al famoso spettacolo, 76 I, 2 | si vestiro.~Avicinatasi giá l’ora del parto, Doralice 77 I, 2 | della Lombardia, fu non è giá gran tempo, un uomo ricco 78 I, 2 | Partitosi l’uno dall’altro, e giá passata la loro ira e sdegno, 79 I, 2 | perturbarla ed offenderla. Ma la giá infiammata donna, accortasi 80 I, 2 | sciocca donna, vedendolo giá del suo amore acceso, e 81 I, 2 | amore acceso, e parendole giá esser tempo di venire a 82 I, 2 | che è de’ fatti tuoi, che giá piú giorni non ti hai lasciato 83 I, 2 | convenevole fusse. Isotta, che giá era ritornata a casa, disse 84 I, 2 | anima tua, Travaglino, che giá sono passati tanti giorni 85 I, 3 | NOTTE QUARTA~Giá il biondo Apollo con l’infiammato 86 I, 3 | che la terra zappavano, giá stanchi per lo molto lavorare, 87 I, 3 | che ella al suo fine era giá pervenuta, comandò a Fiordiana, 88 I, 3 | veduta ed accettata, non giá perché odio le portasse, 89 I, 3 | etá di dodeci anni, aveva giá imparato ricamare, cantare, 90 I, 3 | valore, le cui prodezze sono giá divolgate per tutto il mondo. 91 I, 3 | del giovanetto, disse: — Giá che tu porti il nome della 92 I, 3 | albero, che gli satiri, che giá avevano sentito l’odore 93 I, 3 | cittá; ed avendo il bestione giá padita la ebbriezza, si 94 I, 3 | giaceva con esso lei.~Erano giá passati molti e molti giorni, 95 I, 3 | rimaneva illesa. Ippolito, che giá aveva persentita la querela 96 I, 3 | affare suoleno avenire.~Aveva giá ciascheduna delle scelerate 97 I, 3 | amorevolmente godevano. Giá erano venuti i tre fanciulli 98 I, 3 | reina Chiaretta mi furono giá promessi. — Il che udendo, 99 I, 3 | pazientemente sopportare. Era giá nasciuta una gran discordia 100 I, 3 | in quella si conteneva. Giá i parieti e le travamenta 101 I, 3 | casa abbrusciava. Erano giá concorsi i vicini per estinguere 102 I, 3 | pomposo e superbo prandio: non giá nella casa che era mezza 103 I, 3 | volgari si ragiona, fu giá un giovane, piú tosto semplice 104 I, 3 | da Ostia si partí. Avendo giá Flamminio molte miglia camminato, 105 I, 3 | da lui, si partí. Aveva giá scorso Flamminio molti paesi, 106 I, 3 | risposta, molto s’allegrò.~Era giá il miserello, per la lunga 107 I, 3 | Io sono un giovanetto che giá sono passati molti giorni, 108 I, 4 | chiare stelle intorniata, giá illuminava le folte tenebre 109 I, 4 | motto alla signora che tutti giá erano raunati, e tempo era 110 I, 4 | iscusare, per non turbare il giá principiato ordine, messa 111 I, 4 | lietamente si partí.~Era giá sparsa per tutta la cittá 112 I, 4 | ed ispedito rimase.~Era giá Guerrino ritornato all’ostello, 113 I, 4 | venute ricche, essendo giá state poverissime, e 114 I, 4 | scarpe, come abbiamo giá detto, di diverse qualitá. 115 I, 4 | abondanza nel magazzino giá vedeste, se ne sono andate 116 II, 5 | tenebre della scura notte giá da ogni parte si dimostravano, 117 II, 5 | Compare, voi sapete, e giá è manifesto ad ogn'uno, 118 II, 5 | per la lunga amicizia giá gran tempo fra noi contratta, 119 II, 5 | compare che non mancasse, come giá era mancato il marito. Il 120 II, 5 | Certo nulla vi manca: ma non giá per opera vostra, marito 121 II, 5 | bevanda dell'alloppiato vino giá aveva persa la sua virtú, 122 II, 5 | di porco. Costui, sendo giá pervenuto all'etá di quarant' 123 II, 5 | Rispose Sandro: — Io giá un anno mi fei cavare i 124 II, 5 | testicoli, non sono per questo giá morti. — Castorio, che era 125 II, 5 | levar in piedi. Castorio, giá fatto cappone anzi eunuco, 126 II, 5 | camiscia, mostrò la piaga che giá putiva. Il che vedendo, 127 II, 5 | solecitavano. Ed ella, che giá provati aveva i piaceri 128 II, 5 | cosa era consapevole, non giá che la favoreggiasse, ma 129 II, 5 | calor del fuoco gli avevano giá fieramente accese le 130 II, 5 | mistiero! — La madre, vedendo giá aver vinta la lite, finse 131 II, 5 | monasterio servito, che giá ne sono venuta vecchia, 132 II, 5 | il vostro monasterio, che giá era per antiquitá tutto 133 II, 6 | estremo e freddo occidente giá cominciavano adombrarsi, 134 II, 6 | di Plutone l'amata amica giá da ogni canto le notturne 135 II, 6 | chiaramente sapevano il lei marito giá gran tempo esser stato e 136 II, 6 | maniera scrissero: «Non giá per darvi noia, cognato 137 II, 6 | meco? — disse Ortodosio; — giá sono cinque anni che io 138 II, 6 | ritornare a lui.~La giovane, che giá era assuefatta ai dolci 139 II, 6 | né sapendo dove si fusse, giá stanca per lo lungo nuotare, 140 II, 6 | fatte e da lui si partí.~Giá si spargeva la trista fama 141 II, 6 | provincia di Lombardia, fu giá un buffone, Cimarosto per 142 II, 6 | fratello, il godimento. Non è giá fin ora sta' gridata la 143 II, 6 | mi rimovi da quello che giá fermamente proposi nell' 144 II, 6 | un gran tesoro, il qual giá gran tempo vi è predestinato; 145 II, 7 | inferiore a Gordino, avendo giá dissipati alcuni pochi quattrini 146 II, 7 | La buona femina, a cui giá la festa rincresceva, e 147 II, 7 | marito. Ed il caprone era giá venuto a tal condizione, 148 II, 7 | entrare in casa. La donna, giá accesa di sdegno ed ira 149 II, 7 | troverebbe. La figliuola, che era giá tutta accesa dell'amor del 150 II, 7 | sdegno in mano, disse: — Giá che questo è il caro e gentil 151 II, 7 | l'orecchio prestarete.~Fu giá nella cittá antenorea un 152 II, 7 | Eccellenzia, signor mio; sono giá dieci ch'altro asino, 153 II, 8 | servare: e cosí fece.~Era giá divolgata d'ogn'intorno 154 II, 8 | le piú ricche che vedeste giá mai: e quelle sono non da 155 II, 8 | in mano il piviolo, che giá diritto era, subito nel 156 II, 8 | sentendosi dentro al cuore giá venire meno lo spirito, 157 II, 8 | lor armi. Il signore, che giá aveva caricato il scoppio, 158 II, 8 | nobile e popolosa, fu, non giá molto tempo fa, uno prete, 159 II, 8 | grammatica, tornò a casa, non giá per rimpatriare, ma per 160 II, 8 | potuto disputar seco, non giá ch'egli non sapesse, ma 161 II, 8 | dette l'aveva.~Il fuoco giá d'ogni parte della casa 162 II, 8 | favorevole nella mercatanzia, non giá per sottigliezza d'ingegno 163 II, 8 | perché i fiorentini eran giá lassi per lo lungo cammino, 164 II, 9 | NOTTE DECIMA~Giá in ogni parte gli stanchi 165 II, 9 | camera e venne in sala, dove giá erano raunati i compagni 166 II, 9 | quell'umor e quell'ardore~che giá mi diè possanza~di ragionar 167 II, 9 | conseguir l'ultimo don d'amore.~Giá sento venir men omai la 168 II, 9 | fervido e caldo amore che giá tempo mi avete portato e 169 II, 9 | ebbe assai, il misero asino giá lasso e stanco giunse a' 170 II, 9 | sopra la riva del fiume e giá sicuro delle minacciose 171 II, 9 | domestici cresciuti, e avendo giá perse le lor vive forze, 172 II, 9 | che dell'eremita s'aveva giá aveduto, dissePadre, 173 II, 9 | la figliuola del re che giá era venuta per esser divorata. 174 II, 9 | trionfi, era nella cittá; e giá intonavagli nell'orecchi 175 II, 9 | conoscesse mai. — Il re, giá invaghito del giovane, comandò 176 II, 9 | liberator della puncella, e giá averla in guidardone per 177 II, 9 | religione cristiana, fu giá, poco tempo fa, un uomo 178 II, 9 | dar piú tormento per aver giá purgato ogni indizio, s' 179 II, 9 | padre mio morto, putrido e giá fatto polve; ma quando tormentaste 180 II, 10 | NOTTE UNDECIMA~Era giá venuta la scura notte, madre 181 II, 10 | ed una gatta. Soríana, giá carica d'anni, venendo a 182 II, 10 | disse Bertuccio. — Io giá tre mesi fa liberai la figliuola 183 II, 10 | favola.~— «Si trovarono, giá gran tempo fa, il vento, 184 II, 11 | occhiuti uccelli avevano giá dato luogo all'oscuritá 185 II, 11 | Proserpina dedicati, eran giá usciti delle usate grotte 186 II, 11 | desinare, oltre quelle che giá portate vi aveva. Il che 187 II, 11 | pensare a te, con ciò sia che giá gran tempo non si abbiamo 188 II, 11 | sottili inganni delle donne, giá quasi vinto e superato da 189 II, 11 | adultero da paura sbigottito e giá mezzo morto, fedelmente 190 II, 12 | NOTTE DECIMATERZA~Giá Febo aveva queste parti 191 II, 12 | splendor del giorno erasi giá partito, né piú cosa alcuna 192 II, 12 | lietamente la nobil compagnia che giá di barca era smontata. E 193 II, 12 | del male della brutta. Son giá tre anni che ei non s'ha 194 II, 12 | della cittá di Salerno, non giá che facesse professione, 195 II, 12 | avaro.~Dico adunque che giá nella cittá di Padova, famosissima 196 II, 12 | certo luogo roinato, non giá per solazzare ma per diporvi 197 II, 12 | incominciava apparere, e giá era terminato il carnessale, 198 Not | fosse da Caravaggio è detto giá in fronte al canzoniere: 199 Not | edizione del 1557, come fu giá osservato, uscí «ad istanza 200 Not | antiquate e dialettali; ma giá nelle edizioni '56 e '58 ( 201 Not | censura, di cui pare che giá in questo caso si presenta 202 Not | zovo.~IV (VII, 3)~Vecchio giá fui per tempo, e quando 203 Not | fuor martirizzato;~cotto giá fui, e quando a l'uomo piacqui,~ 204 Not, Bibl| 1. La stessa fiaba era giá stata tradotta dal Deulin,


Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License